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Virtus, le due facce della stessa squadra

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Foto Virtus Pallacanestro


La scorsa settimana dicevamo di come la Virtus Segafredo possa giocarsela in tutti i campi di questa Eurolega, la conferma è arrivata con la vittoria di grande carattere e determinazione al Palau Blaugrana di Barcellona. A 48 ore di distanza le energie lasciate sul campo catalano non sono state recuperate, e sul campo della terza forza in LBA è arrivata la seconda sconfitta di fila nel campionato nazionale. Fin qui parliamo di priorità, il roster delle Vu nere è certamente costruito per affrontare al meglio il doppio, spesso triplo, impegno ma ha subito perdite continue durante l’anno per via degli infortuni. Lasciare qualche punto per strada in LBA non è quindi un dramma, tantomeno se durante la settimana si scala la classifica europea.

Martedì però, la sfida con lo Zalgiris Kaunas andava affrontata con una voglia diversa, sono mancate probabilmente le gambe, ma i bianconeri sembravano aver disconnesso anche la testa. La dimostrazione sono i primi quattro minuti di ogni quarto, in cui le Vu nere hanno sempre incassato dei parziali da almeno 6 punti subiti, rendendo la gara un continuo inseguire. 

 

Analizziamo quindi le due facce della squadra di Sergio Scariolo: a Barcellona si è vista probabilmente la miglior Virtus dell’anno, mostrando nuove opzioni di gioco in cui i piccoli oltre a liberarsi sulla linea dei 6,75 hanno puntato il ferro con continuità e concretezza. Un’alternativa allo sviluppo dal post basso di Shengelia, che ormai è soggetto a continui raddoppi, certo contro la difesa disegnata da Jasikevicius ha liberato molti spazi ma contro Kaunas ha fatto perdere palloni e fluidità al gioco dei bianconeri. Se poi andiamo ad analizzare i dati statistici delle due gare possiamo notare come la sfida a rimbalzo sia stata persa in entrambi i casi: 33-26 contro Barcellona e 24-38 contro Kaunas. Le percentuali al tiro in entrambi i casi sono state migliori di quelle degli avversari, e addirittura le palle perse sono state 15 nella partita vinta e 10 in quella persa. Se alcuni dei dati più influenti sono quindi simili tra le due partite che hanno avuto esiti diversi, qual’è la discriminante che porta alla vittoria o alla sconfitta? 

Sarebbe riduttivo isolarne una ed affibbiare ad essa le sorti di questa squadra, ma condurre o inseguire sembra essere un vero fattore nelle partite di Teodosic e compagni. Nel momento in cui i bianconeri hanno il controllo del punteggio giocano una pallacanestro fluida che fa esprimere ad ognuno dei giocatori in campo il suo massimo potenziale, ma quando la pressione dell’inseguire incombe le responsabilità sembrano incanalarsi tutte nelle mani di Milos Teodosic, che certamente non si tira indietro. Nonostante prove da 21 punti e 12 assist come quella di martedì, il serbo non può condurre la Virtus alla vittoria in solitaria, deve trovare al suo fianco quei giocatori che stanno maturando e portando il loro gioco ad uno step successivo. Probabilmente è questo l’ultimo passo che manca alla squadra di Scariolo, la convinzione di poter vincere anche partite in cui non si è condotto per tutto l’arco dei quaranta minuti. Nel momento in cui si mette la testa avanti come nel finale di terzo quarto contro i Lituani, non bisogna avere paura del successo e subire un parziale di 5-0, ma prendere il controllo e sfruttare l’inerzia che ci si è creati in quel momento. 

 

Lo snodo sta quindi nel processo di maturazione, magari dare qualche minuto in più a capitan Belinelli potrebbe aiutare, ma la squadra ha talento questo ormai è appurato, la direzione tecnica è di assoluto livello e anche questa non è una novità. Sarà quindi quel passo nella testa dei giocatori che farà la differenza nella stagione virtussina. Questa sera alla Virtus Segafredo Arena arriva l’Olympiakos, l’obiettivo sarà condurre, ma se per dei canestri che non entrano nel primo quarto o per meriti degli avversari ci sarà da recuperare qualche punto, lì vedremo se la squadra ha imparato dalla sconfitta rimediata 48 ore fa. 

Al momento rimandiamo il discorso LBA, vedremo come verrà interpretata la sfida contro Venezia domenica sera, ricordando che al momento il focus è spostato da un’altra parte e Gennaio è per la Virtus un tour de force prima di tutto europeo. 

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