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Pagliuca: “Senza Éder sarà difficile per la Samp” – 30 gen

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Spesso collocato tra i migliori portieri italiani di sempre, nonché tra i primi al mondo nel corso degli anni novanta, è l’estremo difensore ad aver disputato più partite in Serie A, per esattezza ben 592. I periodi più brillanti della sua carriera lo ha passati con la maglia di Inter, Sampdoria e Bologna; uno scudetto, tre Coppe Italia, una Supercoppa italiana e una Coppa delle Coppe, una Coppa UEFA e, con la Nazionale italiana, è vice-campione del mondo nel 1994. Stiamo parlando di Gianluca Pagliuca, al quale la redazione di 1000cuorirossoblu è riuscito a fare un’intervista esclusiva.

Da doppio ex, quali sono i suoi ricordi migliori con le maglie rossoblù e blucerchiata addosso?
Sono sempre stato tifoso del Bologna, quindi dentro il cuore non posso che portare i cuori rossoblù. Ho passato con questa maglia tanti momenti indimenticabili, non riesco ad individuare quelli migliori. Genova è stata una città che mi ha dato fiducia e che ha creduto sempre nelle mie potenzialità, è stata la società che mi ha lanciato nel grande calcio e ha scommesso su un ragazzo di 18 anni. Sarò sempre devoto a questi colori.

Negli States, lei e Roberto Donadoni eravate compagni di stanza, che persona era?
Era ed è una persona estremamente tranquilla, trasmette serenità a chiunque, sta molto sulle sue, molto onesto in tutto, insomma è una persona d’oro. Come allenatore penso sia straordinario, ha trasmesso la sua calma anche a tutti i giocatori. È sempre stato molto bravo ad entrare in corsa, a campionato iniziato da un altro allenatore, e non è una cosa facile. È sicuramente uno degli allenatori italiani migliori.

Un giudizio su Mirante, è un portiere da Nazionale?
Antonio è un gran portiere, sta facendo molto bene senza alcun dubbio perché senza di lui molte partite non sarebbero finite così bene. L’importante è che continui a giocare così per il Bologna, la Nazionale sarà una conseguenza e non l’obiettivo primario. Buffon è intoccabile, ma potrebbe avere buone chance come secondo portiere.

La Sampdoria di Montella che squadra è?
Secondo il mio punto di vista, è una squadra che senza Éder farà una gran fatica, siccome ha appena firmato con l’Inter. Ha un urgente bisogno di centravanti efficace come lui e con i suoi piedi. C’è Cassano, ma non è la stessa cosa. Ha preso Ranocchia, ma non basta. È sicuramente una formazione incompleta quella di adesso, ma il calciomercato non è ancora finito.

Il Bologna si sta rafforzando?
Floccari, Zuniga e ora anche Constant. Nomi importanti per un mercato invernale, è stato fatto un ottimo lavoro. E non è ancora finita secondo me.

Dall’analisi del campionato al termine del girone d’andata, si è notato che la graduatoria sta procedendo a ritmo lento, quindi la quota salvezza quest’anno potrebbe essere addirittura a 31 punti, il che significa che il Bologna è a solo 5 ounti dal suo obiettivo primario. Si può puntare a qualcosa di più? 
Nonostante queste statistiche, secondo me, il Bologna deve puntare ad ottenere minimo 40 punti e far finta che la soglia salvezza sia ancora così alta. Mi ricordo che un anno con 42 punti, abbiamo fatto lo spareggio e siamo andati in serie B. Inutile fare calcoli strani, si deve dare sempre il massimo poi i risultati arriveranno.

Interessante notare anche il fatto che l’attuale proiezione della quota scudetto potrebbe eguagliare la quota più bassa di sempre. Chi arriverà alla vittoria finale?
Purtroppo, la Juventus. Forse il Napoli può dargli fastidio, ma non penso riuscirà a vincere lo scudetto. La Juventus ha qualità e una fame di vittoria incredibile.

(foto www.ilrestodelcarlino.it)

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