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Grandi Pensieri di Mattia Grandi

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Facciamo un passo indietro prima di analizzare il balsamico pareggio casalingo odierno ottenuto dal Bologna contro il Napoli. Capitolo comunicato stampa comparso nella giornata di ieri sul sito ufficiale della compagine rossoblu in risposta al titolone del Corriere dello Sport – Stadio sul presunto  triangolo scaleno Guaraldi – Preziosi – Spinelli. Uno dei punti più bassi della storia della comunicazione calcistica planetaria. Chi o cosa si nasconde dietro a quelle righe? La risposta potrebbe essere contenuta, al singolare, nella domanda. Il condizionale è d’obbligo sull’aspra via che conduce a Casteldebole non necessariamente percorsa, da tutti, con il rispettoso passo che essa impone. Si è persa una buona occasione per tacere, si è persa l’opportunità di comprendere che certi “buridoni” fanno ridere soltanto nell’etere radiofonico. Il rispetto prima di tutto, non siamo mica di fronte ad una squadra di Eccellenza, il progresso ed i risultati passano anche attraverso una sensata politica di comunicazione. Senza dimenticare che il sito ufficiale è uno strumento international ed il tifoso amazzonico del Bologna potrebbe non recepire certe sottili ironiche illazioni. Quando un punto che vale tre rigenera anima e corpo. Il Bologna torna Squadra nel match casalingo contro il Napoli, in rimonta ed in inferiorità numerica. E ti spieghi il diluvio. Gruppo compatto, coriaceo, voglioso, grintoso e determinato. Il piglio è quello giusto fin dall’avvio. Benitez, che ha vinto una Champions, regala Hamsik e Insigne alla panchina, la mossa puzza di bruciato. I partenopei, infatti, regalano il primo tempo ad una compagine felsinea fluida ed ordinata guidata da un Diamanti in grande spolvero. Dai piedi del capitano parte il cioccolatino per Bianchi che incorna come ai tempi granata. La dedica del centravanti ai microfoni di Sky è una raccomandata con ricevuta di ritorno per Stefano Pioli da Parma. Non era un brocco prima, non è un fenomeno adesso (cit.Simone Rossetti), è semplicemente una freccia in più nella faretra rossoblu, sbagliato esiliarlo ai margini della comitiva. Nella ripresa Ciccio Benitez getta nella mischia il tandem Hamsik-Insigne come logica impone, gli azzurri ricorrono alla propria conclamata valenza tecnica ed all’atteso cambio di ritmo. L’uno due ospite arriva a causa della giornataccia della delegazione greca sotto alle Due Torri. Uno spaesato e nervoso Kone travolge Dzemaili per il più classico dei penalty, 1-1. Ballardini sostituisce il claudicante Perez con il sorridente Lazaros. Zorba il greco de noj altri ci mette un minutino a perdere palla sulla mediana favorendo il vantaggio napoletano firmato Callejon. Per inciso, Lazaros in serie A ci sta a fatica, Perez si sostituisce soltanto per amputazione degli arti inferiori. Pana completa la frittata con un doppio giallo nell’aria da venti minuti, è lui il vero rebus tattico stagionale. Individuarne la giusta funzionalità potrebbe rappresentare la chiave di Volta dell’arco felsineo, lo reputo comunque un grande patrimonio. E qui avviene la svolta. La pioggia che cade copiosa cancella la memoria dei tempi che furono. Il Bologna rialza il capo, colleziona due corner e trova la zampata del pari ancora con Bianchi in pieno recupero. Il diluvio bolognese trova la sua consacrazione nella corsa di Rolando verso la Bulgarelli. Come cambia lo scenario e chissà come plasmerà le scelte di mercato emiliane. Valigia in mano con Pioli, il sorriso con Ballardini. Il sole e la luna, due facce della stessa medaglia. Gilardino? Magari, subito, adesso, anche con Bianchi. Però era già qui, arriviamo sempre dopo la puzza, questo dispiace. Floccari? Alle cifre chieste da Lotito mai. Matuzalem? Pallino di Ballardini, una roulette russa. Portanova? Ne parlerei prima con Diamanti, per me è no tutta la vita, c’è Cherubin fresco di rinnovo contrattuale. Un bel 2018 in piena sessione di mercato invernale, vedi che due conti li sanno fare lungo l’aspra via che conduce a Casteldebole.

Mattia Grandi       

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