Bologna FC
RS – RdC – Rivoluzione d’Ottobre – 8 Ott
Messa in soffitta la difesa a 4, fatti accomodare in panchina alcuni titolari che nelle ultime uscite non erano particolarmente brillati ( e il dito potrebbe ricadere, fra gli altri, su Morleo e Bianchi), si potrebbe pensare a un forte, fortissimo cambiamento con la partita col Sassuolo: in porta Stojanovic, con davanti una difesa a tre, che tanto ben fece gli anni scorsi quando fu “messa a terra” dal tecnico Pioli (poi è chiaro che il modulo è fatto da uomini, ndr). In avanti il duo Diamanti e Kone (riportato alla sua naturale vocazione e tolto da ogni compito di interdizione) a dialogare e servire un’unica punta, che dovrebbe/potrebbe essere Cristaldo. E la lista potrebbe non finire qui, perchè in rampa di lancio, scrive nel suo articolo odierno Massimo Vitali, ci sono anche Laxalt, Cech, Natali e Moscardelli e il redivivo Acquafresca. “So cosa cambiare” aveva detto in conferenza stampa il mister rossoblù, dopo il disastro contro gli scaligeri, rettificando poi in un più politically correct “Parlo dell’atteggiamento, del sistema di gioco e della mentalità”. Ma si riparte sempre e comunque dagli uomini che devono interpretare meglio il “verbo” espresso dall’allenatore. Del dopo Verona, se vogliamo essere onesti, salviamo solo Laxalt (il più brillante e propositivo) e Cristaldo, due che non hanno fatto la preparazione estiva col Bologna. Motivo questo di preoccupazione? Stando ai fatti visti in campo potrebbe essere un si, ma è ancora presto per dare giudizi definitivi. Oggi le priorità sono due: risistemare la difesa, iperperforata nelle ultime 7 gare ( e il ritorno di Natali potrebbe essere un primo puntello), con ai fianchi di Cesare Sorensen e Mantovani, mentre nella mediana Laxalt deve a tutti i costi trovare spazio. Per gli altri si riparte dalla panchina: da adesso in poi non ci sono più sconti per nessuno.
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