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Il Semaforo Rosa – Giù il sipario ad Abu Dhabi

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ferrari.com

Un’altra stagione se ne va, è stato un anno intenso per i motori tra colpi di scena incredibili e pagine di storia scritte a colpi di sgommate sugli asfalti di tutto il mondo. La Formula 1 si prepara al gran finale di stagione dopo un anno di rivoluzione e domini che hanno raccontato un’altra storia. Ora le monoposto 2022 hanno il diritto di riposare mentre i team si preparano al 2023

Ultimo Atto

Cala il sipario tra i moderni grattacieli degli Emirati Arabi Uniti su una Formula 1 che per il 2022 ha vissuto di rivoluzioni, emozioni, domini e cambiamenti. L’ultimo gran premio della stagione è sempre malinconico, perché poi a separare i piloti dalle loro auto e noi appassionati dallo spettacolo in televisione o sulle tribune ci sono quasi tre lungi mesi fino alle prime presentazioni e i primi test in pista. Anche se il semaforo che realmente attendiamo è quello 5 marzo 2023 in Bahrain.

La gara che domani prenderà il via sul circuito arabo sarà la ventiduesima stagionale e come tale si porta dietro tutte le storie raccontate nelle altre ventuno, a chiusura di un capitolo che arriva alla sua conclusione. Quella dello scorso anno fu epica. Contornata da un’atmosfera mistica intorno a quanto sarebbe successo in pista con Verstappen ed Hamilton che a pari punti, dopo una battaglia epica durata tutta la stagione, si giocavano il titolo mondiale. Oggi no, la storia è diversa. L’olandese ha vinto il suo secondo titolo iridato in Giappone e la Red Bull si è laureata campione costruttori in Messico. E quindi quando non c’è un titolo in palio, come successo anche a Valencia per la MotoGP, i riflettori si concentrano sulle storie da raccontare durante il gran premio. Di solito si parla di ritiri, cambi di casacca o bilanci più o meno positivi dell’anno e stavolta Abu Dhabi di cose da dire ne ha molte.

Ai Saluti

Iniziamo da chi non ci sarà più in griglia guardando al 2023. Ricciardo, Schumacher, Latifi e Vettel. Per i primi due uscenti da McLaren e Haas sono pronti dei ruoli da terzo pilota in Red Bull, ritorno al passato per l’australiano, e Mercedes per Mick che avrebbe preferito senza dubbio essere un pilota titolare ma la scuderia americana gli ha preferito il suo connazionale Nico Hulkenberg. Latifi lascia invece un sedile ancora vuoto in attesa di capire se Sargent prenderà la superlicenza o meno. Tre storie diverse, tra chi ha scritto la sua personale in Formula 1 come Daniel che con il suo sorriso e il suo modo di fare ha conquistato il paddock ma ora serve che si metta un attimo in disparte in attesa che si liberi qualcosa in futuro. Il piccolo Schumacher in realtà la sua pagina la deve ancora scrivere, troppo poco quanto visto in questi anni in Haas per ottenere una riconferma ma anche per quanto fatto nelle categorie minori. Il canadese ha mostrato qualche lampo con la Williams che sicuramente non è stata un fulmine di guerra negli ultimi anni, ma considerato l’andamento della stagione il suo addio era quasi scontato con il team inglese che ha deciso di puntare su un pupillo giovane. Resta sicuro l’highlight di Abu Dhabi 2021 quando una sua uscita di pista ha dato una spinta importante all’andamento della gara e del campionato.

Un’assenza che farà rumore sarà sicuramente quella del quattro volte campione del mondo. Un ritiro già annunciato ma che arrivato a concretizzarsi all’ultima gara stagionale sa di lacrime ed emozioni fino ad oggi non vissute. Il tributo di tutti i piloti ad un collega che è stato uno dei pilastri della sua generazione. Il giovedì sera si sono ritrovati tutti a cena per salutarsi un ultima volta, in onore di Seb che ha ricambiato il gesto con una lettera personale ad ognuno dei suoi 19 compagni di avventure. Emozioni a seguire per lui e tributi da ogni dove, con caschi dedicati a lui come quelli di Mick e Alonso oppure dediche come quella dell’amico e rivale Lewis Hamilton prima sui socia e poi sul casco. Pensieri arrivati anche dai due alfieri del Cavallino con la scritta “Danke Seb” sul proprio elmo da battaglia. Una delle più belle è arrivata però questa mattina quando la famiglia Ferrari ha regalato una cover motore, probabilmente quella della sua SF71H guidata nel 2018, firmata da tutti i membri della squadra con una dedica al tedesco. Lui che nella Motor Valley ci ha lasciato il cuore, e anche i capelli, perché oltre che essere un ex pilota Ferrari, ne è sempre stato un tifoso.

                                                                       

La classe 2022 dei piloti di Formula 1 a cena giovedì sera prima del gran premio di Abu Dhabi

Credits: Profilo Ufficiale Instagram Lewis Hamilton

 

Più Ombre Che Luci

Una menzione particolare va alla stagione di AlphaTauri e Ferrari tra luci ed ombre. Il Cavallino è partito con l’entusiasmo di chi poteva lottare per giocarsi qualcosa di importante dovuto al cambio dei regolamenti e alla voglia di riscattare due anni molto bui. Ci si è dovuti poi però scontrare con la realtà. Una Red Bull che da Imola in poi ha accantonato i problemi di affidabilità ed ha stabilito il suo dominio assoluto sui tracciati con una Max Verstappen investito da un’onnipotenza che a tratti sembrava renderlo imbattibile. Per i tanti tifosi della Motor Valley e non sicuramente rivedere la rossa là davanti a combattere per vincere ha portato un vento diverso di passione, ma non può bastare, al netto di errori di piloti e di squadra che oltre ad un affidabilità mancata nei momenti chiave non ha permesso di provare quantomeno a battagliare più da vicino con la casa di Milton Keynes.

AlphaTauri invece ha dovuto lottare con una macchina poco performante in questa stagione e molto lontana dalla sorella maggiore che ha vinto in lungo e largo. Una difficoltà che ha tenuto gli alfieri di Faenza lontani dalla lotta a metà classifica salvo qualche exploit che però non sono abbastanza per dare un bilancio positivo alla stagione, considerando che nel 2021 ci fu anche il podio di Gasly a Baku e negli ultimi quattro anni era sempre arrivato un risultato nei primi tre da Brasile 2019 passando per Monza 2020. Tempo di saluti anche per il francese con il numero dieci che dalla prossima stagione vestirà il blu di Alpine. Anche Tsunoda ha voluto rendergli omaggio scrivendo “Grazie Pierre” sul Halo della sua monoposto.

Il sole sta ormai tramontando anche su questa stagione e per chi ha già gli occhi su quanto succederà nel 2023 c’è spazio per un ultimo saluto, un ultima emozione per chiudere in bellezza l’ennesimo anno che va in archivio.

Sfide con i piloti Ferrari poco prima dell’ultimo gran premio della stagione – Copyright: YouTube, Acelerados

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