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IL GRILLO PENSANTE – Il sogno che diventa sempre più realtà

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Veder interrompere la striscia di 5 vittorie consecutive e l’imbattibilità di 6 gare contro i prossimi campioni d’Italia dell’Inter è un fatto accettabile, nonostante il misfatto si sia consumato in un Dall’Ara incendiato da oltre 30 mila spettatori (ma sarebbero stati necessari il doppio dei posti per soddisfare le richieste) e con un secondo tempo in cui i quotati avversari non hanno praticamente mai superato la linea di metà campo. Il Bologna non è stato brillante come aveva abituato i suoi tifosi, la squadra di Inzaghi è una fitta trama di cavi d’acciaio in cui è ardua impresa districarsi ed essere riusciti a chiuderla all’angolo per l’intera ripresa restituisce la misura della personalità dei rossoblu in questa stagione. Sconfitta sì, ma la prospettiva non cambia.

 

Tegola Zirkzee

 

Se però nella stessa partita senza gloria si aggiunge anche il non banale infortunio di Joshua Zirkzee, uno dei principali protagonisti dell’epopea felsinea, automaticamente il germe del dubbio si istilla nella mente: che il vento sia cambiato? Proprio adesso che si prospetta una serie di partite contro Empoli, Salernitana, Frosinone e Monza, appuntamenti disseminati di botole e tagliole ma comunque al cospetto di compagini di medio-bassa classifica? Il totem olandese non è solo un giocatore importante, è la chiave di volta della fase offensiva rossoblu, il modem che pulisce il segnale per una visione ottimale, il re Mida che impreziosisce qualsiasi pallone che transita dai suoi piedi vellutati; c’è un Bologna con Zirkzee ed un Bologna senza Zirkzee, fondamentale capire se anche quest’ultimo è capace di stupire quanto l’originale.

 

Lo storico tabù di Empoli

 

Il Castellani di Empoli è da sempre un autentico tabù, mai in serie A il Bologna era riuscito ad espugnarlo ed anche il tempestoso anticipo di questa ventinovesima giornata, fin dalle prime battute, sembra confortare la prosecuzione di questa sfortunata tradizione; Caprile è insuperabile e l’organizzazione dei toscani costringe ad una manovra lenta e prevedibile i ragazzi di Thiago Motta che solo sporadicamente tentano qualche accelerata.

Si inizia a temere che l’incessante acquazzone presente dal fischio d’inizio possa lavar via la magia della stagione, sospetti che prendono spaventosamente corpo quando nella parte finale Saelemaekers prima e Orsolini poco dopo gettano alle ortiche due palle gol macroscopiche facendo sprofondare nello sconforto i 5.000 tifosi bolognesi assiepati dietro la porta incriminata e molti di più incollati davanti agli schermi nel capoluogo emiliano. Ma quando ormai tutte le speranze si erano dissolte, all’ultimo respiro il golden boy Giovanni Fabbian frantuma tutti gli scheletri negli armadi sfruttando una corta respinta di Caprile e mandando in visibilio un’intero popolo che puó continuare a vivere emozioni tanto intense quanto insperate.

 

Alzato il livello in trasferta, si può sognare fino alla fine

 

Alla truppa di Thiago Motta, una schiacciasassi tra le mura amiche, serviva come il pane trovare continuità di risultati in trasferta; dopo un girone d’andata in cui soltanto da Salerno si è rincasati con 3 punti nel sacco, sono state domate a domicilio fiere pericolose come Lazio e Atalanta a cui si accoda adesso la vittoria pesantissima di Empoli. Gli scettici persistevano nell’affermare che prima o poi il Bologna sarebbe calato, invece quando sono stati già archiviati tre quarti di campionato la situazione non cambia, i rossoblu sono un’ ingombrante realtà e fino alla fine qualsiasi avversario che ambisca alla quarta piazza dovrà fare i conti con questi ragazzi terribili; ovvero con l’orgoglio di una città intera che, in vista dell’ultimo rettilineo, inizia a sentire vagamente nell’aria una musichetta che di norma allieta le serate infrasettimanali degli sportivi pallonari.

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