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Calcio

100 Storie Rossoblù: 94 Aaltonen, 93 Vukas, 92 Battisodo

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Un viaggio giornaliero lungo cento storie. Cento uomini, cento giocatori che hanno vestito la maglia del Bologna nella sua storia lunga oltre un secolo. Nato con l’idea di stilare una classifica dei più grandi rossoblù di sempre, questo progetto con il tempo ha virato verso un modo per raccontare in poche parole le storie di piccoli e grandi uomini. Tra loro c’è chi ha segnato un’epoca e chi invece è stato a malapena intravisto, tutti però hanno una storia da raccontare ed io ho pensato di raccoglierle qui.  

PUNTATE PRECEDENTI:
– 100 (Bernacci), 99 (Womé), 98 (Dyego Coelho)
– 97 (Walsingham), 96 (Luciano), 95 (Meghni)

94 – Mika Aaltonen
Tre reti in Coppa UEFA, di cui una decisiva all’Inter, portano questo attaccante finlandese del Turun Palloseura direttamente in nerazzurro. Chiuso dalla regola che limita l’utilizzo di calciatori stranieri, viene girato in prestito al Bologna, dove però gioca la miseria di tre partite senza ovviamente lasciare il segno. Dopo aver fallito nel calcio si butta nello studio, sua autentica passione, laureandosi in economia. Attualmente è professore all’Università di Turku ed al dipartimento di Scienze Tecnologiche di Helsinki. È direttore del “Progetto Strax”, che studia i macro-flussi economici, membro dell'”American Council for the United Nation’s University Millennium Project di Washington”, socio della “World Future Society” e fa parte dello “Speakers Forum”. Un talento vero che aveva solo sbagliato professione.

93 – Bernard Vukas
Miglior calciatore croato di sempre, in patria si afferma nell’Hajduk Spalato come bomber implacabile e molto elegante. Dopo aver dato spettacolo in maglia hajduci per un decennio, arriva in Italia sulla scia di alcune prestazioni mostruose sfoderate proprio contro gli Azzurri e, prima, con due spettacolari gare giocate contro l’Inghilterra nella selezione del Resto d’Europa. Nella seconda di queste gare ha persino umiliato il leggendario mediano Blanchflower e oscurato sia il futuro Pallone d’Oro Matthews che il bomber della Juventus John Charles. Sotto le Due Torri si presenta nell’estate del 1958, a 31 anni compiuti, e in un’amichevole estiva i rossoblù schiantano la Juventus per 6 a 1. Sembra l’inizio di una grande storia, purtroppo però finisce tutto lì: preso dalla bella vita bolognese, non trova mai la forma, rimane due anni e segna la miseria di due reti senza trovare l’intesa con Maschio, suo partner d’attacco. Chiude la carriera, quarantenne, in Austria.

92 – Franco Battisodo
Per anni riserva del grande Janich, ne prende il posto quando questi si ritira ma complici tanti infortuni e un declino generale della squadra finisce per avere molto meno di quel che meriterebbe un libero con la sua visione di gioco e senso della posizione. Nei suoi otto anni in rossoblù gioca relativamente poco (circa un centinaio di gare in tutto) ma vince comunque due Coppe Italia e una Coppa di Lega Italo-Inglese.

 

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