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Auguri Rossoblù: Luigi Corioni – 9 giu

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Quando seppi della sua morte tramite i quotidiani e i programmi televisivi nazionali, ero ben poco al corrente sia su di lui sia su ciò che aveva fatto: era l’8 marzo 2016 quando Luigi Corioni, detto anche Ginaccio, ci lasciava al termine di una lunga malattia che da tempo lo attanagliava. Come detto prima, di lui non conoscevo granché: sapevo che era stato a lungo presidente del Brescia Calcio, una nobile decaduta dell’attuale Campionato italiano, ma di lui mi ricordavo soprattutto per quanto riguarda la questione Diamanti. Chi non ricorda dei tempi nei quali esistevano ancora le buste, in termini di calciomercato, che andavano a risolvere questioni spinose: ecco, Luigi Corioni lo ricordo come un uomo dal carattere ferreo, capace di tenere il pugno stretto e di non lasciare mai la presa, anche quando le cose iniziano a complicarsi e la mano a fare male. Andando poi a documentarmi dopo la sua dipartita notai come a Bologna fu molto amato, soprattutto perché sotto la sua gestione la squadra della città visse uno dei più bei momenti degli ultimi 30 anni: la storico raggiungimento della compianta Coppa UEFA e la promozione in Serie A dopo stagioni parecchio travagliate. Per non parlare del miracolo sportivo che ha rischiato di compiere con il Brescia, la sua ultima squadra per la quale ha svolto il ruolo di presidente, con Mazzone in panchina e Baggio in campo e la qualificazione alle coppe europee sfiorata per pochissimo. Insomma, Luigi, o Gino, di calcio ne capiva e poteva ancora insegnarne a tanti altri novellini del mestiere, se non fosse stato per quella tragica notte. Oggi Luigi avrebbe compiuto ottanta anni e, nella sua lunga vita, ha persino avuto l’onore di essere proclamato Commendatore della Repubblica da Sandro Pertini; ciao Luigi, tanti auguri, grazie di cuore per i begli anni trascorsi qui, Bologna non ti dimentica!

 

(foto ilsole24ore)

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