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Incredibile al Paladozza: la Virtus risorge dagli inferi e schianta al photofinish Schio per 72-71

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Bianca Costantini


VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA-FAMILA WUBER SCHIO 72 –71 (13-20; 38-40; 50-62)

Virtus Segafredo Bologna: Sagerer 5, Pasa 12, Tassinari 2, Tava ne, Barberis, Dojkic 21, Battisodo 6, Turner 11, Zandalasini 6, Cinili 9. All. Angela Gianolla.

Famila Wuber Schio: Del Pero ne, Mestdagh 5, Sottana 5, Gruda 17, Verona 4, Crippa 3, Andre’ 14, Dotto, Keys 8, Laksa 15, Mutterle ne. All. Georgios Dikaioulakos.

Arbitri: Antonio Bartolomeo, Chiara Maschietto, Jacopo Pazzaglia.

 

Tiri liberi: BO 12/16 (75%); SC 4/7 (57%).

Rimbalzi: BO 27; SC 40.

Falli: BO 16; SC 19.

Tiri da 2: BO 18/33 (54%); SC 23/40 (57%).

Tiri da 3: BO 8/26 (31%); SC 7/22 (32%).

 

QUINTETTI INIZIALI

Virtus Segafredo Bologna: Pasa, Dojkic, Zandalasini. Cinili, Turner.

Famila Wuber Schio: Dotto, Mestdagh, Laksa, Keys, Gruda.

 

Un amaro epilogo o la continuazione di un sogno. Questa la valenza di gara 3 per la Virtus Segafredo Bologna, impegnata questa sera nel terzo atto della serie Scudetto con il Famila Schio che, attualmente, vede prevalere le venete sulle emiliane per 2-0. Le due sconfitte consecutive sotto i riflettori del PalaRomare hanno messo in bilico tutte le speranze bianconere di continuare il proprio percorso verso il titolo, il ritorno all’ombra delle due Torri, però, potrebbe rimettere tutto in discussione, riaprendo un discorso che, ad oggi, pare già chiuso.

Di fronte ai 2200 spettatori presenti, parte bene Bologna, con Turner a stoppare Dotto sul primo tentativo Orange e Pasa a ribadire in fondo al cesto i primi due punti della sfida. Punteggio basso per merito delle difese forti di entrambe le squadre, che non impediscono però a Mestdagh e Cinili di andare a segno. Vantaggio minimo per le padrone di casa, spezzato dalla fiammata di Keys, su cui pone l’accento Gruda per il +3 Famila. A stretto giro di posta, la Virtus impatta con Dojkic dalla lunga distanza, ma Schio ne ha di più e con un’accelerazione bruciante si porta a +7 grazie ad Andre’ e Mestdag, chiudendo la prima frazione sul punteggio di 13-20.

Il solco tracciato dalle ragazze di Dikaioulakos è netto, ma l’impatto di Bologna al termine del mini break è tremendo e l’assolo di Battisodo ricuce lo strappo e dà nuova verve alle padrone di casa, costringendo la panchina scledense al timeout. A dare seguito alle parole, al rientro sul parquet, ci pensa la solita Laksa con una realizzazione dall’arco, spezzando l’inerzia casalinga e regalando una boccata d’ossigeno a Schio. La tregua sulle spalle delle Orange, però, dura poco: la rapidità delle giocatrici emiliane mette in difficoltà la rocciosa difesa ospite e, con i tagli di Tassinari, Dojkic e Pasa, la Segafredo lima il divario, fino a pareggiare i conti con un appoggio al vetro della numero 6. Centoventi secondi sul cronometro ed un ritrovato equilibrio, il tira e molla prosegue con Gruda e Sagerer, quest’ultima ad operare il contro sorpasso dalla linea dei 6,75. Avanti di uno, Laksa riporta avanti le sue con la specialità della casa, Bologna non concretizza l’ultimo possesso ed è 38-40 alla pausa lunga.

Nella scia del Famila, la Virtus in apertura di terzo periodo accorcia ulteriormente con la tripla di Cinili, portando l’incontro sulla singola lunghezza di distacco. Reagiscono immediatamente le ospiti, affondando un parziale di 0-9 e conquistando di conseguenza la doppia cifra di vantaggio. L’attacco Orange è rebus di difficile risoluzione per la difesa bianconera e così trovano la via del canestro Laksa, Andre’ e Sottana, permettendo alla propria squadra di mantenere il comando della gara. Dall’altro lato della barricata apre il campo Cinili, trovando tre preziosissimi punti e combinando con Turner, per sigillare la terza frazione sul punteggio di 50-62.

Tanta la strada da fare per la formazione di Angela Gianolla in uscita dalla pausa corta, subito al lavoro con tre punti di Turner per chiudere la forbice. La doccia fredda non tarda ad arrivare con Andre’ a respingere gli assalti bianconeri, ma il piglio delle padrone di casa è totalmente diverso e con la pivot statunitense e Dojkic ricuce lo strappo sino al -2. A quattro dal termine, trascinata dal tifo incandescente del Paladozza, la Virtus assesta un’altra coltellata dalla lunga distanza grazie alla cestista croata, rispondendo a Gruda e rosicchiando ancora una lunghezza dal bottino delle venete. La differenza di stazza si fa sentire e ne approfitta il Famila, tirando un sospiro sulle realizzazioni delle proprie lunghe, ma Dojkic dalla lunga distanza prima e Zandalasini con un canestro in transizione dopo una rubata su Sottana poi, fanno esplodere in un boato la folla, portando in vantaggio la Virtus sul 72-71 a diciassette secondi dal termine. Timeout Dikaioulakos, possesso pieno da giocare e palla in mano, il Famila si proietta in avanti con Sottana a gestire, che affida il destino delle Orange nelle mani di Gruda, il cui tiro balla per istanti interminabili sul ferro, prima di venire sputato fuori.

Finisce così al Paladozza: Bologna batte Schio 72-71.

Vittoria all’ultimo respiro per la Virtus che, dopo essersi trovata sotto anche di 15 punti, ha riaperto la serie contro le venete. A trascinare le ospiti un’indomita Gruda (migliore delle sue), autrice di 17 punti, supportata dai 29 del duo Andre’-Laksa, su cui si è però abbattuta la mannaia di Dojkic, MVP dell’incontro con 21 punti complessivi, alla pari di Turner, in doppia doppia alla sirena finale con 11+11.

Appuntamento dunque a gara 4, che si terrà sempre al Paladozza alle 20:30 di dopodomani, con la possibilità di prolungare ulteriormente la serie fino a gara 5 a Schio domenica.

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