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Calcio

Il Punto Sulla Serie A – XXXV Giornata – 9 mag

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Sarebbe stato l’ennesimo turno senza emozioni se Empoli, Crotone e Lazio non avessero deciso di movimentare lo scenario. I romani hanno fatto i fuochi artificiali (7-3 il risultato finale) a spese della Samp e si sentono sempre più forti e credibili in proiezione Europa. La vivacità non è mancata neppure in coda. Dopo la matematica retrocessione del Palermo, che con il pari in casa del Chievo Verona ha reso definitiva la sua condanna alla B a tre turni dal riposo estivo, resta da decidere solo una squadra che scenderà di categoria. Fino a due mesi fa sembrava inevitabile che fosse il Crotone la terza formazione del gruppo-condannate ma i calabresi, all’improvviso, hanno sfoderato una grinta inusuale mettendo a serio rischio la salvezza dell’Empoli che si limitava a vivacchiare al limite del baratro. La cosa sorprendete è che all’improvviso anche l’Empoli si è riscoperto squadra da primi posti ed ha iniziato a centrare risultati sorprendenti che sembravano fuori della sua portata solo qualche settimana fa. Ora Crotone ed Empoli hanno un passo da quasi Europa e si controllano a vicenda anche durante le partite. Chi sarà tra Empoli e Crotone a finire in B è diventato quasi un problema secondario.

La domanda che viene spontanea è: come fanno due formazioni che per due terzi della stagione hanno incassato sconfitte a raffica a tenere all’improvviso un passo quasi pari a quello dell’Atalanta rivelazione? Non è cambiato nulla di sostanziale nel loro organico e il logorio degli impegni è uguale per tutti. Come si spiega questa duplice resurrezione? Il prossimo turno vedrà il Crotone impegnato in casa con l’Udinese e l’Empoli a Cagliari, difficile fare previsioni visti i precedenti.

Chi si attendeva una prova di carattere dal Bologna può mettersi definitivamente il cuore in pace perché gli uomini di Donadoni hanno ripreso il deludente tran tran che, è logico pensare, ora terranno fino a fine campionato. E’ vero che il tecnico è stato costretto a schierare una formazione largamente rimaneggiata per i troppi infortuni e l’imminente partenza di Dzemaili per il Canada ma è altrettanto vero che, tranne Mirante e Verdi, tutti gli altri hanno tirato a campare. Lo si è visto chiaramente appena l’Empoli ha materializzato il 2-1. Appena si è tornati in campo nella ripresa il risultato è stato arrotondato grazie alla “rilassatezza” degli ospiti per l’intero secondo tempo.

In testa il pari imposto dal Toro alla Juve (che si è salvata a pochi minuti dal termine grazie ad uno splendido gol del solito Higuain) non cambia sostanzialmente le carte in tavola. Lo scudetto ormai è assegnato ai bianconeri e alle loro spalle Roma e Napoli lottano solo per la seconda piazza. Il Napoli, mostrando grinta e condizione invidiabili, ha superato senza eccessivi problemi il confronto col Cagliari e sperava che la Roma uscisse con le ossa rotte dal match col Milan a San Siro. I giallorossi invece hanno sorpreso tutti rifilando ben quattro reti al gruppo di Montella, cancellando in parte le apprensioni seguite al ko nel derby. Si è riaccesa intanto la polemica Spalletti-Totti perché l’allenatore non ha schierato il “Pupone” nemmeno a partita vinta, a dimostrazione che ormai lo considera solo un bagaglio ingombrante di cui disfarsi il più presto possibile. Sempre che Spalletti venga confermato…

Non si vedono sbocchi anche per la crisi della milanesi-cinesi. Il Milan è crollato e anche l’Inter si è arresa sul campo del Genoa contro una formazione che ultimamente teneva un ritmo da retrocessione.

Normale amministrazione a Udine dove l’Atalanta ha raggranellato un pari salutare, un punto andava bene ad entrambe e nessuno si è dannato l’anima per ottenere di più. Pari ricco di reti a Sassuolo con la Fiorentina messa all’angolo dagli emiliani che hanno mostrato tanta voglia di risalire posizioni in classifica. La speranza dei neroverdi è che Di Francesco decida di restare per costruire una formazione più forte che la prossima stagione possa puntare anche all’Europa.

 

Giuliano Musi

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