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Statistiche e curiosità: la Ferrari mai così male nell’epoca dei 25 punti

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Credits: Twitter @ScuderiaFerrari

Ventisei punti in tre gare, figli di tre piazzamenti a punti, un dodicesimo posto e due ritiri. L’annata della Ferrari non è partita propriamente con il piede giusto, anche e soprattutto in virtù delle premesse e delle promesse che erano state fatte durante la preparazione invernale e che ora stanno inevitabilmente venendo meno. Se le cose andassero bene staremmo parlando di effetto Frédéric Vasseur mentre ora ci stiamo chiedendo cosa manchi a questa macchina che in qualifica sta comunque dimostrando di valere perlomeno qualcosa di più, anche se pure in quel contesto le prestazioni sono inferiori alle attese. Leo Turrini, citato da diversi organi di stampa, parla di un via libera dato dalla Ferrari al Team Principal francese per «sondare e portare alla corte di Maranello tecnici di prestigio». L’ennesima rivoluzione di un processo che per ora non sta dando i frutti sperati ma ehi, diamo tempo al tempo: a Todt servirono sette anni per riportare la Ferrari sul tetto del mondo, ma è anche vero che questi tempi tecnici nella Formula 1 moderna non esistono più, soprattutto se sono 14 anni che rimani a guardare gli altri giocarsi il titolo e ti chiami Ferrari.

Dall’altra parte della barricata chiamata Motor Valley c’è una Alpha Tauri che nel corso dell’inverno ha perso il suo pilota più vincente (in assoluto) e talentuoso, senza la volontà di sostituire un alfiere con un altro, ma andando a pescare una pedina che possa poi un giorno diventare una regina. Passo indietro sul lato piloti che unito a quello tecnico arrivato l’anno scorso ha rimesso l’Alpha Tauri sul proprio binario naturale, quello di vivaio RedBull. Un’involuzione che un po’ rammarica, arrivata dopo anni in cui la Scuderia faentina era riuscita finalmente a giocarsi le sue carte arrivando con costanza in zona punti, seguendo un percorso programmato e orientato al presente piuttosto che al futuro culminato di fatto con il sesto posto ed i 142 punti del 2021.

Ma andiamo ad analizzare le prime tre gare delle 13 stagioni dell’epoca dei 25 punti, in cui i punti vengono ripartiti tra i primi 10 in questo modo:25, 18, 15, 12, 10, 8, 6, 4, 2, 1, per vedere come Ferrari ed Alpha Tauri si erano comportate nell’arco delle stagioni:

2023

Ferrari – Leclerc: 6; Sainz: 20 – Alpha Tauri – De Vires: 0; Tsunoda:1.

2022: Dopo tre gare la Ferrari è prima sia nel campionato piloti che in quello costruttori, la RedBull è distanziata 50 punti, ed è candidata al titolo. Nelle successive 6 gare Verstappen ne vince 5.

Ferrari – Leclerc: 68; Sainz: 33 – Alpha Tauri – Gasly: 5; Tsunoda: 4.

2021 La Ferrari è in lotta per il terzo posto costruttori con la McLaren, davanti il dominio Mercedes è insinuato dalla RedBull. La rossa non entrerà mai in corsa per il titolo conquistando alla fine solo 5 podi, mentre l’Alpha Tauri centrerà il miglior punteggio della sua storia con 142 punti, con Gasly ospite della parte centrale della classifica a punti per quasi tutto l’arco della stagione.

Ferrari – Leclerc: 28; Sainz 14 – Alpha Tauri – Gasly: 8; Tsunoda 1.

2020 Leclerc concluderà la stagione davanti a Vettel in quello che si può definire l’anno peggiore di Sebastin Vettel in Formula 1. La Ferrari chiuderà con 131 punti, appena 24 in più dell’Alpha Tauri

Ferrari – Leclerc: 18; Vettel: 9 – Alpha Tauri – Kvyat: 1; Gasly: 6.

2019 Leclerc disputerà una stagione in crescendo diventando di fatto la prima guida della Scuderia aprendo così al nuovo corso di piloti in Ferrari: da vecchie glorie, a giovani promettenti.

Ferrari – Vettel: 37; Leclerc: 35 – Toro Rosso – Kvyat: 1; Albon: 3.

2018 Vettel e la Ferrari dimostranno come nel 2017 di peccare di continuità e si fanno recuperare ancora più rapidamente da Lewis Hamilton e dalla Mercedes. 

Ferrari – Vettel: 54; Raikkonen:30 – Toro Rosso –  Hartley: 0; Gasly: 12. 

2017 Vettel rimane davanti fino a metà stagione, vincerà Hamilton in rimonta con margine

Ferrari – Vettel: 68; Raikkonen: 34 – Toro Rosso: Kyviat 2; Sainz 10.

2016 Nell’anno di Rosberg la Ferrari parte abbastanza bene per poi perdersi con il proseguio della stagione perdendo anche il secondo posto a favore della RedBull del primo Verstappen, arrivato dalla Toro Rosso a stagione in corso

Ferrai – Vettel: 33; Raikkonen: 28 – Toro Rosso: Verstappen 11; Sainz 2.

2015 

Ferrari – Vettel: 55; Raikkonen 24 – Toro Rosso: Verstappen 6; Sainz 6.

2014 L’ultimo anno di Alonso è ricordato come uno di quelli più difficili della storia recente finale con il 4° posto finale.

Ferrari – Alonso: 26 – Raikkonen: 7 – Toro Rosso: Vergne 4; Kvjat 3.

2013 L’anno delle 9 vittorie consecutive di Vettel in Red Bull, la Ferrari partì bene abbassando per strada le aspettative.

Ferrari – Alonso: 43; Massa: 30 – Toro Rosso: Vergne 1; Ricciardo: 6.

2012 Il 2012 cominciò in maniera molto negativa, quasi al pari di oggi, ma la Ferrari condusse una stagione in crescendo limando le distanze da chi stava davanti, arrivando a sfiorare sia il campionato piloti che quello costruttori. 

Ferrari – Alonso: 37; Massa: 0 – Toro Rosso: Ricciardo: 2; Vergne: 4.

2011

Ferrari – Alonso: 26; Massa: 24 – Toro Rosso: Buemi: 6; Alguersuari: 0.

2010

Ferrari – Alonso: 39; Massa: 37 – Toro Rosso: Buemi: 0; Alguesuari: 1.

Ciò che si può capire da questa disamina è che non sempre le prime gare sono lo specchio esatto di come proseguirà la stagione. Diverse annate come quelle del 2013, 2017 e 2022 sono cominciate con grande entusiasmo salvo poi per rivelarsi stagioni deludenti vuoi per la fortuna o per la bravura degli avversari nel fare gli aggiornamenti giusti in corsa. Mentre in altre annate, come quella del 2012, la macchina ed i piloti hanno trovato feeling per strada stupendo e regalando gioie inaspettate ai tifosi. Le prossime gare saranno comunque decisive per determinare l’andamento di questo 2023 perché arrivati ad un certo punto ci si chiederà se vale la pena continuare su questa strada o cominciare già a pensare all’anno prossimo, ma tempo al tempo e stringiamoci attorno alla Rossa.

 

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