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Bigon: “Su Arnautović sono ottimista. Tomiyasu-Tottenham? Vediamo”

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A margine della presentazione di Kevin Bonifazi è intervenuto il ds del Bologna Riccardo Bigon. Queste le sue parole:

Novità su Marko Arnautović? Siete riusciti a mettervi in contatto con il club cinese?

Fa parte della trattativa, è molto difficile per me fare certe dichiarazioni su un giocatore non ancora tesserato dal Bologna. Stiamo cercando di arrivare alla conclusione dell’operazione il prima possibile. Mi conoscete, cerco sempre di chiudere la maggior parte delle trattative prima del ritiro, anche se non sempre ci si riesce. Non ci siamo dati delle scadenze, il mercato chiude il 31 agosto”.

Rimane un cauto ottimismo da parte vostra su Arnautović? Quanto è vicino il Tottenham a Tomiyasu?

È difficile dare percentuali di previsione sulla chiusura di un’operazione, non dipende sempre e solo da noi. Io sono sempre ottimista, non apro mille trattative diverse e penso di poter chiudere anche questa. Per quanto riguarda Tomiyasu è cercato da almeno quattro club, non abbiamo grazie a Saputo la necessità di svendere calciatori ad ogni costo. Se troveremo una chiusura congrua, per il bene del Bologna e per il bene di Tomiyasu chiuderemo l’operazione, altrimenti non faremo nulla

Medel resta o va via?

Da quello che so io dopo la Copa America, Gary è intenzionato a rientrare e a fare il suo lavoro. Se ci saranno opportunità per lui e per noi di fare o non fare delle uscite lo vedremo nel corso del mercato”.

Avete puntato tutto su Arnautovic o ci sono alternative?

Esistono sempre alternative. In questo momento non abbiamo intenzione di seguire altri piani“. 

Come ha trovato Orsolini al rientro dalle ferie? Ha parlato con lui? 

Ci siamo lasciati il 23 di maggio e ci siamo ritrovati il 29 giugno, non l’ho trovato molto diverso. È un ragazzo sempre positivo, allegro e pieno di entusiasmo. Molti dei nostri ragazzi fanno gola ad altri club, tra questi c’è Orso, ma come dicevo prima non abbiamo la necessità né la voglia di smantellare la squadra. Al momento con Orso non c’è nulla di concreto o decisivo, la nostra volontà è di tenerlo con noi. Noi puntiamo molto sulla forza e sullo spirito del gruppo: la Nazionale ha vinto gli Europei grazie al lavoro fatto sul gruppo, senza avere in rosa tanti campioni. È quello che stiamo cercando di fare anche qua e sono convinto che i frutti arriveranno”.

Forse sono proprio i risultati che sono mancati la scorsa stagione…

Il ragionamento non fa una piega. I 41 punti dello scorso anno li avevamo già raggiunti a marzo, siamo stati una delle squadre in Europa con il maggior numero di minutaggio dei 2000 in su, una della squadre più giovani d’Italia. L’obiettivo del club è dare a tutta questa idea calcistica una forza maggiore grazie ai punti che devono arrivare”. 

In questi 6 anni di serie A i punti in media sono 42, quindi significa che i 41 punti di quest’anno non sono stati casuali. Secondo te questi punti sono meno rispetto alle vostre aspettative e rispetto ai vostri investimenti o invece sono in linea con l’andamento del club?

Se guardiamo la media punti ognuno può fare la propria valutazione. Io credo che oggi rispetto alla media dei club medio grandi di serie A ce ne sono pochi che hanno mantenuto una crescita rispetto al progetto tecnico. Certo, a pochi interessa del progetto tecnico, un concetto probabilmente da bar sport e che serve a riempire la bocca. In realtà nel mio lavoro deve interessare anche questo perché comunque non dobbiamo raggiungere la vittoria dello scudetto o della Champions. L’importante è avere un gruppo di giocatori molto interessanti, giovani, con grande potenziale. Siamo un club con un progetto, con una sua credibilità e vi assicuro che nel calcio di oggi non è una cosa da poco. Quando sono arrivato io era complicatissimo far venire un giocatore talentuoso in Italia o al Bologna, oggi sono io che devo dire di no“. 

Cosa deve fare ancora in entrata il Bologna?

Facendo un conto prettamente numerico non ci sarebbero buchi, è chiaro che abbiamo un mese e mezzo di tempo per valutari eventuali entrate o uscite”.

Visto che prima ha parlato di credibilità a livello internazionale, ha riscontrato questa credibilità anche a livello nazionale come nella trattativa per Bonifazi?

Assolutamente sì. Tutti sanno che a Bologna si lavora in un certo modo e con un certo tipo di progetto. È un club in crescita, non è facile trovare nella nostra fascia club che danno la sensazione di poter crescere in futuro. Oggi il calcio è in crisi, noi abbiamo la grande fortuna di avere un presidente che ci sostiene, ma se non ci fosse lui non potremmo portare avanti questo tipo di gestione e voglia di crescere“. 

Il club ha tanti giocatori di proprietà e che interessano, però il Bologna ha 42 punti di media con perdite continue negli ultimi anni…

È quello che dicevo prima. I club nella fascia del Bologna sono in perdita e non c’è alternativa. Poi con il mercato puoi sistemare le perdite operative che i club del nostro livello hanno per forza”.

Sei contento delle plusvalenze che avete fatto in questi anni?

Se vogliamo analizzare le plusvalenze del Bologna ne abbiamo fatte poche. Ma questo non è un club di trading. Non vogliamo svendere o smantellare la squadra, vogliamo portare avanti il progetto tecnico per il bene del Bologna. Oggi vendere bene tutti i giocatori non è possibile, il mercato non funziona”.

Theate e Benatia sono in lista?

Stiamo valutando la possibilità di acquisire un altro centrale. L’inizio delle trattative o le trattative in corso le conoscete anche meglio di me. Sono calciatori di nostro interesse, faremo le nostre valutazioni”.

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