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RdC – Quante spine ha la Tua rosa, Mr Pioli? – 12 Agosto

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Per chi come Noi ha visto la faccia di Stefano Pioli, sabato pomeriggio di fianco al pulmann che riportava a Manchester i suoi ragazzi, dubbi non ne potevano venire. Un Pioli amareggiato per la partita e per le voci (solo voci?, ndr) di mercato che davano in partenza uno dei suoi gioielli preferiti, non poteva non essere colto  dai tifosi che aspettavano per un autografo vicino all’autobus parcheggiato di fianco al The Hawthorns. E che sabato il risultato non si sia tramutato in una disfatta lo dobbiamo ad un Wba che non ha infierito e un migliore assetto tattico del Bologna B (quanto meno c’erano 7 riserve in campo, compreso Stojanovic) che ci ha messo quasi 45 minuti a trovare una parte di se. Stesso discorso vale per l’altra importante amichevole, giocata ad Andalo contro i greci del Kalloni, scrive Massimo Vitali nel suo articolo odierno, dove i rossoblù hanno portato a casa un’altra sconfitta di misura, senza brillare in termini d cifra di gioco. Perchè se i partenti Perez, Gabbiadini e Gila, vengono rimpiazzati (con rispetto parlando, ndr) con Bianchi Della Rocca e Alibec, il dubbio di livellamento verso il basso rimane ….alto: figuriamoci, poi,  se a tutto ciò aggiungiamo il “sacrificio” di Taider, che porta solo del bene alle casse societarie e nulla più. Anche in difesa le cose non girano a dovere perchè, a parziale attenuante di ciò, mancano sia Cherubin che Soerensen e la staticità del duo centrale di sabato pomeriggio è stata evidente. Si aspettano tempi migliori, anche nella mediana del campo dove la metamorfosi negli anni è stata evidente: da una super diga (Mudi e Perez) a un odierno e più legggero Khrin e Taider, con quest’ultimo in attesa di fare il check in per volare via. E forse il ritorno (a questo punto tanto auspicato) di Perez potrà non essere sufficiente. Si finisce con l’attacco dove bomber Bianchi soffre già di solitudine, tanto poco viene rifornito dalla squadra, Lazaros e Kone compresi. Insomma se pensiamo che fra due settimane siamo già al pronti, ai posti di partenza, via! c’è da non essere sereni e tutto questo fa riflettere che non si stia ripercorrendo, purtroppo, quanto successo l’anno scorso (tanti cambiamenti e una rincorsa alla ricerca di una quadra che è che è durata quasi tre mesi) dove si fecero solo 7 punti in 10 giornate: e quest’anno ripetere l’impresa del girone di ritorno della stagione passata non sembra cosa così scontata.

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