Bologna FC
ESCLUSIVA – Intervista a Xavier Jacobelli -1 febbraio-
Poche persone nel giornalismo odierno conoscono il calcio come il Direttore Jacobelli che, anche stasera, ci da un saggio di grande competenza parlando di mercato e approfondendo i movimenti di alcune squadre della serie A. Ringraziando ancora una volta il Direttore Jacobelli per la sua disponibilità, auguriamo a tutti i nostri lettori una piacevolissima lettura.
1000Cuori: Stasera si è chiusa la sessione “di riparazione” del calcio mercato per la stagione 2012/13. Per un grande Direttore di testata come Lei, quali sono i suoi ricordi professionali legati al Calciomercato?
IACOBELLI: Se parliamo di calciomercato non vorrei annoiare i lettori perché di aneddoti ce ne sarebbero a bizzeffe, anche perché io adesso dirigo Calciomercato.com e prima ancora di diventare direttore di testata della sola direzione di Tuttosport e poi delle quattro testate che ho diretto, sono stato cronista di mercato ma allora eravamo in un altro mondo, in un altro tempo, perché non c’era Internet. Tant’è vero che la prova provata di quanto il mercato sia cambiato ce l’ha data il caso Anderson di oggi, il cui procuratore è Raiola, dove un’affare così importante, perché il giocatore è un signor giocatore, è andato a monte perché non funzionava la connessione Internet e non è stato possibile perfezionare il contratto . Raiola, con uno sfogo in diretta tv a causa dell’affare perso e nel suo linguaggio colorito, ha detto che la situazione è paragonabile a quella degli stadi italiani e del sistema Italia, una valutazione assolutamente condivisibile:perchè se i dirigenti della Lega ci dicono in tutte le salse che questa è una delle prime dieci aziende italiane per fatturato, non è ammissibile che internet funzioni a singhiozzo e non permetta agli operatori di mercato di lavorare al meglio.
Passando alle valutazioni di natura tecnica, la regina del mercato è stata il Milan in quanto l’operazione Balotelli è un’operazione da 10, sia sotto il profilo economico finanziario, perché un giocatore che veniva valutato all’inizio del mese 35 milioni di euro, è stato pagato oggi 20 milioni, sei in contanti subito e il resto in quattro rate pagabili in quattro anni, e sia dal punto di vista tecnico poiché riporta in Italia il centravanti titolare della nazionale che offre ad Allegri e Prandelli la possibilità di affiancarlo a EL Sharaawi e Montolivo e di comporre un trio che darà molte soddisfazioni al tifoso del Milan e ai tifosi della nazionale. Male la Juve perché, nonostante sia la squadra campione d’Italia, non è riuscita a trovare una punta da Juve, degna di questo nome; lo stesso disperato assalto a Belfodil di oggi è il segno dell’impotenza bianconera, perché sono arrivati Anelka e Bendtner, ma non siamo ancora al livello auspicato della grande storia bianconera. Anche oggi la società bianconera ci ha provato col Genoa per Immobile e col Bologna per Gabbiadini, ma ha avuto esiti negativi alle sue richieste. Io credo che la società felsinea abbia fatto molto bene a trattenere il giovane attaccante in rossoblù perché Manolo, insieme a Diamanti e Gilardino, è una delle “polizze” che possono assicurare la salvezza ai rossoblù.
1000Cuori: Veniamo al mercato del Bologna: fra uscite ed entrate, pur senza nomi eclatanti, come lo giudica e cosa avrebbe potuto fare meglio in questa sessione di mercato la società emiliana?
JACOBELLI:Se il Bologna fosse riuscito a riportare sotto le due torri Viviano , sarebbe stato un mercato da otto perché, con tutto il rispetto per Agliardi e Curci , il Bologna non ha ancora un portiere che possa offrire quelle garanzie auspicabili per una difesa della serie maggiore. Credo che il colpo migliore della società rossoblù sia stato quello di trattenere Gabbiadini, perché gli altri arrivi alla corte di Mister Pioli (Naldo, Moscardelli e Christodoulopoulos) sono sicuramente dei buoni giocatori ma avranno bisogno di tempo per inserirsi; credo che già adesso l’organico in mano al Mister può già consentire una serie di possibili variabili che permettano alla squadra di potere raggiungere con tranquillità l’obiettivo salvezza. Io ritengo che sia Pioli il vero valore aggiunto di questa squadra, un bravissimo allenatore che sta facendo bene nonostante ogni anno, per motivi di bilancio che ben conosciamo, il Bologna sia costretto a fare scelte che sicuramente non vorrebbe fare e ogni dirigente e allenatore di una squadra di calcio vorrebbe sempre potere ottenere il meglio per la propria squadra, ma in una congiuntura economica e finanziaria quale è quella attuale, queste scelte sono alle volte necessarie e improrogabili. Altre squadre invece come Genoa e Palermo hanno ultimamente rivoluzionato l’organico con numerosi innesti e bisogna capire se questa strategia paghi: ora in questi ultimi due anni non ha pagato, altrimenti ne il Genoa ne il Palermo si troverebbero in queste condizioni , con la necessità quasi di rifondare la squadra che, al momento, veleggia nei bassi fondi della classifica. Credo che invece il Bologna abbia agito con pragmatismo, prendendo atto della situazione contingente, poi è il campo che stilerà i verdetti finali.
