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Pagliuca: “In Nazionale, in porta non ci sono alternative”

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Pietro Peralisi 1000 Cuori Rossoblu


La Gazzetta dello Sport ha intervistato Gianluca Pagliuca, Leggenda della Serie A ed ex portiere di Bologna, Inter, Ascoli e Sampdoria. Il giornalista della testata ha posto tre brevi domande al vicecampione del mondo con la Nazionale Italiana nel 1994, prevalentemente incentrate sul moderno ruolo dei portieri e sulla mancanza di alternative valide, per la Nazionale Azzurra, al di là di Gianluigi Donnarumma. L’ex allenatore della Primavera del Bologna ha citato, tra i portieri che reputa validi per il futuro, Carnesecchi e Cragno, sottolineando che il talento in Italia ci sia ancora, ma gli stranieri abbiano un prezzo meno elevato e per questo risultino di maggior interesse per i Club.

Alla domanda: “Perché ci sono sempre meno portieri italiani in Serie A?” ha dichiarato: “La nostra generazione aveva sfornato tanti portieri di alto livello. Forse ora ce ne sono di meno, ma il vero problema è che la tendenza è quella di investire su giocatori stranieri già dai settori giovanili, perché costano meno. Se provi a prendere uno di B o C, ti chiedono la luna. Eppure di prospetti in gamba ne avremmo. Penso a Carnesecchi, che purtroppo si è infortunato, e a Provedel, che ha 28 anni ma è migliorato parecchio nell’ ultima stagione.”

A Pagliuca è stato in seguito domandato se su questa tendenza esterofila nell’acquisto di calciatori stranieri da parte delle società possa aver influito o meno l’evoluzione del gioco negli ultimi anni, grazie alla sempre più presente tattica della costruzione dal basso. “Gli allenatori oggi vogliono portieri che giochino di più con i piedi, impostando dal basso. La nostra scuola forse si è adeguata in ritardo a questa tendenza. Anche se io resto convinto che la cosa più importante resti come uno para con le mani…”

Infine, all’ex calciatore originario di Casalecchio di Reno è stato fatta notare la mancanza di certezze e alternative, in chiave Nazionale, a Donnarumma. L’ex portiere ha commentato: “Per mancini può essere sicuramente un problema. Cragno è passato dal Cagliari al Monza ma per ora non gioca. Kerry avrà sino a fine mercato gli spettri di Kepa e Navas e fatica perché non sente davvero la fiducia. Sirigu non aveva squadra e ora rischia di fare il terzo proprio a Napoli. Perin alla Juventus è chiuso da Szczesny. Inter e Milan hanno anche i vice stranieri. Potrebbe approfittarne Gollini ma, in chiave Nazionale, al momento se si dovesse fare male Gigio non vedo un vero secondo.

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