Bologna
Auguri Rossoblù: Luca Tedeschi – 27 feb
Il 2000 è passato da poco, con tutti i problemi e le paure che lo accompagnavano sono sparite. Siamo a Bologna, dove un promettente ragazzino della primavera rossoblù si sta facendo notare: gioca in difesa ed è un centrale di qualità e di quantità, e non a caso molte squadre gli stanno mettendo gli occhi addosso. Questo ragazzino è Luca Tedeschi, per tutti “Il Cannavaro di Bologna”. Quell’appellativo non fu dato a caso, difatti Luca ricordava in tutto e per tutto il capitano della spedizione azzurra del Mondiale 2006: era un giocatore talentuoso e con un senso della posizione fuori dal comune. Il Bologna lo aggrega alla prima squadra, ma qui Luca si trova la strada sbarrata dai compagni più esperti. Decide che è ora di cambiare aria, è ora di confermare i buoni livelli sui quali Luca si era espresso durante tutto il periodo delle giovanili. Inizia quindi un lungo girovagare per il giovane difensore, con la speranza di poter tornare a Bologna e dimostrare tutto il suo valore. A Bologna Luca non ci tornerà mai. Rimarrà per sempre in campionati minori, senza riuscire ad assaporare con gusto e dolcezza la Serie A. Luca era uno dei tanti “vorrei ma non posso”, uno di quei giocatori dei quali si parla un gran bene ma che non riescono a sfondare come ci si aspettava. Ora Luca, che oggi compie 30 anni, gioca giustamente ancora a pallone in quel di Cosenza. E pazienza se non è diventato un grande campione, Bologna gli ha dato la possibilità di tirare due calci ad un pallone che ancora oggi Luca colpisce e lui le sue carte se le è giocate come meglio credeva. L’unica cosa importante è trovare in quella sfera una ragione di vita, senza pensare allo stipendio, al campionato o al soprannome. Perchè, d’altronde, in quanti sono stati paragonati a Cannavaro da così tante persone? In pochi, diciamocelo. Buon compleanno e onore a te Luca, che anche se le cose non sono andate come speravi, hai trovato nel pallone un compagno ed una ragione di vita.
Il 2000 è passato da poco, con tutti i problemi e le paure che lo accompagnavano sono sparite. Siamo a Bologna, dove un promettente ragazzino della primavera rossoblù si sta facendo notare: gioca in difesa ed è un centrale di qualità e di quantità, e non a caso molte squadre gli stanno mettendo gli occhi addosso. Questo ragazzino è Luca Tedeschi, per tutti “Il Cannavaro di Bologna”. Quell’appellativo non fu dato a caso, difatti Luca ricordava in tutto e per tutto il capitano della spedizione azzurra del Mondiale 2006: era un giocatore talentuoso e con un senso della posizione fuori dal comune. Il Bologna lo aggrega alla prima squadra, ma qui Luca si trova la strada sbarrata dai compagni più esperti. Decide che è ora di cambiare aria, è ora di confermare i buoni livelli sui quali Luca si era espresso durante tutto il periodo delle giovanili. Inizia quindi un lungo girovagare per il giovane difensore, con la speranza di poter tornare a Bologna e dimostrare tutto il suo valore. A Bologna Luca non ci tornerà mai. Rimarrà per sempre in campionati minori, senza riuscire ad assaporare con gusto e dolcezza la Serie A. Luca era uno dei tanti “vorrei ma non posso”, uno di quei giocatori dei quali si parla un gran bene ma che non riescono a sfondare come ci si aspettava. Ora Luca, che oggi compie 30 anni, gioca giustamente ancora a pallone in quel di Cosenza. E pazienza se non è diventato un grande campione, Bologna gli ha dato la possibilità di tirare due calci ad un pallone che ancora oggi Luca colpisce e lui le sue carte se le è giocate come meglio credeva. L’unica cosa importante è trovare in quella sfera una ragione di vita, senza pensare allo stipendio, al campionato o al soprannome. Perchè, d’altronde, in quanti sono stati paragonati a Cannavaro da così tante persone? In pochi, diciamocelo. Buon compleanno e onore a te Luca, che anche se le cose non sono andate come speravi, hai trovato nel pallone un compagno ed una ragione di vita.(foto cittasport)
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