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L’analisi di Bologna-Milan 0-1 – 9 feb

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Era difficile fare peggio di sabato. In quella fredda notte i gol che bucarono la porta difesa prima da Mirante, poi da Da Costa furono bene 7. Ieri sera solo uno, subito da Pasalic a un minuto dal termine dei tempi regolamentari. A vederla così sembrerebbe che sia andata meglio con i rossoneri, i punti guadagnati sono comunque 0 ma i gol incassati ben 6 in meno. Invece no, l’umiliazione è quasi doppia rispetto alla sfida contro i partenopei, perchè i petroniani hanno avuto la possibilità di giocare con ben due uomini in più dal 13° del secondo tempo, dopo il primo rosso di Paletta per somma di ammonizioni al 18° della prima frazione. Non solo si aveva la possibilità di pareggiare contro una buona squadra, ma addirittura c’erano tutte le circostanze più semplici per vincere. Invece il Bologna il match contro il Milan lo ha perso, lasciando un amaro in bocca ai tifosi accorsi al Dall’Ara che a differenza del calore dimostrato nel post partita contro il Napoli, si è trasformato in fischi, meritati per giunta, molto meritati. 
Andiamo ad analizzare razionalmente la sfida di mercoledì sera:

Il Milan si è presentato con il solito 4-3-3 con la novità Vangioni terzino sinistro, prima da titolare per lui, e Bacca al centro dell’attacco, a differenza di quanto si pensava alla vigilia. Donadoni ha risposto con lo stesso modulo con Mbaye a sinistra al posto dello squalificato Masina, e Verdi titolare dopo tanto tempo dopo l’infortunio. 
L’inizio di partita dei rossoneri è arrembante, schiacciando il Bologna nella sua metà campo. Il tema tattico è allargare molto la manovra anche con le due mezz’ali, consentendo agli esterni Suso e Deulofeu di venire dentro al campo, creando pericolo nell’1 contro 1. Così facendo gli uomini di casa avevano l’obbligo di abbassarsi parecchio anche con Krejci e Verdi. La prima occasione della partita capita tra i piedi di Deulofeu, grazie ad un errore maldestro di Krafth.

Il lancio di Paletta è quantomai innocuo per il terzino svedese che potrebbe colpire in avanti verso Nagy o Pulgar. Krafth però sceglie l’opzione retropassaggio verso Da Costa, calibrando però malissimo la potenza dello stacco e valutando male la posizione dell’avversario. Deulofeu molto furbescamente intuisce l’opportunità preventivamente e raccoglie il pallone.

L’avanzata dell’esterno spagnolo si conclude al limite dell’area piccola, zona in cui lascia partire un destro sul primo palo che trova prontissimo Da Costa. Il portiere brasiliano, in campo per l’infortunio di Mirante, rimediato nella sfida contro il Napoli di Sarri, respinge il pallone che però va a finire nella zona di Pasalic. Il centrocampista col numero 80 colpisce fortunatamente male il pallone che finisce alto sopra la traversa.

Il Bologna dopo un inizio soft si riprende e comincia a macinare gioco con più coraggio. Intraprendenza che si manifesta al 30° con una buona azione.

Dzemaili, servito da Nagy con i tempi giusti, lascia partire un pallone in verticale verso Verdi che si butta nello spazio. Nell’immagine si nota come il Bologna attacchi molto bene l’area nella circostanza: con Krafth a dare ampiezza largo, togliendo uomini in marcatura ai compagni, Dzemaili tra le linee, Verdi che si muove nello spazio, e Destro e Krejci ad aspettare il pallone giusto in area. In seguito l’attaccante numero 9 metterà in mezzo forte e basso, ma la sfera verrà intercettata da Donnarumma che spedirà in angolo, evitando il tap-in di Dzemaili. 

Da qui in avanti si succedono situazioni favorevoli per i padroni di casa, che prima vedono Romagnoli uscire per infortunio al 31°, poi costringono Paletta a prendersi il doppio giallo lasciando la sua squadra con un uomo in meno.

