Rdc – Bologna, i conti non tornano – 8 nov

Sulle pagine del Resto del Carlino odierno, Massimo Vitali esordisce raccontando di un Bologna travolto all’Olimpico dal rullo compressore di Spalletti, sconfitta che ha messo in luce errori che si susseguono da diverse partite e giocatori ancora poco pronti. 

Krafth e Masina non pervenuti, Helander quasi regolarmente preso d’infilata, Ferrari stralunato e fuori contesto, di Oikonomou si ricordano gli errori con Torino e Lazio, di Gastaldello i black-out con Genoa e Fiorentina e perfino Maietta ha sporcato la sua fedina penale, con un errore decisivo nella sfida pareggiata contro il Sassuolo.

Disattenzioni che raccontano di una difesa che offre meno garanzie rispetto all’anno passato e di un attacco che fatica a carburare, solo Verdi riusciva a far fare il salto di qualità là davanti. Una crisi di risultati che si è manifestata nelle ultime sei partite, con appena 3 punti guadagnati sui 18 disponibili, dopo che nelle prime sei giornate i ragazzi di Donadoni avevano collezionato ben 10 punti, vincendo contro Crotone, Cagliari, Sampdoria, pareggiando a Milano sponda nerazzura e perdendo nelle trasferte difficilissime nella Torino granata e Napoli. I numeri sono impietosi: 18 gol subiti in 12 partite (7° peggior reparto del torneo), 11 gol incassati nell’ultima mezz’ora (il 60% del totale), 14 gol subiti in trasferta (solo Cagliari e Crotone hanno fatto peggio) e solo due le partite chiuse senza gol al passivo (Crotone e Sampdoria). Se il campionato finisse ora, il Bologna avrebbe fatto il suo minimo sindacale, cioè un punto in più dell’anno scorso. Concetto che a giugno era un mantra a Casteldebole: “migliorarsi vuol dire fare anche un solo punto in più della scorsa stagione” ripetevano. Il bilancio perciò è un pò deludente, e ci si può consolare dai 6 punti da cui dista la zona retrocessione, 7 da quel Palermo che affronteremo alla ripresa dopo la sosta, che consentirà al Bologna, in caso di vittoria, di decollare, si spera.