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Le bombe lituane affondano la Virtus Segafredo, che perde col Neptunas 88 – 85

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foto Virtus Pallacanestro


NEPTUNAS KLAIPEDA – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA   88 – 85   (16-22; 41-47; 62-67)

Neptunas: Dambrauskas 5, Delininkaitis 26, Grant 18, Masiulis 5, Weaver 3, Beliauskas, Galdikas 8, Kisielius 10, Mikalauskas n.e., Olisevicius 6, Slavinskas, Williams 7. All. Maksvytis

Virtus Segafredo: Punter 13, Pajola 2, Taylor 20, Baldi Rossi 2, Cappelletti 2, Kravic 9, Aradori 5, Berti n.e., M’Baye 20, Cournooh 4, Qvale 8. All. Sacripanti

Arbitri: Glisic (Srb); Davydov (Rus); Velikov (Bul)

Tiri liberi: NE 19/24; BO 16/17

Rimbalzi: NE 31 ; BO 30

Tiri da 2: NE 18/39 ; BO 27/43

Tiri da 3: NE 11/21; BO 5/21

La prima partita del girone di ritorno in Champions League è piena di insidie per la Virtus Segafredo, a Klaipeda contro un Neptunas che già all’andata la aveva fatta soffrire non poco. La squadra di Sacripanti deve ritrovarsi, dopo una serie di figuracce in campionato, la speranza è che ritrovi il ritmo di coppa che fin qui le ha consentito di restare imbattuta. Il Neptunas però non ci sta di sicuro a fare la vittima sacrificale, trovandosi nella necessità di recuperare i punti che dovrebbero consentire il passaggio alla fase successiva del torneo.

La novità è Cournooh in quintetto. L’esterno ringrazia con il primo canestro dell’incontro, in contropiede. Poi, dopo un periodo di studio reciproco, la partita prende ritmo su un punto a punto che si interrompe al sesto minuto, quando i bianconeri cominciano ad allungare con la tripla di M’Baye per il 9-15. I cambi tengono alta la tensione, e al primo intervallo la Virtus è sopra 16-22, con buone impressioni per tutti i giocatori scesi in campo fra i bolognesi.

Azioni spettacolari, da una parte e dall’altra, caratterizzano la ripartenza, con i tiratori che banchettano nonostante una discreta intensità difensiva di entrambe le formazioni. La tripla di Weaver riporta però sotto i lituani (31-32) e Sacripanti chiama time out. La personalità di Grant sotto canestro impedisce alla Virtus di riandarsene, nonostante la precisione al tiro di M’Baye e Taylor, ma deve uscire per rifiatare e la Segafredo trova un nuovo miniallungo. Cappelletti fa il  +10 al ventesimo con un’azione che dura così tanti secondi che sembra tramortire gli avversari, poi però fa fallo su tiro da tre e pesta la riga laterale, concedendo al Neptunas di tornare sotto di 4. Taylor segna due iberi, i lituani non riescono a concretizzare sull’ultima azione e così al riposo si va sul 41-47.

Il terzo quarto inizia con un gran canestro e fallo di M’Baye, “silenziosamente” in doppia cifra già dal quarto precedente. Poi, tira una stoppata ad Olisevicius da mandarlo in analisi. Per ora è lui l’uomo partita. Taylor allora si fa prendere dall’invidia e tira la tripla del +12 (47-59, a 4’30” da fine quarto) che rappresenta anche il suo quattordicesimo punto. I biancoblu di casa si fermano per ragionarci sopra. Delininkaitis risponde presente, segnando una tripla da favola, come è sua specialità, prima di un’altra con libero che fa dimenticare che i suoi anni sono 36. Dal +12 al +3 si scende in poco più di due minuti, con Baldi Rossi che si fa stoppare e poi fa un fallo forse inutile. A 1’39” dalla sirena Sacripanti è costretto a chiedere time out, perché la partita è tornata ad essere una lotta al coltello. Pajola penetra con classe e determinazione, Galdikas realizza da sotto con tecnica e mestiere; Kravic fa due su due ai liberi, Williams accelera il tiro sbagliandolo, Pajola sbaglia il tiro, Aradori prende il rimbalzo ma poi sbaglia il passaggio. La confusione è in campo e al tavolo, sirena sì, sirena no, tant’è che all’ultima sosta è 62-67.

Delininkaitis fa il 4 su 6 da tre e riporta sotto i suoi ad avvio dell’ultimo quarto, poi Grant schiaccia il punto del pareggio, 67-67. Aradori ha qualche sembra entrato in confusione, Delininkaitis segna una tripla dall’angolo fuori ritmo e con l’uomo in faccia che dà ai suoi il +3. La Virtus deve essere brava a non innervosirsi come ha fatto nelle ultime gare quando si è trovata in difficoltà. Dopo di che Punter non riesce ad imitare gli avversari da tre, Williams invece eguaglia il compagno lituano e si va a 73-67. Taylor, segnando il suo diciottesimo punto, con una grande penetrazione riporta la Virtus a – 2, ma non è serata per i bolognesi, che aggrediti dai lituani tendo a perdere la tramontana. Una schiacciatona di M’Baye in contropiede le ridà fiato, l’assist di Qvale per Cournooh dice 81-79 a 2’45” dalla fine. Delininkaitis però continua a bombardare, con Punter che peraltro mantiene viva la gara con una penetrazione e due liberi su antisportivo di Kisielius (85-83), seguito dai liberi di Taylor per un insperato pareggio a 1’14”.  Gran canestro di Williams, il tavolo ferma un possibile contropiede bianconero per un problema al cronometro e Taylor butta la palla del potenziale ultimo pareggio. Su una rimessa che segue una contesa a rimbalzo sotto il canestro virtussino che richiede l’intervento dell’instant replay finisce in pratica la partita. Olisevicus sancisce il +3 ai liberi, perché la tripla della disperazione di Punter non va: finisce 88-85, la Virtus conosce la prima sconfitta in Europa, non la testa della classifica nel girone, ma in definitiva ha evidenziato segnali di ripresa rispetto alle recenti sconfitte italiane. Cose buone ed altre meno buone, per i bolognesi, si vedrà se questi progressi saranno sufficienti a Pistoia domenica prossima. Il Neptunas invece ha saputo sfruttare il clima casalingo per trovare una vittoria importante per il proseguo dell’esperienza in coppa, esaltato da un Delininkaitis sontuoso che è stata la sua vera arma vincente, assieme ad una intensità ritrovata quando pareva sul punto di crollare verso la fine del terzo quarto.  

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