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Il 14 maggio si avvicina ma prima per il Bologna ci sono altri due impegni decisivi tra i quali la sfida sempre particolare contro la Juventus, domani sera al Dall’Ara, ore 20.45. Mister Vincenzo Italiano lo sa bene ed esorta il gruppo a ragionare gara dopo gara e vuole fare la storia, inseguendo una vittoria che tra le mura amiche manca da quasi 27 anni.

Il prepartita di Italiano

«Domani proveremo a fare la storia anche contro la Juventus. Affrontiamo una squadra molto forte che fa quando ha cambiato guida tecnica è tornata ad andare forte. E’ comunque un club che rappresenta la storia del calcio italiano e difficilissima da battere, sia in casa che fuori Conoscendo Tudor so che ama impostare in maniera aggressiva la sfida. Mi aspetto ritmi elevatissimi. Noi dobbiamo essere pronti a tutto e tirare fuori le qualità che abbiamo. Sappiamo che ci giochiamo una posizione in Europa, l’attenzione deve essere massima a partire dall’approccio inziale. Il pubblico sarà dalla nostra parte e ci darà una grande spinta». 

Sulla lotta Europea: 

«Ci sono 12 punti in palio che sono tantissimi considerando la classifica così corta. Ci sarà da battagliare fino alla fine, ci aspetta un rush finale in cui dovremo mettere la nostra ciliegina sulla stagione. I ragazzi stanno bene, a parte gli infortunati, lo ho visti pronti, sono convinto che faremo una grande prestazione consapevoli, però, che il campionato non finisce domani. Tutti dobbiamo dare qualche cosa in più ma non ho dubbi».

Su Cambiaghi:

«Quando, come lui, rientri da un infortunio così lungo gli alti e i bassi sono normalissimi. A volte va il doppio degli altri, altre volte fatica di pù. Adesso sta facendo la differenza a partita in corsa grazie al suo cambio di passo e alla sua velocità. Ho ancora qualche dubbio su alcuni reparti che scioglierò solo domattina».

Le condizioni di Castro, Ferguson e Dallinga:

«Castro sta molto meglio. E’ molto più libero e sciolto. Si muove bene, non è ancora al 100% ma quasi. In allenamento non ha potuto spingere ma l’ho visto decismanete meglio. Ferguson è guarito completamente e tornato a spingere. Dallinga si sta muovendo bene, è molto più intraprnedente e sicuro di sé con e senza palla, l’importante è che lavori per la squadra senza soffermarsi solo sul gol. La freddezza sotto porta ora è importante e sono fiducioso verso di lui perché sta crescendo».

Sull’assenza di Vlahovic:

«L’ho allenato per sei mesi e ho conosciuto un giocatore straordinario che a Firenze ha portato tante soddisfazioni. Manca lui ma c’è Kolo Mouani che è un altro campione con tanta fisicità al quale va prestata tanta attenzione perché può inventare la giocata in ogni momento».

 

 

 

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