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Le Fantestorie – Ricordi romani – 27 gennaio

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FANTESTORIE – RICORDI ROMANI

di GianLuca Fantelli 

 

Roma Roma Roma, canta da sempre Antonello Venditti, un artista che ho molto apprezzato nel suo periodo più espressivo ovvero fino alla fine degli anni settanta, ma che non ho mai avuto l’opportunità di incontrare. E nemmeno ho mai conosciuto personalmente Zdenek Zeman (per il quale nel 1999 Venditti scrisse la canzone “La coscienza di Zeman”), e di questo molto mi rammarico, perché non nego di avere sempre seguito con sincera stima il suo lavoro e di considerarlo UOMO di grandi virtù morali, uno degli ultimi e pochi signori del nostro calcio. Ma il cuore rimane rossoblu e a proposito di signori (in questo caso di nome e un po’ meno di fatto se diamo retta alle recenti vicende) mi riesce difficile non ricordare che il 12 dicembre 1999 fu Beppe Signori a risolvere il match contro i giallorossi con uno splendido goal in semirovesciata su assist di testa di Kennet Anderson. E voglio rammentarvi un altro Bologna-Roma, quello del 20 ottobre 1974, che ha qualche analogia con quello sopra citato. Infatti c’è di mezzo un altro Beppe, stavolta Savoldi (anche lui coinvolto anni fa in uno scandalo scommesse), che qui però cade in area come uno straccio bagnato appena toccato da Battistoni. Casarin fischia il rigore e lo stesso Savoldi trasforma in scioltezza. La Roma è poca roba fino a quando Francone Cresci dentro l’area sfiora Prati che stramazza al suolo in maniera imbarazzante. Rigore. Ma Pierino calcia fuori e poco oltre Sergio Buso (mai abbastanza ricordato) salva allo spasimo suggellando l’1-0 finale.

Momenti duri il 18 febbraio 1979 per il Bologna che, dopo un buon inizio, langue in fondo alla classifica. Il bisogno di punti è assoluto, ma Pruzzo e Di Bartolomei spengono subito gli entusiasmi e aumentano il gelo che grava sullo stadio. Ci vorrebbe l’ingresso di un puntero di peso, ma in panca non c’è e allora entra Francone Cresci che va a fare l’ala sinistra (lui che ha fatto il terzino tutta la vita) e segna un goal fantastico che riscalda i tifosi ma non evita al Bologna la sconfitta. Perani lascia la panchina a Cesarino Cervellati che farà il miracolo col pareggio all’ultima giornata contro l’imbattuto Perugia, con Cresci ancora (ehm) protagonista perchè dopo avere concesso una doppietta che sa di serie B a Salvatore Bagni, decide di salvare la baracca tirandogli una gomitata in faccia che lo fa stramazzare pesantemente al suolo e uscire in barella. L’arbitro non vede e il Bologna rimonta. E ancora il 30 dicembre 1989. Abbonato con un amico nei distinti laterali (ma poi ci spostavamo sempre in mezzo), si va allo stadio in vespa per evitare il casino. Quel giorno c’è -5 e in vespa è più caldo che sui gradoni del Dall’Ara. E’ così freddo che a momenti Manfredonia ci lascia le penne per un mezzo scarabaccino. Scialbo 1-1, e alla fine non vediamo l’ora di risalire in vespa. 

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