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La Gazzetta dello Sport – Bologna, parla Orsolini: «Ho sempre voluto restare qui. In questo gruppo siamo tutti importanti»

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Fonte immagine: Bologna FC

Quello di Riccardo Orsolini è stato un super weekend di calcio. L’esterno del Bologna si è finalmente sbloccato in questa stagione in cui, finora complice anche qualche acciacco fisico in preparazione, non aveva ancora trovato il gol. Lo ha fatto nel migliore dei modi segnando addirittura una tripletta. Intervistato da La Gazzetta dello Sport risponde: «Il pallone lo terrò a casa nella teca a casa dove ho tutto delle prime volte».

Orsolini e Bologna, un lungo rapporto

Riccardo sorride, sorride sempre. È il suo modo d’essere, allegro e solare. Preferisce essere così, perché da bambino seguiva ovviamente anche lui i calciatori, i suoi idoli: «Chiedevo gli autografi. Quando vedevo i giocatori tristi, mi intristivo anche io, allora ho deciso di sorridere, pur avendo anch’io i miei pensieri». A Bologna, Orsolini ha avuto modo di pensare e tanto, in 5 anni di permanenza in rossoblù. In estate sembrava pensasse ad un addio, invece ha rinnovato: «Più che sentire altre squadre vicine a me, chiedevo “quando ci incontriamo per rinnovare?”. Ho sempre voluto restare. Questa è casa mia. Mi sono sempre trovato bene con tutti. Come dice Fenucci, sono i suo figlio maschio». Ora il rinnovo fino al 2027 potrebbe portare a diventare una bandiera rossoblù, ma Orso non si sbilancia e non fa promesse: «Già ora sono il più anziano. A me pare che le bandiere non esistano più. Se resterò fino al 2027, saranno 9 anni: ci andrei vicino».

Il rapporto col mister

11 gol alla prima stagione assieme, 3 appena si è sbloccato. Riccardo sembra avere un rapporto molto speciale con Thiago Motta, che riesce ad esaltarne le caratteristiche vista la produzione offensiva dell’esterno di Ascoli: «Thiago va seguito perché un buonissimo allenatore e ha idee. Anche se io, a volte prendo iniziative, come a Genova l’anno scorso. Lui mi ha detto di stare a sinistra, io sono andato a destra. Feci un gran gol. Dopo ne abbiamo sorriso assieme. Io e Thiago poi ci ridiamo su, scambiamo gesti d’affetto: a Monza mi ha dato un bacio sulla fronte, l’altro giorno sulla nuca». Di Thiago Motta è anche l’idea di cambiare ogni settimana il possessore della fascia di capitano. Un’idea che sembra piacere ad Orsolini che ha detto “Nel Bologna siamo tutti capitani”, e alla Gazzetta spiega: «Lo confermo. Non è una critica, ma l’esaltazione dell’idea originale di Motta che fa un capitano diverso ogni settimana. Siamo tutti importanti. Siamo “noi” non io».

Ambizione

Il Bologna è migliorato quest’anno e ora inizia a macinare gioco e vittorie. La crescita del Bologna passa dalla possibilità di variare la scelta degli esterni offensivi. Orsolini ha visto nascere un reparto di alto livello intorno a sé, la concorrenza è aumentata ma lui non sembra preoccuparsene e risponde scherzando: «Bisognerà rimboccarci le maniche per far capire che se qualcuno vuole giocare dovrà prendersi l’altra fascia». Orso è un ragazzo ambizioso, e cela la sua determinazione nel raggiungere i suoi obiettivi dietro il sorriso apparentemente spensierato: «A volte girano le scatole pure a me, ma preferisco trasmettere un messaggio sereno – dice Orsolini, descrivendosi – Sono anche testardo e ambizioso. E anche un po’ Peter Pan: è la mia forza. Ora ci sto abbinando maggiore maturità. Ho lavorato su me stesso, con le persone che mi sono sempre state accanto». L’ambizione è quella di portare il Bologna sempre più su. E Riccardo preferisce evitare polemiche arbitrali: «A fine stagione, spero che il Bologna abbia i punti che merita».

 

Fonte: Matteo Dalla Vite, La Gazzetta dello Sport

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