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Big Automotive Innovations – Lancia Trevi, l’auto con due motori

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Il giovedì è il giorno dell’innovazione. Attraverso Big Automotive Innovations parleremo di un singolare prototipo bi-motore che ha da sempre incuriosito i passionali animi dei motoristi.

Nel 1984, al reparto corse Lancia, serviva un’auto adatta a contrastare le temute concorrenti a trazione integrale.
Considerato che il Gruppo Fiat (di cui Lancia faceva parte) non disponeva di un’autorevole tecnologia Four-Wheel Drive, Giorgio Pianta, pilota, ingegnere e dirigente sportivo, azzardò una soluzione fuori dal comune: montare su Lancia Trevi un secondo propulsore.
A differenza delle 4×4, qui la sollecitazione alle quattro ruote non nasceva dal collegamento dell’asse anteriore a quello posteriore, ma ogni motore gestiva autonomamente il proprio.
La proposta di Pianta ottenne il consenso di Alberto Fiorio e Cesare Fiorio, rispettivamente direttore dello stabilimento di Chivasso e direttore sportivo della Squadra Corse HF, e si concretizzò con la realizzazione di un prototipo basato su Lancia Trevi.

Nasce Lancia Trevi bi-motore progettata e realizzata per avere trazione su tutte le quattro ruote.
Sulla base di una Trevi Volumex, dotata di un motore 2.0 litri turbo, che garantiva buona coppia già da bassi giri, i tecnici saldarono le portiere posteriori, tolsero i sedili dietro e aggiunsero un’ulteriore base telaistica con la quale sorreggere un secondo motore uguale a quello montato anteriormente.

Giorgio Pianta e i meccanici della Squadra Corse HF resero più semplice la guida applicando un complesso sistema al fine di evitare che i motori funzionassero in maniera indipendente: i cambi furono collegati in modo che il pilota potesse innestare le marce utilizzando una sola leva e un solo pedale della frizione. 
I due acceleratori, invece, sono regolati da un sistema elettronico in grado di ritardare le tempistiche con cui fornire potenza all’asse posteriore. Questa modalità è funzionale a ridurre il sovrasterzo e quindi a rendere possibile l’uscita dalle curve ad una velocità maggiore. 
Nonostante il complesso sistema meccanico il conducente controlla il veicolo in modo del tutto normale.

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Cruscotto con doppio contagiri. Nello spazio solitamente adibito al tachimetro è presente il contagiri del motore aggiunto; inoltre, due strumenti centrali indicano la temperatura dell’acqua e la pressione dell’olio di ogni gruppo termico. 

Questa prototipo Lancia, che risultò molto prestazionale, dimostra grande efficacia ma, al tempo stesso, paga il salato prezzo di un elevato peso dovuto alla doppia meccanica. Inoltre, il motore aggiunto ha una lieve tendenza al surriscaldamento dovuta alla ridotta quantità d’aria convogliata dall’esterno. Per questi motivi non venne mai realizzata in serie.

SCHEDA TECNICA.

 

Fonte: fcaheritage.com

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