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Thiago Motta: ”Arnautovic non ci sarà domenica. Affronteremo la Juve al massimo”

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Questo pomeriggio, a due giorni dalla gara con la Juventus, ha parlato in conferenza stampa Thiago Motta.
Di seguito le sue parole.

Per te la gara con la Juve è diversa dalle altre? A Verona non è sembrato il solito Bologna.

”A Verona abbiamo fatto la partita che dovevamo fare contro una squadra che si è difesa bene, e non è mai facile in queste situazioni. Il presente è affrontare una top squadra come la Juventus, lo faremo con concretezza e impegno, come sempre abbiamo fatto. E’ una partita importante”.

La Juventus tende a chiudersi, avete difficoltà con questo tipo di squadre?

”E’ una difficoltà affrontare una squadra che si difende molto bassa. Loro hanno una rosa importante, cercano di creare spazi e contrattaccare. Dobbiamo essere svegli sulle transizioni perché sono forti anche in quello”.

Sul reparto offensivo.

”Musa e Joshua stanno bene entrambi, Kyriakopoulos è bravo sia come terzino sia come esterno alto. Ci sono anche Orsolini e Aebischer per la fascia destra”.

Arnautovic sarà in panchina domenica?

”No, dal punto di vista medico è libero, ma deve seguire un programma per tornare in forma perché non gioca novanta minuti dal 4 gennaio. Ora dipenderà molto da lui”.

Cosa ti dà di più Aebischer rispetto a Orsolini dal primo minuto?

”Sono molto diversi, entrambi possono subentrare o partire titolari”.

Come sta Cambiaso?

”E’ in forma, ha fatto un recupero straordinario”.

Da ex interista cos’è per te la Juve?

”Non ci penso, so che affronteremo una grande squadra, al resto non ci penso”.

Ci sono giocatori stanchi?

”No, sono tutti in forma e hanno fatto una settimana fantastica”.

Abbassi o alzi spesso i tuoi giocatori in campo. I ruoli nel calcio stanno un po’ sparendo?

”Quando abbiamo una settimana per allenarci il ruolo del giocatore dipende dalla loro disponibilità, se cambio il ruolo lo faccio in accordo con loro. Fino ad oggi è stato così, in partita hanno libertà di scambiare ruoli e posizioni”.

Che consegne dai a Ferguson?

”Ha grandi qualità tecniche e fisiche, si esprime al massimo nelle tre posizioni del centrocampo, vicino alla porta sa fare gol, vede bene la porta. Dipende molto da lui, io cerco solo di metterlo in condizione per la partita. E’ un grandissimo giocatore per me”.

Temi la rabbia della Juventus?

”Noi con i nostri mezzi dobbiamo essere concreti e dentro alla nostra realtà, approfittando dei momenti favorevoli per noi nel corso della gara. Quando pressiamo dobbiamo farlo forte e poi cercare di contrattaccare”.

E’ in arrivo il presidente, dopo la partita parlerete del tuo futuro?

”Nel momento giusto faremo le dovute considerazioni, oggi penso al presente e quindi penso alla Juventus. Per tutto il resto ci sarà il tempo. Al momento non ho in programma un incontro con il presidente. E’ sempre il momento giusto per parlare, con i dirigenti parlo tutti i giorni”.

Allegri è ancora uno dei più forti in Italia?

”La storia parla da sola, ha vinto ovunque è andato. Quindi per me si”.

Come sta Zirkzee?

”Non ho bisogno di ripetere le sue qualità, sa che deve fare il massimo ogni giorno e alzare il suo livello e di conseguenze quello del gruppo”.

Che gioco di equilibrio motivazionale hai utilizzato per affrontare la Juve? 

”Non c’è stato bisogno, la nostra gente ci aiuterà molto perché c’è riconoscenza per quanto fatto. Affronteremo insieme questa partita al massimo, i ragazzi stanno bene e conoscono la realtà. Dobbiamo alzare il livello per competere contro squadre di alto livello”.

Come contribuiscono i ragazzi che giocano meno?

”Non è facile continuare con il compromesso di dare il massimo per chi gioca meno, però ognuno di loro a proprio modo lo fa con grande rispetto e impegno verso la squadra loro stesso. Il calcio è questo, chi non gioca deve aspettare il proprio momento dando il massimo”.

Bonifazi come sta?

”Si sta allenando con il gruppo, dall’infortunio ha avuto qualche difficoltà, sta riprendendo la forma, sono convinto che se avremo bisogno si farà trovare pronto”.

Questa è forse una delle settimane più facili dal punto di vista motivazionale, visto che affrontate una grande squadra.

”Si può essere, ma non ho visto settimane diverse. Non c’è tempo per lamentarsi, bisogna subito ripartire ogni volta”.

Dominguez può essere un leader del futuro?

”Dipende da lui, ha tutte le caratteristiche giuste. Si allena bene, cambia ruolo con facilità, deve imparare a gestire il suo impeto ma non dobbiamo frenarlo. Lui ce l’ha dentro e deve continuare così. E’ molto attento, sempre. Se non è sicuro di quello che deve fare lo chiede, lui è sempre molto presente. Ha tutto per diventare un punto di riferimento importante della squadra”.

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