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Dell’Aquila e il Leone #24 – Non grandina sul bagnato, almeno

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Ogni settimana una vicenda per la Fortitudo. Pare già un ricordo archiviato la questione Groselle anche se è passata meno di una settimana dal suo epilogo. Dopo il suo, sono stati caldi partenti i nomi di Toté e Benzing, addirittura anche quello di Durham è entrato in discussione. Nulla di confermato, nulla di definitivo come per fortuna non è stata confermata la penalizzazione in classifica. Tutto resta come prima, non che la situazione sia rosea, tutt’altro, ma non grandina sul bagnato, almeno.

Queste due settimane di stop servono a motivarsi, a cercare quel qualcosa in più per giocare un finale di campionato a testa alta ritardando il più possibile la matematica retrocessione. Questo non significa che non arriverà, le probabilità di salvezza sono basse ma un conto è alzare bandiera bianca ad aprile un altro un mese dopo magari all’ultima giornata.

Per il momento, prendendo solo per voci quelle di ulteriori cambiamenti nel roster, si tornerà in campo al Pala Verde di Treviso con gli stessi dell’ultima volta. Ci si poteva aspettare un ritocco sotto le plance ma se non esce nessuno, come sembra, nessuno entrerà.

Il maggiore indiziato, dopo l’affaire Groselle rimane Leonardo Toté (ora impegnato con l’Italbasket anche se non prenderà parte alla trasferta islandese). Il Corriere dello Sport ne conferma la possibile uscita destinazione Gevi Napoli. È una buona idea, con la motivazione di asciugare le rotazioni del reparto, cederlo a una diretta concorrente? C’è anche da chiedersi: Napoli è una diretta concorrente? Rimarcando le poche chance biancoblu di salvezza, c’è da sperare che i partenopei possano rientrare in questo novero. Seguendo il ragionamento, non va rafforzata.

In effetti, la situazione di classifica della squadra di Sacripanti non è più così solida come un mese fa. Complici certamente le assenze legate al Covid ed una gara da recuperare, l’approdo ai playoff appare molto più complicato e si sa come sia corta la classifica dalla quarta posizione alla terzultima. Ad oggi sono racchiuse in 4 punti 8 formazioni. 

Inversione di tendenza ormai confermata per Varese, lanciatissima verso l’uscita dall’incubo zona caldissima. Nella pallacanestro il trend con cui si alternano vittorie e sconfitte conta in maniera particolare e quello del team lombardo promette, e conferma, bene.

Terminando la rassegna di chi potrebbe ancora rischiare di essere risucchiato nel calderone della retrocessione è difficile immaginare sia Treviso e men che meno Venezia in quelle acque fino a fine campionato. La classifica, però, ci restituisce al momento una Reyer inguaiatissima. Non retrocederà d’accordo, però qualche punto deve raccoglierlo, il trend, per ri-citare il termine, non è dalla sua parte. Discorso diverso va fatto per Pesaro. L’iniziale effetto Banchi è svanito? Guardando il roster, ci si rende conto di chi può davvero rischiare di essere suo malgrado la terza incomoda in questa contesa. 

Sia ben chiaro un dettaglio: se tra Fortitudo e Cremona c’è una maggiore indiziata a spuntarla, quella non è al momento la effe. 

Prima che si torni sul parquet con un marzo complicato ed un aprile sotto certi aspetti più tombale che decisivo, è sensato fare questo tipo di ragionamenti prima di guardarsi negli occhi e mettersi al lavoro e pensare alla partita del weekend successivo. E’ chiaro che un giocatore non deve fare questi calcoli ma intanto non aggiungerci un -2 aiuta a non affossare ulteriormente le speranze.

 

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