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Le pagelle del giorno dopo: Fortitudo-Cento

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Foto di Valentino Orsini/Fortitudo Pallacanestro

Prima o poi il Paladozza, non doveva, ma poteva essere violato. Succede alla prima di ritorno, quando la Fortitudo è sostenuta da una condizione generale precaria e quando Tomassini gioca alla Steph Curry annichilendo da tre la gara nel secondo tempo. 73-82 finale che consegna a Cento la quinta vittoria consecutiva e il ritrovato primo posto nel girone e alla Effe una preziosa pausa rigenerante, mentalmente ma soprattutto fisicamente. Le pagelle del giorno dopo: 

 

– Marcus Thornton (16 pt/2 rim/4 ass) 6,5:

Up: punti segnati quando era più opportuno tentando di dare il ritmo ad una squadra troppo altalenante, attento a proteggere la propria area. Sugli esterni il miglior apporto visto in maglia biancoblu ieri sera. 

Down: anche se dopo gli altri, con l’affievolirsi della squadra si affievolisce anche lui. 

 

– Pietro Aradori (18 pt/10 rim/5 ass) 6,5:

Up: sufficienza grazie alle statistiche che dicono doppia-doppia e grazie alla questioni “esterni” appena citata. In coppia con Thornton in attacco imprime alla gara l’inerzia giusta.

Down: non è costante come dovrebbe per reggere il confronto con le triple che piovono dall’altra metà di campo e con 2/7 dai 6,75 metri la sfida scivola nelle mani avversarie. 

 

– Simone Barbante (8 pt/3 rim/0 ass) 5:

Up: esordio in quintetto e protagonista delle prime manovre offensive fortitudine.

Down: protagonismo non sempre positivo, si autolimita a causa dei falli che commette uscendo di fatto dalla partita già a metà terzo quarto.

 

– Alessandro Panni (0 pt/0 rim/2 ass) 4:

Up: l’impegno? Il carattere? Quando ci si ripete vuol dire che non ci sono novità.

Down: Fumoso ai limiti dell’inconsistenza. Si parla solo di parquet, ben inteso e sottinteso, ed è qui che la sua partita non comincia di fatto mai. 

 

– Matteo Fantinelli (11 pt/4 rim/3 ass) 5,5:

Up: percussioni in area giocando sui mismatch avversari e moto d’orgoglio finale. 

Down: nel mezzo molto poco. Quando viene limitato, scompare dal confronto. 

 

– Nazzareno Italiano (7 pt/2 rim/0 ass) 5,5: 

Up: gara da comprimario confusionario nella confusione, che ad un certo punto è anche un pregio. 

Down: tecnico più palla persa ad inizio quarto quarto determinanti nel lanciare definitivamente la Tramec. Prova non del tutto sufficiente.

 

– Valerio Cucci (9 pt/4 rim/0 ass) 6: 

Up: costretto agli straordinari sotto le plance causa falli di Barbante, fa quel che può di fisico pur soffrendo la verticalità avversaria. Cinico dalla lunetta, a tratti anche dalla distanza.

Down: se si distrae un attimo rimane da solo a gestire i lunghi avversari, non particolarmente ispirati ieri ma comunque importanti nel contribuire in difesa al successo centese. Paga qualche svista.

 

– Steven Davis (4 pt/5 rim/0 ass) 4:

Up: ci si può mettere la tripla iniziale giusto per non lasciare vuota la voce.

Down: in questo momento sul banco degli imputati c’è lui, c’era già da settimane ma con la pausa natalizia, potenziali riflessioni tecniche vanno verso la sua direzione. La prova di ieri è l’ulteriore conferma di quanto scritto e riscritto nelle ultime settimane. 

 

– Coach Luca Dalmonte 6:

Up: fa quel che può con quel che ha, facendo di fatto avverare quanto anticipato nel pre-partita. Poteva gestirla diversamente?

Down: la risposta alla domanda è: difficilmente. Il primo tempo è giocato sullo stesso livello avversario poi la mazzata arriva dalle mani caldissime di Tomassini. Forse poteva essere limitato meglio ma la condizione generale era quella che era. 

 

– Fortitudo 5:

Up: semplice, il primo tempo, caratteristica che non basta ma evidenzia come tecnicamente la squadra abbia risposto presente.

Down: la lucidità generale che con il passare dei minuti è sempre più fioca fino al punto di non ritorno e alla caduta della roccaforte casalinga. 

 

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