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Bologna

A tu per tu con Angelica Sisera – 1 ott

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Questa settimana la nostra inviata, Valentina Cristiani, ha scambiato due chiacchiera con la  cantautrice bolognese, Angelica Sisera. “Ho intrapreso un percorso difficile, quello nel settore musicale. Avevo cominciato ad intuirlo a 17 anni, quando ho dovuto lasciare il triennio Jazz di Canto al Conservatorio per poter concludere con un diploma le scuole superiori (diplomata al Liceo Classico, ndr). – ci confessa Angelica –  Mi ero così scoraggiata da pensare di “mollare” la musica definitivamente. Ne ero comunque molto attratta e ho continuato a gravitare intorno a quel mondo, iscrivendomi dopo il diploma, al Dams, sezione Cinema e Musica e accettando a 19 anni di “lavorare gratis” per un’importante emittente radiofonica e televisiva, come speaker e presentatrice. Ero combattuta perché ho sempre amato fare intrattenimento e credo di riuscirci anche, ma il mio ruolo lì non era di cantautrice. L’unico modo per poter “sopravvivere” economicamente era trovare sponsorizzazioni per i programmi per cui lavoravo (pubblicità di aziende, negozi, attività ecc), ma fare la procacciatrice d’affari non è nelle mie corde e quindi finché ce l’ho fatta anche con gli esami in Università, ho lavorato gratis. Essere su Music Raiser rappresenta per me lo sfidare la paura di non riuscire a trovare fondi economici per realizzare il mio sogno di cantastorie.

 

Attualmente di cosa si occupa Angelica? 

Qualche mese fa mi sono laureata al Dams, con una tesi sulle colonne sonore jazz nella storia del cinema giallo e noir. Per scrivere questa tesi ho passato intere notti ad ascoltare Miles Davis e Duke Ellington e ad analizzare le loro partiture per Ascensore per il patibolo e Anatomia di un omicidio. Una di quelle notti ho capito che volevo riprovarci: amavo troppo il jazz! Ed è stato così che a settembre mentre ancora preparavo la tesi di laurea, ho rifatto di nuovo, 5 anni dopo, l’esame di ammissione per il Triennio Jazz-Canto al Conservatorio, che attualmente frequento.

 

Ci racconta dell’Ep che ha appena ultimato 

“E’ nata in me poi la voglia e l’idea di fare un Ep di 5 pezzi, dal titolo Guardami stupido perché sento di poter raccontare qualche storia, oltre che essere interprete di quelle degli altri. Lo stile dei pezzi è rock-jazz, con un’idea di fusion. In questi anni, prima di rientrare al conservatorio, ho potuto viaggiare molto e approfondire la world music, le cui atmosfere permeano gli arrangiamenti e il groove dei miei pezzi. Mie fonti di ispirazione sono Amy Winehouse, John Mayer, KT Tunstall,Jula de Palma, Lucio Dalla, Antonio Carlos Jobim. A settembre, inoltre, al Festival Letteratura di Mantova sono stata premiata come 1a classificata per la sezione “Canzone d’Autore” nel Concorso Nazionale Coop For Words. Mi sono sentita onorata a ricevere un Premio così significativo, la cui giuria era composta da Francesco Gazzè, Claudio Lolli, Pierfrancesco Pacoda, Giordano Sangiorgi. Ho scritto il testo sulla musica composta da Beatrice Antolini. Per leggerlo: http://www.coopforwords.it/works/view/2434.  

Per questo progetto sulla piattaforma di crowdfunding Musicraiser di produzione del mio nuovo EP voglio anche coinvolgere, qualora si riesca a finanziare grazie al contributo di utenti sostenitori, i miei compagni di Conservatorio, giovani talentuosissimi che condividono la difficoltà di inserirsi nel mercato discografico. Questo è il link del mio progetto online su Music Raiser e in cui si può aiutarmi a produrre l’Ep che sto registrando: https://www.musicraiser.com/projects/2234-il-mio-primo-album-guardami-stupido-e-grazie-a-voi-suoneranno-gli-studenti-del-triennio-jazz

 

L’anno scorso, insieme a Giordano Mazzi e Massimo Allegretti, ha scritto una canzone-tributo al club calcistico rossoblu 

“Il pezzo si intitola Per Forza Bologna (è possibile sentirne un’anteprima sul mio canale YouTube e su iTunes). Sono orgogliosa di essere stata la prima donna, e una delle pochissime nel mondo del calcio  ad avere scritto e cantato un pezzo per il Bologna (per cui anche i miei punti di riferimento Dalla e Freak Antoni ne hanno scritto uno) e una delle pochissime in generale. Ho anche avuto la fortuna di poterlo cantare nel Luglio 2013 al PalaCongressi di Andalo dove il Bologna F.C. era in ritiro. Successivamente è stato presentato in diverse emittenti radiofoniche locali e regionali, l’ho cantato durante le dirette televisive di trasmissioni sportive ed è sigla di un programma condotto da “ultras” bolognesi, che si sono presto affezionati a questo mio tributo”.

 

Cosa trasmette “Per Forza Bologna”?

 “Quando ho pensato a cosa volessi esprimere in “Per Forza Bologna” ho deciso di rendere omaggio non solo alla squadra ma anche ai tifosi e alla città che sono così strettamente uniti da una Storia lunga ed importante. Questa squadra potrebbe essere la nostra bandiera interpretando la voglia di riscatto che noi bolognesi abbiamo in questo momento storico. Sicuramente sarebbe il mio sogno se i tifosi la cantassero allo Stadio o nei viaggi in trasferta! E’ un inno rock che vorrei vedere cantato a squarciagola!”

 

Quindi, se il Bologna fosse una canzone, che brano sarebbe? 

“Il mio inno: Per Forza Bologna, che vuol dire sia “per la forza” che ha il grande Bologna e “per forza” che tifiamo Bologna, non c’è neanche bisogno di dirlo!”

 

Come si è avvicinata al calcio e al Bfc? 

“Fin da piccola amavo andare allo stadio, mi emozionavo sempre allora come adesso. In famiglia poi c’è sempre stata la passione: mio cugino, Carlo Morasca, è cresciuto nei vivai della Lazio  e ha proseguito giocando a buoni livelli, mio zio Lanfranco Virgili è stato preparatore atletico al Mantova e in tantissime altre squadre. Da qualche anno tifo Bologna “sempre e comunque” !”

 

Un Bologna che finalmente, dopo 6 mesi, ritrova la vittoria tra le mura amiche contro il Cittadella. Che campionato si aspetta da qui in avanti? 

“Sono molto felice, finalmente possiamo ritrovare la speranza di farci valere nelle prossime partite. Da ora in avanti possiamo pensare di viaggiare da metà ad alta classifica. E sicuramente con un nuovo clima di positività anche i giocatori riusciranno ad esprimersi meglio”.

 

Zanetti ha soffiato il Bologna agli americani. Tacopina comunque non si arrende. Quali pensi sarà la prossima mossa?

“Quando ho appreso la notizia del “ritorno in scena” di Zanetti mi sono un po’ meravigliata. Ci sono continui colpi di scena nel film “Le sorti del Bologna”. Io mi auguro solo che il Bologna vada in mano a persone che hanno davvero a cuore davvero la nostra squadra, al di là delle preferenze personali. Credo comunque che Tacopina avesse delineato un progetto sostanzioso, quindi faccio fatica a credere che possa arrendersi subito. Penso sentiremo ancora parlare di lui, per lo meno nelle prossime settimane”.

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