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La Fortitudo fa la voce grossa e vola in finale di Coppa Italia LNP: Trapani superata 57 a 89

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Crediti : Valentino Orsini - Fortitudo Flats Service Bologna

Il tabellino

Trapani Shark – Flats Service Fortitudo Bologna 57-89 (10-19, 18-20, 19-28, 10-22)

Trapani Shark: Chris Horton 12 (5/6, 0/0), J.d. Notae 11 (4/6, 0/4), Matteo Imbro 10 (3/5, 0/3), Rei Pullazi 7 (2/2, 0/3), Fabio Mian 5 (0/2, 1/7), Pierpaolo Marini 5 (0/3, 1/5), Marco Mollura 4 (0/2, 0/1), Yancarlos Rodriguez 3 (0/0, 0/0), Joseph yantchoue Mobio 0 (0/3, 0/2), Andrea Renzi 0 (0/1, 0/2), Fabrizio Pugliatti 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 23 / 35 – Rimbalzi: 31 17 + 14 (Chris Horton 9) – Assist: 4 (J.d. Notae 2)

Flats Service Fortitudo Bologna: Mark Ogden 24 (4/6, 4/6), Pietro Aradori 17 (4/7, 3/6), Deshawn Freeman 12 (6/6, 0/0), Matteo Fantinelli 11 (5/5, 0/2), Alessandro Panni 8 (1/1, 2/3), Riccardo Bolpin 6 (2/2, 0/4), Alessandro Morgillo 4 (2/4, 0/0), Luigi Sergio 3 (0/0, 1/1), Celis Taflaj 2 (1/2, 0/3), Vitalii Kuznetsov 2 (1/1, 0/0), Nicola Giordano 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 7 / 10 – Rimbalzi: 33 9 + 24 (Mark Ogden 7) – Assist: 16 (Matteo Fantinelli 9)

Prestazione perfetta dei biancoblù in semifinale di Coppa Italia: a Roma la squadra di Caja controlla il campo per 40 minuti. Inerzia del match a favore di Bologna fin dai primi istanti di gioco grazie ad una difesa strepitosa ed asfissiante che non ha lasciato alcuno spazio agli avversari siciliani. Trapani non è mai riuscita a ricucire il gap subito nel primo tempo, e lo scarto poi è aumentato nell’ultima frazione. Al netto di qualche fiammata dei granata, la Fortitudo grazie alla propria forza mentale e ad un atteggiamento diametralmente opposto agli avversari è riuscita a portare a casa la vittoria per 57 a 89. La Effe accede così in finale di Coppa Italia, dove affronterà domenica sera la Unieuro Forlì di Antimo Martino. 

La cronaca del match

Direttamente dal Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano a Roma vanno in scena le Final Four di Coppa Italia della Serie A2. Nel pomeriggio la Unieuro Forlì ha strappato il Pass per la finale vincendo 60 a 59 contro l’Acqua San Bernardo Cantù dopo un finale ad alta tensione, mentre questa sera la Fortitudo Flats Service Bologna affronta la corazzata Trapani Shark. La squadra di Coach Parente, dominatrice del Girone Verde, ha in stagione ottenuto Record storici per la categoria come le 17 vittorie consecutive. La Effe, invece, reduce da un tracollo in casa contro Rieti in campionato, tenta l’impresa, sia per ritrovare il morale perduto che per dare un segnale forte alle avversarie candidate alla promozione. 

