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La striscia bianconera si interrompe in Sardegna – 11 Feb

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ilrestodelcarlino.it


 

Il finale tradisce ancora una volta. Virtus sconfitta per 82-74 (parziali: 11-15; 25-38; 50-57)

 

BANCO DI SARDEGNA SS: Spissu 3, Bamfoth 16, Bostic 4, Polonara 8, Pierre 4, Hatcher 17, Jones 7, Stipcevic 6, Tavernari 7, Planicic 10. All. Pasquini.

SEGAFREDO BO: Lafayette 7, Aradori 8, A. Gentile 19, Baldi Rossi 5, Slaughter 3, S. Gentile 13, Umeh 8, Ndoja, Lawson 11, Pajola n.e. All. Ramagli.

 

Di scena in quel di Sassari, la Segafredo getta alle ortiche una gara condotta quasi interamente. Non sono bastati i rientri di A. Gentile e capitan Ndoja per continuare una striscia di successi che, con la gara odierna, si interrompe a quattro. Sin dalla palla a due, però, il match pareva assumere tinte bianconere. Il parziale di 5-0 firmato A. Gentile-Aradori permette agli ospiti di creare il primo break con cui tentare la fuga. Bamforth non ci sta, approfittando di ogni minima distrazione delle Vu nere per colpire e tenere a contatto i suoi. La Ramagli band non si scompone, continuando a guidare la contesa. La Dinamo impatta a quota 11 grazie alle iniziative del tandem Polonara-Pierre, ma è A. Gentile a guidare il nuovo controsorpasso Virtus. Al 10’ ospiti avanti sul 11-15. Il copione non muta. Bologna sfrutta ogni passo falso dei padroni di casa i quali sembrano aver smarrito la via del canestro. Il vantaggio bianconero cresce sino al +11 (13-24) prima che Bamforth trovi il fondo della retina a cronometro fermo. Le disattenzioni degli isolani mandano coach Pasquini su tutte le furie, le cui ire sono parzialmente placate da un tecnico per proteste. Il solito Bamfoth trova il bersaglio grosso da oltre l’arco, ma Lafayette gli risponde immediatamente con la stessa moneta. Il vantaggio ospite cresce ulteriormente (+16) grazie alla spinta del tandem azzurro Aradori-A.Gentile, ma la bomba da metà campo di Hatcher sulla sirena dell’intervallo accende la speranza della Dinamo.

 

Al rientro è subito Sassari. I padroni di casa trovano in Planicic l’ariete giusto per scardinare le barricate bianconere. Sono infatti sei i punti in fila del lungo croato che consentono ai biancoazzurri di rientrare a -10 (31-41). Le bombe di Polonara fanno il resto, ravvivando un match che appariva già parzialmente chiuso. Coach Pasquini si becca un altro tecnico che gli vale un biglietto di sola andata per gli spogliatoi. La Dinamo non ne risente e continua nella propria marcia arrembante. Sulla sponda opposta la Segafredo trova le giocate giuste sull’asse Slaughter-S. Gentile, prima che le bombe in fila di Hatcher e Tavernari puniscano nuovamente gli ospiti. Di Lawson i liberi che al 30’ consentono alle Vu nere di rimanere ancora al comando delle operazioni (50-57). Sassari riapre la sfida con un parziale di 4-0 firmato Hatcher-Jones. La Virtus prova a reggere l’urto dell’onda isolana, ma a poco più di 5’ dal termine è costretta a subire il sorpasso per mano di Tavernari. Bologna è tramortita e la Dinamo continua a colpire da ogni lato del campo. Ancora di Hatcher il canestro che a 90” dall’ultima sirena segna la fine anticipata di un match davvero rocambolesco. Il Banco di Sardegna si impone per 82-74.

 

Un vero peccato. Dopo aver condotto la contesa per circa 35’ sui 40’ giocati, la Virtus si scioglie nel finale non riuscendo a centrare quella che sarebbe stata la quinta vittoria in fila. Le Vu nere hanno retto sino al momento in cui i fratelli Gentile hanno avuto benzina sufficiente per alimentare il motore griffato Segafredo. L’infortunio di Aradori (da valutare nei prossimi giorni) e la scarsa mira da parte del resto del gruppo hanno inciso negativamente nella seconda metà di gara, nella quale i padroni di casa hanno ritrovato energie e precisione da oltre l’arco. Ora testa alla final eight di Coppa Italia: si tornerà in campo venerdì per la sfida contro Brescia.

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