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RS – STADIO: Bologna, ascolta Lopez: “Urlare non serve” – 12 set

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All’inizio prova a scherzare, quando si presenta ai cronisti dicendo che no, stavolta la squadra non si è allenata bene, anzi “ha fatto tutto il contrario di quel che avevo chiesto.” Istanti di imbarazzo sciolti da una risata: scherza Diego Lopez,che è tuttavia stanco di ribadire quanto i suoi giocatori si allenino con serietà e impegno ma che poi tutto questo sul campo non si traduca in prestazioni convincenti. Si va verso Pescara con poche certezze: il modulo, per esempio, è uno di questi, nonostante il tecnico in settimana abbia provato anche altre soluzioni. Difficile cambiare adesso, ma dovrebbero cambiare perlomeno alcuni interpreti. 
Già, perché qualcosa va fatto per invertire la tendenza: Lopez lo sa, mentre glissa sulla situazione societaria, che chi segue il Bologna non sa determinare se sia benefica o no per la saldezza in panchina del tecnico. Lopez dice solo che parla con Guaraldi, parla di calcio ma non di futuro, non di società, non di fiducia a più o meno breve termine. Sa che un allenatore si giudica dai risultati, sa che senza questi hai voglia a spiegare che tutti si allenano bene. A chi gli chiede perché non si sbraccia, perché non urla e sbraita, risponde che non serve, che chi lo fa spesso finisce per farlo per darsi un’immagine, che lui non è così. “Io sono così, è meglio parlare quando i giocatori ti sentono. Prima della partita.” Speriamo che stasera allora Lopez sia chiaro con i suoi uomini. A Pescara è vietato sbagliare.
 

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