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Bologna vs Milan 0 a 1: la cronaca del match – 8 mag

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Dopo aver conquistato la salvezza matematica con due giornate d’anticipo, quella di stasera al Dall’Ara è stata a tutti gli effetti una festa. La coreografia tanto attesa ha mantenuto le aspettative: la curva Bulgarelli è stata interamente ricoperta da un telo rossoblu raffigurante i vari simboli della città di Bologna. La festa è stata ancora più bella per la presenza di numerosi tifosi allo Stadio, tutti colorati di rossoblu come chiesto dai bolognesi. E che belle queste nuove maglie che eliminano il bianco ma mantengono l’eleganza felsinea. Ma non c’è solo questo da festeggiare: in tribuna c’è Saputo. Il Chairman del Bologna è inneggiato dal popolo bolognese per l’intero match poiché i tifosi vogliono ringraziarlo per tutto quello che ha fatto e che sta facendo per Bologna. È festa grande, insomma, e se poi l’avversario è il poverissimo Milan di Brocchi allora la serata si presenta come un tripudio petroniano. Purtroppo va tutto secondo i piani meno che il risultato. I rossoneri vincono per 1 a 0 senza meritare assolutamente questo risultato. Vediamo di capire il perché.
Il Milan ha bisogno di questa vittoria come l’aria se vuole difendere il sesto posto dal Sassuolo e conquistare l’Europa. Si trova di fronte però a un Bologna mutilato dalle assenze ma estremamente offensivo e spregiudicato, con un 4-2-3-1. Sono i felsinei infatti a fare subito la partita, con Zuniga e Giaccherini molto larghi per dare spazio alle iniziative di Brienza e i due terzini molto alti per creare superiorità numerica sulle fasce. Ed è proprio da lì che nascono le prime difficoltà milaniste. Al sesto minuto Masina pennella per Zuniga che taglia sul primo palo, sponda per Floccari tirato giù in area da Romagnoli; rigore! E invece no, perché il signor Doveri non è aiutato dall’assistente di porta e perché si sente un po’ guastafeste in mezzo al tripudio rossoblu. I bolognesi, carichi a mille, si innervosiscono, in particolar modo Diawara. Il numero 21 lotta valorosamente con Josè Mauri, al quale rifila un calcetto. Il milanista reagisce tirando una manata in pieno viso al ragazzo ex San Marino. Il risultato è l’ammonizione di entrambi i giocatori, provvedimento anche abbastanza leggero. Continua comunque l’ottimo momento del BFC che appare in buona salute: al nono minuto corner di Giaccherini per l’incornata di testa di Rossettini, ma il difensore-bomber riesce solo a spizzicare la sfera che si spegne a lato della porta difesa da Donnarumma. I rossoblu sono esaltati dal pubblico e per questo sono carichi. Forse troppo. Diawara ne è l’esempio: al 12′ vince diversi contrasti e rimpalli ma poi stende duramente Montolivo. Già ammonito effettua il suo primo fallo dopo il giallo, ma Doveri non è nella serata giusta per perdonare disattenzioni ai rossoblu. Così Diawara viene espulso tra lo sbigottimento di Donadoni. In dieci uomini tutto è perduto? Ma neanche per sogno! I rossoneri attaccano senza un’idea di gioco e sono azioni offensive fredde e di facile lettura. Il primo tiro del Milan arriva solo al 36′ con Honda, conclusione bloccata facilmente da Da Costa. Il Bologna può partire in contropiede e rendersi pericoloso con le accelerazioni di Giaccherini, i muscoli di Zuniga, la tecnica di Floccari, guidati dalle idee dell’instancabile Brienza. Ed è proprio il numero 17 a sfiorare la gioia del gol al termine di un’azione travolgente e spettacolare, iniziata dallo stop volante di Floccari. La conclusione di Giac però è debole e centrale. Il calcio è crudele e pochi secondi dopo, su un rinvio apparentemente innocuo di Donnarumma, Oikonomou e Gastaldello si distraggono e Luiz Adriano, fino a quel momento inesistente, si invola in area dove viene steso dall’incolpevole Da Costa. Calcio di rigore? Questa volta sì. Tra i fischi del pubblico si presenta sul dischetto Bacca. Il centravanti milanista incrocia con il destro ma trova Da Costa che intercetta il tiro senza però riuscire a parare. La palla si insacca in rete per il vantaggio milanese. Poco importa se il rigore era da ribattere perché Kucka era già entrato in area. La frittata è già stata preparata, grazie a Doveri e alla foga dei rossoblu. Si va al riposo sull’1 a 0 senza ulteriori emozioni. Si prospetta una seconda frazione di gioco tutta in discesa per i milanisti che possono sfruttare la superiorità numerica e la velocità in contropiede dei propri attaccanti. Ma il secondo tempo è tutta un’altra storia. I petroniani si esaltano con un fraseggio veloce e con numerosi disimpegni molto eleganti. La metà campo del Milan è invasa dall’armata rossoblu. I felsinei mettono in pratica tutto il credo calcistico di Donadoni con azioni travolgenti e spettacolari, come quella che porta Floccari al colpo di testa al 68′, alto sopra la traversa. I difensori rossoneri sono superati costantemente nei duelli aerei dai petroniani. Nelle circostanze di un corner infatti Gastaldello sguscia via a Romagnoli e colpisce di testa ma la dea bendata dice di no: è la partita del Milan e la palla sfiora il palo. Niente da fare, sempre 0 a 1. Il Bologna si stanca con il passare dei minuti e si infortuna pure il numero 28 emiliano. Con la difesa a tre nei bolognesi, fioccano le occasioni su contropiede dei rossoneri. Bacca e Luiz Adriano rischiano di mettere in ginocchio il Bologna. Ma l’occasione più ghiotta capita invece agli uomini di Donadoni. All’89’ Floccari sente odore di gol e trova la conclusione indirizzata in porta. Sul tiro piomba l’ottimo Masina che gonfia la rete. I bolognesi iniziano a festeggiare ma l’esultanza si ferma subito: il numero 25 era in fuorigioco. Il Bologna si deve arrendere agli episodi e al risultato. Ma non si può definire una sconfitta meritata. Gli uomini di Donadoni hanno espresso un buon calcio e soprattutto hanno dimostrato di avere un’idea di gioco. È stato un Bologna molto compatto come tutto l’anno, con momenti altalenanti. Certo perdere non fa mai piacere, neppure quando hai disputato una bellissima partita o quando sei già salvo. Ma il Bologna ha delle basi solide da cui partire e il futuro non può che essere a tinte rossoblu. E poi con un pubblico così!

Foto (Bolognafc.it)

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