L’azione che porterà all’espulsione del centrale del Milan è molto buona e ben orchestrata dai rossoblu. Krafth, uscito bene col pallone dalla sua area, mette un pallone in verticale per Dzemaili che trova un varco molto interessante davanti a se. La difesa in maglia bianca si fa trovare fortemente impreparata nella circostanza con reparti troppo distanti tra loro e mancata copertura delle linee di passaggio. 

L’avanzata dello svizzero è impetuosa, e nell’1 contro 1 salta secco Paletta. Il centrale italo-argentino non indietreggia, “scappando verso la porta”, come si dice in gergo, ma affronta in avanti l’avversario che sposta il pallone obbligandolo all’intervento falloso. Doveri fischia la punizione dal limite e giallo per il giocatore milanista, che si somma a quello rimediato precedentemente. 

La seconda frazione si apre con il cambio di Locatelli che lascia il posto a Gustavo Gomez. Il Milan in 10 si posiziona con una sorta di 4-2-3 con Suso e Deulofeu obbligati a coprire tutta la fascia. Al 13° però altra svolta: doppio giallo sacrosanto per Kucka e rossoneri addirittura in 9. Montella è costretto a cambiare quindi anche Bacca inserendo Poli, posizionandosi con un irreale 4-3-1, con l’intento di tenere il più possibile aperta la partita. 

Il Bologna però non trova giovamento dalla doppia superiorità, anzi, ne ricava quasi agitazione e frenesia. L’unica vera occasione capita tra i piedi di Krejci al 20°.

Petkovic, subentrato poco prima, attira verso di se G.Gomez che lascia dietro alle sue spalle il varco dove ci si butta Dzemaili. L’attaccante ex Trapani legge molto bene la situazione e mette un bel pallone in verticale verso il compagno svizzero che avanza verso il fondo.

Blerim, braccato da Abate e Gomez in ritardo nella marcatura, guarda in mezzo, dove Destro giustamente attacca il primo palo, liberando lo spazio dietro per l’inserimento di Ladislav Krejci. Il ceco riceve palla in una posiziona favorevolissima, ma il suo tiro non è irresistibile e viene respinto prontamente da Donnarumma. 
L’opportunità appena descritta è paradossalmente l’unica vera occasione prodotta dai rossoblu nonostante la doppia superiorità numerica. Anzi, alla sterilità offensiva si aggiungono amnesie difensive imperdonabili, come al 24°.

Il Bologna si lascia clamorosamente sorprendere in contropiede dai ragazzi di Montella che si trovano nella circostanza addirittura in superiorità numerica: 4 contro 2. Fortunatamente il pallone di Deulofeu verso Pasalic viene controllato male da quest’ultimo che allarga troppo la sua posizione. Il controllo mal orientato, lo conduce comunque alla conclusione di sinistro, che trova un Da Costa pronto sulla ribattuta.

All’ultimo minuto dei tempi regolamentari però accade l’irreparabile.

Maietta, commette il grave errore di far girare Deulofeu, concedendogli l’1contro 1 frontale. Lo spagnolo, molto bravo in questo frangente si beffa clamorosamente del centrale avversario, che inspiegabilmente non aiutato nel raddoppio, lascia andare l’esterno nato in Catalogna. 

Lo spagnolo quindi, sempre poco aggredito dalla retroguardia di casa, calcia verso il centro dell’area piccola tra le gambe di Krafth, sperando di trovare un compagno. All’altezza del dischetto del rigore sembra formarsi la coppia Nagy-Pasalic ma…

il centrocampista ungherese lo lascia colpevolmente andare, senza andare in copertura, consentendo al croato di siglare il definitivo vantaggio. 

E’ davvero inspiegabile come una squadra in doppia superiorità numerica si faccia sorprendere in questo modo in contropiede, accettando l’1 contro 1 non andando mai in raddoppio. Inoltre anche la manovra offensiva era fortemente confusa, quando bastava far girare il pallone velocemente aspettando che si creasse un varco, che per forza di cose una squadra in 9 lascia. E’ sicuramente il momento più basso dell’era Donadoni, sperando che la testa venga subito rialzata domenica contro la Samp a Marassi. Non ci sono più attenuanti, ora serve una sveglia. 

(Immagini di Sky)

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