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RDC – Bologna, Pioli chiama Perez – 26 Apr

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Il ritorno del Ruso. Finalmente sta bene e può giocare e di voglia Lui, da professionista qual è, ne ha da vendere. Il ritorno dell’Uruguagio, colma un buco a centrocampo, perché sul ragazzo mister Pioli non ha incertezze: A Bergamo si ritorna a vecchio con il 4-2-3-1, ridando le chiavi del centrocampo a Diego e allo Zaffiro, una coppia di centrali già certezza adesso, figuriamoci per la prossima stagione. Adesso però la partita più complicata non si gioca sul manto erboso ma ai piani alti societari, dove il capitano della Celeste ha bisogno di sentirsi al centro del progetto e di conseguenza ha bisogno di sentire il segnale forte da parte della dirigenza. In questi mesi, nell’articolo a firma di Stefano Biondi, quindi il centrocampista avrebbe dato mandato al suo agente di verificare opportunità e opzioni in giro per l’Europa e così è stato fatto: le risposte non sono tardate e la più succulenta arriva proprio dal Monaco, sua ex squadra, che tanto rivorrebbe in organico la forza e l’esperienza di Perez. A seguire la Spagna e un accenno dell’Inter, seguito dalla Fiorentina, ultimamente. In queste ultime settimane, complice una classifica ormai definita positivamente e il suo prolungamento del contratto, è stato invece Pioli a ribadire il concetto dell’importanza di Diego per il suo modulo, parlandone con la società e dando le sue priorità. Da qui il movimento verso un incontro che sarebbe dovuto avvenire (Bologna – Perez) solo a salvezza ottenuta, con una proposta in itinere che sfiorava il milione netto a stagione per due stagioni. Della risposta di questa proposta se ne sono perse le tracce, facendo un attimo irrigidire la dirigenza rossoblù che ci è rimasta male, aspettando quantomeno un cenno di riscontro. Ecco quindi l’importanza, in questa trattativa,  del conducador di Parma che legittimato dalla dirigenza può fare uscire dallo stallo la gestione della stessa , valorizzando il giocatore che può ritrovare gli stimoli giusti per continuare la sua avventura in rossoblù. Quindi la convocazione dell’uruguagio e la contemporanea consegna delle chiavi del centrocampo ha una doppia valenza: per il finale del campionato e, in termini di organico,  per definizione dell’ossatura della squadra.  E qui, consentiteci, stiamo tutti dalla parte di Pioli. 

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