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Resto del Carlino – Bologna non regala applausi a scatola chiusa

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Mestizia, silenzio d’attesa, un pizzico di inevitabile curiosità, tanta voglia di voltare in fretta pagina dopo uno dei gironi d’andata peggiori della storia, ma nessuna voglia di manifestare vicinanza alla squadra: questi gli stati d’animo prevalenti nel centinaio di tifosi presenti ieri sulla collinetta di Casteldebole. Muti e infreddoliti hanno assistito all’allenamento e ai primi passi in rossoblù di Nicola Sansone e Roberto Soriano. Niente pacche sulle spalle, niente incitamenti: quelli, semmai arriveranno strada facendo. Perché dopo aver dato tanto, ora Bologna chiede.

Partenza soft per la squadra (assenti tutti quelli provenienti da fuori Europa, attesi per oggi, eccezion fatta per Danilo e Donsah): riscaldamento in palestra, torello per neutralizzare il freddo, infine corsa a ritmo lento e tanti allunghi ripetuti. Oggi l’allenamento si svolgerà rigorosamente a porte chiuse, Soriano e Sansone dovranno prendere confidenza sul campo con i nuovi compagno, ma soprattutto con gli schemi che frullano nella testa di Inzaghi.

 

Il dubbio tattico s’impone. La logica direbbe 4-3-3, che è l’assetto potenzialmente più consono alle caratteristiche dei nuovi arrivati. Ma un tradizionalista come Inzaghi, che in tutto il girone d’andata ha tradito il suo 3-5-2 solo in due occasioni, se la sentirà di cambiare? Ragionamenti che il tecnico fa da giorni ma che solo oggi inizierà a mettere sul campo. 

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