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Fortitudo-Venezia, Antimo Martino: “Chiudiamo la parentesi di Pesaro: da domani inizia il vero campionato”

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Michael Mucci

 

 

Esordio coi fiocchi e controfiocchi quello della Fortitudo in stagione regolare: con la vittoria all’esordio contro Pesaro, i biancoblù hanno dimostrato da subito buona solidità al rientro nel massimo campionato dopo oltre dieci anni. Smaltita l’euforia per i primi due punti conquistati, ora la truppa di Antimo Martino è attesa da un esame di grande difficoltà: al Paladozza arriva la Reyer Venezia di De Raffaele, campione d’Italia in carica.

Sa bene i rischi della partita di domani l’head coach della Fortitudo, pronto ad affrontare il ritorno al Paladozza dopo la conquista della massima serie:

<<Archiviamo la partita di Pesaro, una partita speciale soprattutto per il ritorno in serie A della Fortitudo dopo tanti anni. Ora dobbiamo essere bravi a resettare: chiusa questa parentesi da domani inizia il vero campionato. Siamo colmi di emozioni e stimoli, ma allo stesso tempo incontreremo tante difficoltà: Venezia ci costringerà a mettere tutta l’attenzione che abbiamo in questa gara. Avremo bisogno di fare meglio rispetto a Pesaro, fare una prestazione più regolare, magari anche grazie ad un Paladozza che sarà sold out. Inconsciamente il fatto di non avere nulla da perdere potrebbe darci una mano>>.

<<Stephens? Ci darà rotazione ed atletismo, con Pesaro abbiamo un po’ risolto il problema con l’uso di Mancinelli e Leunen, ma sicuramente avere un giocatore in più è fondamentale. Lui è qui per darci una mano in attesa del rientro di Sims: gli ho detto di non pensare a questo, ma di pensare a dare tutto ed a vederla come un’occasione per mettersi in mostra>>.

<<Pesaro? Non mi aspettavo che gli ultimi cinque minuti fossero così, ne ho parlato con i ragazzi e mi auguro che non si ripetano episodi di questo tipo, ci dobbiamo lavorare>>.

<<La gara di domani? Mentalmente la affronteremo allo stesso modo di quella della Vitrifrigo Arena: cambiano un po’ le motivazioni, ma proveremo di vincerla anche se non sarà semplice>>.

<<Venezia ha tanti giocatori, non sempre è facile entrare in campo nella maniera giusta. Ma quello che può essere un punto debole si rivela un punto di forza nel finale, trovando energie dai cambi in grado di dare una spinta ulteriore nei momenti decisivi>>.

<<Per tanti giocatori la serie A è la normalità: la partita speciale era quella di Pesaro, l’anomalia era giocare in A2, ora siamo in A1 e affronteremo ogni impegno con la mentalità di una squadra di serie A. Penso che abbiamo le qualità per fare bene: non si può vivere solo di atletismo o qualità, ci vuole un giusto equilibrio>>.

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