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Calcio

Belgio vs Italia 3 a 1: la cronaca del match – 14 nov

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Pim pum pam!
Italia da fuochi d’artificio o solo un fuoco di paglia?
Nella serata dedicata alla tragedia dell’Heysel gli Azzurri escono sconfitti per 3 a 1 contro il Belgio dopo un primo tempo tanto convincente.
Dopo due minuti di gioco, infatti, la squadra di Conte imbastisce una azione micidiale con Florenzi che sulla destra mette in area un pallone rasoterra raccolto da Pellè che calcia di prima intenzione dopo il velo delizioso di Eder. Mignolet si oppone miracolosamente ma Candreva segna il gol di rapina. Italia in vantaggio.
Conte sorride in maniera composta. La sua Italia incanta gli spettatori dell’Heysel; e circa 10 minuti dopo il vantaggio, gli Azzurri sfiorano il raddoppio con il solito Candreva che sfonda dalla parte di Cavanda e lascia partire un missile che viene messo in angolo dal prodigioso intervento di Mignolet.
Tutto sembra girare a favore della Nazionale. Purtroppo però la difesa italiana è davvero un disastro e i fraseggi dei belgi affettano come il burro la retroguardia Azzurra.
Così al 14′, su calcio d’angolo, Vertonghen insacca di testa il pallone in rete, dato che Chiellini si era totalmente dimenticato di lui.
Il gol del pareggio innervosisce inspiegabilmente la partita e arrivano i primi gialli dell’amichevole.
La partita diventa quindi avara di emozioni. Ma l’emozione più grande ce la regalano i giocatori, i tifosi e tutti gli organizzatori dell’evento, i quali al 39′ si fermano in un fragoroso applauso per le 39 vittime di quel maledetto 29 maggio 1985.
I nomi dei 39 sfortunati vengono proiettati sul tabellone tra gli applausi dei presenti.
Terminato questo momento di commozione, il match riprende su ritmi alti, perché questa sfida ha ancora in serbo tanti colpi di scena.
Al 42′ e al 45′, infatti, le due squadre hanno un’occasione ciascuna per passare in vantaggio.
Prima è la volta dell’Italia che con Eder fallisce il tapin vincente da pochi passi.
Poi tocca al Belgio strozzare in gola l’urlo di gioia del gol, perché Lukaku, lanciato a rete, viene rimontato ingenuamente da Chiellini che sventa così il pericolo.
Si va al riposo sul risultato di 1-1.
La ripresa sembra positiva, viste le ottime azioni costruite nelle prime frazioni di gioco del secondo tempo.
Il Belgio però non sta a guardare e reagisce con un pressing infernale che porta inevitabilmente alle prime palle gol.
Al 49′ Vertonghen ha l’occasione della doppietta, ma il suo mancino non è così freddo e la sfera manca lo specchio della porta.
Continua l’azione offensiva con Witsel che due minuti dopo calcia a lato una seconda palla deliziosa.
È una partita che si gioca punto su punto, occasione su occasione, centimetro su centimetro.
L’Italia è in difficoltà ma ha carattere e reagisce con Eder che al 62′ viene servito da Soriano e centra la traversa; sulla ribattuta il blucerchiato ci riprova ma senza successo: palla alta sulla traversa.
Contrattacco del Belgio che, dopo l’occasionissima di Vertonghen al 73′, 60 secondi dopo trova il 2-1.
Bonucci sbaglia il disimpegno e consegna palla a Nainggolan che innesca il neo entrato Batshauyi, il quale calcia in porta ma trova un Buffon preparato. Tuttavia non può evitare che De Bruyne segni la rete del sorpasso.
L’Italia non resta a guardare e tenta il pareggio, e per ben due volte lo sfiora. La più ghiotta è quella di Pellé a 15 minuti dal termine del match; sugli sviluppi di calcio d’angolo il numero 9 incorna di testa e chiama al miracolo il numero 1 belga, uno dei migliori in campo.
Ma all’82’ il Belgio chiude i conti mettendo a segno il 3-1.
Ferreira Carrasco ubriaca di finte la difesa Azzurra e serve Batshuay che sorprende Buffon sul primo palo.
Di fatto il risultato è archiviato, ma c’è ancora tempo per due occasioni, una per parte.
Ancora una volta ci troviamo a commentare un’Italia molto bella e spettacolare, ma poco concreta.
Il problema più grande però è la difesa. La qualità della squadra di Wilmots ha accentuato le difficoltà già riscontrate nelle altre sfide nel reparto difensivo italiano.
Tutto sommato è stato un buon test per capire il livello della Nazionale rispetto a una diretta concorrente. Abbiamo creato tanti pericoli ma abbiamo anche commesso molti errori.
Il 3 a 1 è la normale conseguenza di tutto ciò.
Per una volta però è bello vedere un’Italia spregiudicata, che gioca senza la paura di perdere.
Sembra nulla, ma rispetto a quanto visto in questi anni è già un piccolo successo!
Forza Italia!

Foto (Sportincondotta.it)

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