Freeman e Horton a contendersi la palla a due. Prima palla della partita per la Fortitudo, ma arriva subito una difesa asfissiante da parte di Trapani, che costringe i biancoblù ad una palla persa. Dopo un’azione sbagliata dei siciliani, la Effe dall’altro lato del parquet commette fallo in attacco. Match rapido in avvio, ma dopo un minuto di gioco il canestro resta ancora inviolato. A sbloccare il risultato è Freeman, dopo un extra-possesso guadagnato da Fantinelli. Poco dopo, sempre il Centro USA biancoblù si invola a canestro e schiaccia. I primi tre punti di Trapani però non tardano ad arrivare, nonostante Freeman continui a segnare apparendo concentrato e determinato. Dopo tre minuti di gioco anche Aradori si iscrive al tabellino: nella prima frazione, la Effe approfitta degli spazi vuoti lasciati nel pitturato dalla squadra di Coach Parente, chiudendo al contempo ogni soluzione offensiva della formazione siciliana. Trapani nonostante la batteria di tiratori eccellenti non riesce a trovare soluzioni concrete offensive, apparendo piuttosto distratta: la tripla in Air Ball di Pullazi conferma il trend negativo. Complice una gestione arbitrale molto severa, il gioco viene fermato continuamente, anche per controllare eventi di gioco controversi. A metà primo quarto, il risultato è ancora bloccato: i tiri di Trapani terminano spesso in Air Ball od In And Out, mentre la Effe è leggermente più concreta e lotta a rimbalzo dopo ogni errore e riesce a tentare più tiri. Recupero e transizione è lo stile di gioco dei biancoblù, che con Ogden in schiacciata in contropiede si portano sul +7. Mani fredde da entrambi i lati in questo avvio di gara, nonostante la Effe crei di più. Ogden segna la prima tripla della sua partita, e poco dopo in Step Back realizza con un movimento pulito e preciso. Anche Morgillo prova poi a dare una mano nel pitturato, e nonostante qualche errore iniziale trova anche lui il primo canestro della sua gara. Con una stoppata di Ogden su Marini ed un canestro della Guardia numero 23 trapanese sulla sirena da sotto canestro si chiudono i primi dieci minuti 10 a 19. In questo primo quarto, Trapani fatica enormemente a bucare in transizione, e complici percentuali bassissime dall’arco va in svantaggio di doppia cifra. La Fortitudo, di contro, difende compatta e rigida sia sul perimetro che sul pitturato: ottima gestione di Coach Caja in avvio, che ruota in maniera magistrale anche la panchina. 

Ogden dalla media si mette in proprio e complice una marcatura sbagliata di Renzi apre con un canestro il secondo quarto. Poco dopo, una schiacciata spettacolare di Freeman evidenzia il divario tecnico visto in campo fino a questo momento: la Effe non permette alla formazione siciliana di giocare secondo il proprio stile e ritmo. Fantinelli e Freeman, inoltre, collaborano per azioni spettacolari e Alley Oop che Trapani non riesce a fermare. Con due canestri consecutivi, Imbrò prova a riportare i suoi in carreggiata dal punto di vista della concentrazione. La Fortitudo lotta però a rimbalzo con una grinta vista raramente e in una azione difensiva strappa il pallone anche dalle mani di Horton, sopraffatto dai raddoppi biancoblù. Nella sequenza successiva il Centro granata si rifà però con un terzo tempo in transizione con fallo che riporta Trapani sotto la doppia cifra di svantaggio. Caja, notando un calo di concentrazione dei suoi, è costretto a chiamare Time Out per non perdere il ritmo e soprattutto evitare il Blackout psicologico visto contro Rieti. Al rientro, Panni sigla una tripla dal logo di metà campo ma viene fermato da un fallo in attacco fischiato qualche istante prima. Horton con una schiacciata inchioda al ferro, facendo esultare compagni e tifosi e cercando di donare energie mentali ai suoi. Partita molto rapida in questa fase, con errori continui ed azioni rapide che portano il pallone in pochi istanti da una parte all’altra del parquet: prima Aradori viene stoppato, poi Mobio si invola in contropiede ma sbaglia, e a rimbalzo la Effe si porta subito a segno con Ogden dall’arco. Trapani offensivamente irriconoscibile ed in estrema difficoltà anche in questa frazione: la Effe comanda il perimetro con i raddoppi di Morgillo e Panni, riuscendo a contenere ogni possibile idea di gioco dei Playmaker di Coach Parente. Percentuali bassissime dall’arco per le Ali dei siciliani, che rimangono però a contatto con alcune  azioni individuali. Al netto dei tentativi di rientrare, la Effe non permette a Trapani di costruire, costringendo in particolare Horton e Notae a forzare i mismatch ed il tiro. Solamente con il cronometro fermo, grazie ai tiri liberi, i granata alleggeriscono il risultato, ma il Capitano biancoblù in Post Basso, Bolpin e Ogden mantengono le distanze. Il primo tempo si chiude con il tentativo di Pullazi di Buzzer Beater, che va a vuoto: 28 a 39 a favore della Fortitudo dopo 20 minuti. Sfida fin qui pareggiata a rimbalzo (21 a 18) e in termini di palle perse (7 per entrambe), ma Trapani ha totalizzato solamente tre assist, a dimostrazione della assenza totale di soluzioni e schemi offensivi a favore di iniziative individuali. 

