Seguici su

Bologna

Repubblica: “Soci furenti, contrari alla cessione” – 07 Feb

Pubblicato

il


C’era una volta la condivisione, come scrive il bravo Simone Monari su Repubblica. Che tempi quando i soci si mettevano in fila per farsi fotografare. Adesso invece, faticano persino a rispondere al telefono. Comprensibile, del resto. La situazione all’interno del Bologna è delicatissima. E l’aria s’è fatta pesante. «Non che gli altri club navighino nell’oro – diceva uno di loro sotto esplicita richiesta d’anonimato – solo che noi mettiamo tutto in piazza, quotidianamente». Fra gi azionisti e fra i dirigenti, non ce n’è uno che approvi la cessione di Diamanti e soprattutto le modalità con cui è stata perfezionata. A febbraio, a mercato chiuso. Nessuno lo dirà, però.

«Verrà presto il tempo delle parole – si lasciava sfuggire un altro socio in mattinata – adesso è ancora presto».

Nei Cda tutto tace. E tutto si approva. Anche perché i pezzi da novanta si stanno defilando: Gianni Morandi e Marco Pavignani gli ultimi appuntamenti li hanno disertati, entrambi non avrebbero esonerato Pioli e adesso il presidente onorario, finito nel mirino della tifoseria, sconta pure i silenzi pubblici del club che non ha speso una parola per difenderlo. Forse per evitare, intervenendo, che la polemica con la curva si riattizzasse, ma quel silenzio è stato comunque notato. Pavignani ha avuto problemi extra calcistici e s’è un po’ defilato. «Io e lui andiamo d’accordissimo», garantiva giorni fa il presidente, ma nell’ultimo aumento di capitale il suo vice mise 50 mila euro. Nessuno vuol investire più, del resto da quando Guaraldi s’è preso la maggioranza assoluta, la bicicletta è sua. «Noi piccoli non contiamo niente», diceva pentito uno dei nanetti che fecero la guerra a Zanetti perché voleva comandare. «Almeno lui i soldi li aveva».

Pedalare senza Diamanti s’annuncia ancora più difficile, per una squadra che in 22 partite sin qui ne ha vinte 3 e perse 10. Forse il meno agitato è Ballardini, pur preoccupato e consapevole dell’importanza di Diamanti ma forse anche speranzoso di trovare un nuovo assetto. Tutti si augurano che Ibson, assente col Toro, non sia quello del Corinthians e sperano che si integri in fretta. Pur col paracadute da poco istituito in serie B, che garantirà alle retrocesse circa 15 milioni, in caso di mancata serie A se ne perderanno una ventina in un attimo. Lacrime e sangue. Non si poteva resistere ai cinesi e vendere Diamanti a giugno? Fra anticipi dei diritti tv, fidi di cassa, rateizzazioni e battaglie quotidiane per la sopravvivenza, le alternative c’erano. Guaraldi però voleva vendere e incassare. Ha scelto lui, come da mesi ormai sta facendo.

Per quanto Diamanti abbia dimostrato limiti di personalità, per quanto spesso, soprattutto nell’ultimo periodo con Pioli, tendesse ad accentrare tutta la manovra su di se e talvolta ad ingolfarla, resta il capocannoniere della squadra e il giocatore più forte e più dotato, afferma con ragione Monari. Certo, non sta incidendo come Cerci a Torino, per dirne uno, e molto meno delle due precedenti stagioni in rossoblù. Può darsi che reggere il peso della squadra quasi da solo (perché i migliori sono stati sistematicamente ceduti, va ricordato) l’abbia provato. Ma che il Bologna senza Diamanti sia più forte è tutto da dimostrare. Che i soldi in arrivo dai cinesi facciano comodo è evidente, cedere per far cassa è stata sin qui l’unica strategia del club. E va detto, la gestione quotidiana in questi tre anni è sempre stata garantita. Ma mai come stavolta c’è la sensazione di camminare su un burrone.

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

adv
adv

Facebook

adv