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Bologna

Il Confrontista – 22 Gen

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Domenica pomeriggio al Dall’Ara è andata in scena la ventesima giornata con il Bologna che ha affrontato il Napoli che all’andata al San Paolo ci asfaltò 3 a 0, senza in pratica mai farci vedere un futbal. La sconfitta ci poteva stare tutta ed anche il tre pere a zero poteva essere giustificato, in considerazione della diversa caratura tra le due squadre (ed il diverso peso oggettivo della campagna acquisti estiva, con De Laurentis tutto impegnato a trovare i giusti interpreti in ogni ruolo e l’Al Bano di casa, con il prode scudiero Zanzibar alla costante ricerca dello svincolato di turno, del prestito secco, del prestito con diritto di riscatto…) e la sconfitta avrebbe potuto essere digerita con il classico detto “il nostro campionato inizia dalla seconda giornata”. E invece no perché la squadra e tutta la Bologna rossoblù si erano fatti affascinare dalle roboanti dichiarazioni di coach Pioli, sulle aspettative, sui salti di qualità, sugli innalzamenti delle asticelle e sugli occhi di tigre e gli spiriti da leoni-undici-leoni da buttare sul triangolo di gioco. Al 90°+3 di recupero, almeno il 70% delle dichiarazioni del prepartita si erano già dissolte, bruciate come la “monnezza” nella terra dei fuochi, lasciando nella testa e nelle gambe dei nostri giocatori scorie negative paragonabili alla diossina che rimane dopo i roghi sul terreno. L’inizio fu qualcosa di terrificante, con il nostro Curci che diede subito un saggio di cosa avrebbe potuto combinare nel proseguo del girone di andata. Ma il nostro portiere non fu l’unico a fornire una prestazione ampiamente al di sotto delle aspettative. Tutta la squadra sembrò molle e senza nerbo.

Inizio dai ricordi/tormenti della prima di andata perché dopo 19 giornate ho perso la voglia di sognare (e questo non è bello per un tifoso rossoblù: se non sogni ti ritrovi a vivere solo di ricordi ed a togliere la polvere dagli ultimi cimeli vinti che hanno – scudetto e Coppa Italia – cinquanta e quaranta anni rispettivamente…).
Domenica il Bologna ha pareggiato una partita, contro la terza squadra del campionato in corso, offrendo una buona prestazione, giocando con il cuore, buttando dentro al rettangolo di gioco tutta la grinta necessaria e che si richiede ad una squadra che gioca la prima di ritorno e che in 19 giornate aveva messo insieme la miseria di 16 punti, grazie a 3 vittorie (di cui due risicatissime…), 7 pareggi e 9 sconfitte, segnando 17 reti e subendone quasi il doppio, 33. La conferma che a Bologna soffriamo di esaltazione iper-secretiva l’abbiamo potuta avere leggendo i commenti alla partita. Guardando i quotidiani di lunedì ad un certo punto ho avuto l’impressione che il Bologna avesse vinto una partita legata al superamento di un turno in Champion’s League. Signori sveglia! Il Bologna ha preso un punto al novantesimo ed ora è quart’ultimo a pari punti con Chievo e Sassuolo. Mi esalterò solo quando la squadra avrà confermato i primi segnali positivi emersi domenica per la prima volta in questo campionato. Gli va dato atto che ci hanno creduto fino alla fine, in inferiorità numerica. Che Alino ha fatto una gran partita, che Rolando nei 90 minuti ha corso e lottato come mai aveva fatto nelle precedenti partite in cui aveva giocato. Era stirato? Mi spiace, ma a noi tifosi nessuno l’aveva detto e probabilmente nemmeno alla società tant’è vero che fino a domenica alle ore 14,59 era il maggior indiziato, insieme ad Acquafresca, a prendere il volo verso altre mete.

Cari signori io non dimentico. Gli obbrobri di Roma, di Firenze, di Catania, con Verona e Torino in casa con relative sonore sconfitte, il pareggio stesso “scialbo” in casa con la Lazio, li ho ancora davanti agli occhi e mi fanno temere sulla capacità di questa squadra di avere continuità. La sanguinosa e assassina palla persa da Lazaros a dieci dal termine con i partenopei a centrocampo è sempre in agguato nelle corde degli interpreti della nostra mediana (vero Khrin e Chicco Della Rocca, giusto per non fare nomi…), mentre purtroppo di doppiette di Rolando (magari ce ne fossero tutte le domeniche!) non so quante ne rivedremo. Questa può essere una provocazione. Smentitemi: sono pronto a fare pubblica ammenda ed a ricredermi totalmente. Fatemi vedere che avete il carattere di andare a Milano ed a Torino e di tornare a Castedebole con il bottino pieno. Impossibile? Guardate che negli ultimi tre anni questo è avvenuto, ed anche più di una volta. Fatemi ricredere. Fatemi vedere che Beppesavo si è clamorosamente sbagliato. Io non ce l’ho con la società (o meglio: sul Bfc e gli errori della gestione attuale ho già speso fiumi di inchiostro a riguardo, senza rsparmiare critiche…). Ora mi rivolgo ai giocatori in rosa, ai quali chiedo civilmente (senza striscioni razzisti o bestemmie…) di avere continuità e di sgomberare il campo (e lo spogliatoio…) da liti, tensioni e lotte intestine da lunghi coltelli, situazioni che noi tifosi del Bfc male metabolizziamo. Per i colori rossoblù ci si deve dare l’anima! Sempre!

Due parole finali sui dati che l’anno scorso il nostro nuovo allenatore collezionò con il Genoa, dati che non sono stati secondo abbastanza pubblicizzati. Si sedette sulla panchina Ligure in una situazione disperata in sostituzione di Del Neri dopo che alla 13 ma giornata la squadra perse 3 a 1 nel derby con la Sampdoria. In quel momento la squadra era ultima, con 9 punti frutto di 2 vittorie, 3 pareggi e 8 sconfitte, con 13 gol fatti e 22 subiti. In 25 giornate raggranellò 29 punti (media di 1,16 punti a partita) grazie a 6 vittorie, 11 pareggi ed 8 sconfitte. Con lui in panchina la squadra segnò 25 reti (38 complessive dato finale) e ne subì 30 (52 complessive alla fine). Fece un girone di ritorno testa a testa con il Palermo. A quattro dalla fine era affiancato ai rosanero a 32 punti e si salvò grazie a 1 vittoria (con il Pescara 4-1) ed a tre pareggi nelle ultime quattro gare (di cui l’ultimo, 0-0 al Dall’Ara contro di noi). Il Genoa concluse salvo al diciassettesimo posto a 38 punti, mentre il Palermo retrocesse in B con 32. A fine giugno 2013 salutò Preziosi e ritorno in Romagna. L’accordo che aveva con il Genoa somigliava tanto a quello che ha firmato con il Bfc…Speriamo! perchè poi voglio vedere chi avrà il coraggio di ricominciare a parlare di asticelle ed altre nefandezze e prese per i fondelli già sentite…

Forza Bologna sempre ed un saluto a tutti dal vostro Beppesavo!

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