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Dell’Aquila e il Leone S3 #18 – Una semplice statistica

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La pallacanestro non sarà né il più semplice né il più immediato tra gli sport, eppure alcune evidenze spiegano chiaramente i fatti senza bisogno di analisi sofisticate. 

Calandosi nel mondo fortitudino e ritornando sulla sfida di domenica scorsa, quarta sconfitta stagionale, i 57 punti messi a referto dal roster biancoblu sono il frutto della seconda peggior prova offensiva da ottobre. Il primo posto per un solo libero di differenza resta ad appannaggio della debacle di Udine, parentesi archiviata in fretta. 

Cosa è mancato? Un possibile risposta è la classica doppia cifra di Aradori. Vengono meno i suoi 15 punti (esattamente 17.6 dice la media) ed ecco che la Effe ne segna solo 57. In quale altra occasione il numero quattro non è sceso in campo? Ebbene sì, proprio contro i friulani dell’Apu all’andata. 

Per completezza di informazione, anche contro Cento a novembre non era stato a disposizione e in quel frangente i biancoblu hanno difeso il Paladozza; era un Benedetto XIV però in difficoltà ed abbordabile per la Flats Service anche senza il suo miglior terminale offensivo. 

Il dato resta valido e potrebbe suonare da campanello d’allarme in vista della seconda fase della stagione alle porte. Mentre la difesa si conferma solida, senza Aradori la Fortitudo ha qualche problema in attacco, troppo dipendente dalle stelle e strisce di Ogden e Freeman. Con il secondo febbricitante, alla Baltur Arena è stato quasi solo l’ex Oradea a rispondere presente nella metà campo avversaria. 

Ora, augurando perfetta integrità fisica al cagnaccio, quando si giocherà ogni tre giorni la brillantezza sarà fondamentale per tutto il roster senza dover affidarsi alle mani di pochi. Il referto oggi canta in un modo non esattamente rassicurante soprattutto pensando allo score arrivato dai piccoli. Sì, per una volta non si parla di linea di backup; cioè ce ne sarebbe da parlare ma prima va sottolineata la flessione di Fantinelli e Bolpin, non comparsa improvvisamente pochi giorni fa, a dire il vero. 

Se l’intensità in copertura non si può mettere in discussione, con la palla in mano le percentuali devono migliorare, anche perché le qualità sono note e da top player di A2 sia per il capitano sia per il giocatore più impiegato da Caja. In questo discorso non può non inserirsi anche Panni, eletto da tempo sesto uomo Fortitudo e tra i migliori dal perimetro. Quando si accende, fa la differenza, dimostrandosi in grado di creare da solo il break. Quando, però, locuzione non ancora all’ordine del giorno. 

Quasi alla vigilia della sfida contro Cividale, le dinamiche bolognesi si muovono proprio sul recupero di Aradori che ha lavorato in parte con la squadra e potrebbe essere a disposizione per domenica, consapevole che due mesi fa i due punti sono stati portati a casa grazie al suo “trentello” . Pericolo numero uno anche per coach Pillastrini, come ribadito ai microfoni del “Corriere dello Sport – Stadio”, che lo ha definito “devastante”. 

Devastante o meno, servirà una Fortitudo dal mordente offensivo a tutto tondo, aggressiva e spregiudicata. Disposta anche (sebbene Caja non la penserà mai così) a concedere qualche metro in più in difesa?

 

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