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Brock Motum, la carriera di una meteora virtussina

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foto Virtuspedia

 

 

A quasi trent’anni, l’ala grande Brock Motum ha avuto nella sua carriera un buon rendimento, vincendo anche diversi trofei. Dopo aver debutatto nelle giovanili australiane, paese in cui è nato, si trasferì a diciannove anni negli States, precisamente nei Washington State Cougars, per mettersi in luce nel basket migliore al mondo.

Partecipa nel 2013 alla NBA Summer League e ai draft NBA, non venendo scelto da nessuna franchigia. Decide a questo punto di firmare per la Virtus, in cui non ebbe un rendimento positivo, con appena 8 punti e 3 rimbalzi per partita. A Bologna i tifosi lo ricordano a malapena, e a fine stagione fu tagliato dal club, pur avendo il contratto valido anche per l’anno successivo.

Dopo la breve e deludente parentesi alle vu nere, il giovane Motum ritornò in America per disputare nuovamente la NBA Summer League con gli Utah Jazz, giocando anche una partita di pre-season. Nonostante ciò fu ceduto ad inizio novembre agli australiani dell’Adelaide 36ers, tornando così in patria.

Proprio quando sembrava destinato al dimenticatoio del mediocre campionato oceanico, Brock trovò la consacrazione con ottime medie e solide prestazioni, che a fine gli valsero la partecipazione alla NBA Summer League (ancora con gli Utah Jazz) e un lauto contratto con lo Zalgiris Kaunas. In Lituania rimase due anni, vinse entrambe le stagioni il campionato nazionale e la coppa di  Lituania nel 2017, ma soprattutto giocò l’Euroleague con ottime medie (11 punti e 3 rimbalzi in 23’ per partita).

Nell’estate 2017 firmò per l’Anadolu Efes, vincendo la Coppa di Turchia. La stagione seguente rimase al club turco, che si rivelò una corazzata capace di vincere il campionato nazionale e la Coppa del Presidente, giocando addirittura la finale di Eurolega, sempre con ottime medie (9 punti e 3 rimbalzi in 19’ per partita).

Il ruolo da riserva e il minutaggio sempre più marginale nel progetto turco lo convinsero a firmare per Valencia nell’estate 2019, giocando ancora in Eurolega, prima dell’inevitabile interruzione causata dalla pandemia.

Completa il suo già cospicuo palmarès la vittoria dei giochi oceanici 2015 con la maglia della nazionale australiana, di cui è membro di punta dal 2014.

Insomma, il giovane Brock Motum visto alla Virtus è un lontano parente dall’odierno giocatore; la sua timidezza giovanile e la sua scarsa tempra agonistica sono solo un lontano ricordo. Peccato non aver visto le qualità migliori a Bologna, ma sicuramente il mediocre roster e lo scarso spazio avuto nell’annata 2013/3014 non lo hanno certamente aiutato a mettersi in mostra.

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