1000Cuori: Guardando la parte della classifica che ci riguarda, purtroppo quella bassa, anche il Siena ha fatto un mercato importante, fatto di tanti movimenti in uscita e in entrata: come lo giudica e se per Lei la squadra toscana è attualmente attrezzata per la massima serie?
JACOBELLI:Il Siena , per ragioni economiche, ha indebolito il suo organico secondo me e spero, per gli amici toscani, di sbagliarmi ma le partenze sono state importanti e gli arrivi non mi sembrano abbiano rinforzato la squadra di Jachini e ad oggi la squadra presenta un organico meno attrezzato e indebolito. Ricordiamoci che la compagine senese era partita con una penalizzazione e Jachini è un lavoratore tosto e un ottimo allenatore e dovrà tirare fuori il meglio dall’organico messogli a disposizione dalla società per centrare l’obiettivo salvezza.
1000Cuori: Concludiamo con Il Napoli, vero antagonista della Juventus per lo scudetto: il no detto al Manchester City sulla richiesta per Edinson Cavani, ha impedito che nelle casse partenopee affluissero 60 milioni di euro, un cifra importantissima di questi tempi. E’ possibile giudicare questo diniego un atto di autentica passione del Presidente De Laurentiis, in un mondo come quello del pallone dove la parte economico finanziaria ormai detta legge a tutto campo?
JACOBELLI: Il Napoli ha concretamente dimostrato di puntare allo scudetto con una brillante campagna di rafforzamento, reparto per raparto: lo stesso arrivo di Rolando, un difensore esperto che garantisce un ricambio importante alla retroguardia di Mazzarri, Calaiò e Armero, sono acquisti di qualità che dimostrano come la società di De Laurentiis voglia giocare per l’obiettivo più importante che è quello dello scudetto. Vuole dire che De Laurentiis ha creduto giusto rinforzare la squadra, anche per onorare al meglio la competizione europea a cui il Napoli partecipa, l’Europa League, competizione in cui il Napoli vuole andare il più avanti possibile.
1000Cuori: Ultima domanda Direttore, prima di lasciarla ai suoi innumerevoli impegni: quale giocatore avrebbe voluto vedere arrivare in Italia, in questa sessione di calciomercato?
JACOBELLI: E’ importante non dimenticare l’operazione Giuseppe Rossi, acquistato dalla Fiorentina, un ragazzo di 26 anni che sta lavorando per recuperare la piena forma fisica dopo i due gravi infortuni che lo hanno tenuto lontano dai campi per diversi mesi e che dovremmo rivederlo giocare una partita dal prossimo mese di marzo. Ricordiamo che il ragazzo ha già avuto una ventina di convocazioni in Nazionale, quindi parliamo di un ragazzo che si è già consacrato all’attenzione del calcio che conta. Da appassionato di calcio sono molto contento del ritorno in italia di Balotelli, per le motivazioni sopra indicate, ma fra i campioni stranieri che mi sarebbero piaciuti vedere nei nostri stadi c’è sicuramente Robin Van Persie, un signore che, fra annessi e connessi, è costato al Manchester United circa 90 milioni di euro, cifre totalmente impraticabili per il nostro calcio. Il lato positivo di questa situazione è che molte società sono costrette ad impiegare i giovani, valorizzando il nostro vivaio e preparando per la nazionale molti giovani: se pensiamo che lo stesso Milan ha in formazione Balotelli che è un 90, El Sharaawi che è un 92 così come De Sciglio, mentre se parliamo del Bologna lo stesso Gabbiadini sta facendo una crescita importante, riuscendo a giocare con continuità grazie anche ad un allenatore che crede in lui.
Grazie Direttore per la sua disponibilità a rilasciarci questa interessante intervista e speriamo di riaverla presto con Noi.
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