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La stagione 2024/25 del Bologna F.C. 1909 è ancora nei nostri occhi e rimarrà nella mente di tutti quelli che l’hanno vissuta per anni, per non dire per sempre, oltre ad entrare di diritto nella storia della società rossoblù.

Bologna è sempre stata una città in cui fare calcio, tra i suoi portici e la sua gente, quasi tutti i calciatori si sono trovati a meraviglia. Tanti si sono fermati o sono tornati una volta finita la propria carriera. Questo perchè Bologna è sempre stata una seconda famiglia per i calciatori del Bologna.

Non a caso il claim societario, “We are One“, prende la mossa non solo da parole di circostanza, ma da un qualcosa che, per chi ha vissuto all’ombra delle due torri, è un modo di essere da sempre. Bologna è accogliente e calda, ma lascia i propri spazi.

Da Mihajlović a Italiano

Bologna è così da sempre. Ma la malattia di Siniša Mihajlović ha unito in modo importante il gruppo e fatto stringere ancora di più il legame tra città e squadra. Il modo di essere di Saputo, è stato anch’esso un veicolo per questo avvicinamento, come quando ci mise la faccia per l’esonero di Inzaghi.

Dopo Mihajlović, la stagione trionfale di Thiago Motta che ha riportato il Bologna in Europa, direttamente in Champions League grazie al quinto posto nella Serie A 2023/24, ha saldato ancora di più il tifo e la squadra. La carismatica e intelligente figura inventata da Lorenzo De Silvestri, è stata determinante per trasferire esperienza e senso di appartenenza ai nuovi.

Il modo di vivere il calcio di Vincenzo Italiano, infine, con la sua schiettezza, la sua empatia (qualità che non aveva il suo predecessore) e la sua voglia di migliorarsi e di migliorare appoggiandosi anche agli altri, ha concluso questa saldatura che è diventata, nella stagione 2024/25, un marchio di fabbrica. E punto di forza della squadra.

L’album di famiglia, della stagione 2024/25 del Bologna

Il Bologna è Bologna e viceversa. Ancora una volta, non sono parole di circostanza quelle che hanno dedicato alla città e ai tifosi la vittoria storica della Coppa Italia, così come non sono solo parole gli attestati di stima e amore verso un gruppo che ha fatto la storia e regalato un sogno ad una città. Sogno che fino a soli due anni fa sembrava pura fantascienza. A prescindere dalla posizione in classifica nella Serie A, mettere in bacheca la terza Coppa Italia è un evento storico da festeggiare.

Ed eccolo allora, in un video montato utilizzando le foto di Damiano Fiorentini (e quando non disponibili quelle dei social del Bologna) che ha il sapore dell’album di famiglia. E che, visto che davvero “we are one“, raccoglie le immagini anche di coloro i quali hanno iniziato la stagione in rossoblù ma poi si sono allontanati. É anche grazie a loro se la stagione è stata storica e resterà indimenticabile.

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