Trapani rientra sul parquet nel secondo tempo con un nuovo atteggiamento: Horton schiaccia e il pubblico granata esulta. A Horton risponde però un tiro dalla media di Aradori, che mette a posto i piedi e trova solo la retina. Cambio di intensità evidente in questa fase per i siciliani, desiderosi di invertire l’inerzia del match. Nonostante il nuovo ritmo, la Effe sembra controllare con calma il campo, trovando soluzioni semplici ma efficaci sotto le plance per mantenere le distanze. Gli errori costanti e ripetuti dall’arco della squadra di Coach Parente e la tripla di Aradori mandano la Fortitudo sul +15: dominio totale biancoblù dal punto di vista della concentrazione. Percentuali impressionanti in negativo per Trapani, completamente surclassata dalla difesa di Caja. I numerosi tentativi di scuotersi e sbloccarsi dei granata finiscono in nulla di fatto, e la Fortitudo può così approfittarne. Ancora tripla di Aradori, rivitalizzato ed entrato in partita, e un nuovo un tiro dalla media che va solo in retina. La Effe fa la voce grossa, mettendo in ghiaccio un risultato che ora premia i biancoblù per una partita praticamente perfetta fino a questo momento. Tra palle profonde di Fantinelli e rimbalzi in volo di Ogden e Freeman, nessun giocatore di Trapani si dimostra pronto a reggere in marcatura. Marini e Horton provano a terminare la carestia offensiva dei granata, alleggerendo il divario a tre minuti dal termine, ma l’ennesimo errore di Pullazi dall’arco permette alla squadra di Caja di mantenere il controllo del campo grazie a Ogden, a segno prima ai liberi e poi in in avvicinamento al ferro. Alla triple di Marini risponde il canestro di Fantinelli, che segna anche il libero supplementare: la Fortitudo a due minuti dal termine del terzo quarto va sul +17. Poco dopo anche Sergio va a segno da tre e lo segue Taflaj nell’azione successiva. Nel finale, Fantinelli chiude con una transizione di classe ed eleganza. Dominio totale biancoblù al termine della terza frazione, che si chiude 47 a 67. 

Ricomincia da dove aveva lasciato la Fortitudo con un canestro di Morgillo. Panni e Ogden lo seguono. Una serie di canestri consecutivi aumentano ulteriormente il divario. Persino la tripla di Aradori in caduta va a segno: partita completamente in ghiaccio contro una Trapani stanca e irriconoscibile, completamente surclassata in una serata no. A cinque minuti dal termine, il clima si scalda con diverbi verbali e fisici in quanto la Effe non si limita a controllare il risultato, ma continua a segnare e a difendere con attenzione. La Fossa festeggia. Trapani alza bandiera bianca. Anche il canestro di Kuznetsov di tabella aumenta il distacco. Tutta la Fortitudo MVP di una prestazione perfetta su tutta la linea. Senza idee nè gioco, la squadra di Coach Parente saluta così Roma e la Coppa Italia. La Fortitudo vince 57 a 89 e accede così alla finale di Coppa Italia, dove affronterà domenica sera Forlì.

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