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RS-STADIO: Ballardini imbattuto allo Juventus Stadium – 19 Apr

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Guardando la Juve dai 28 punti di questo Bologna, che per tutta la stagione ha faticato anche con le dirette concorrenti, i 59 punti che ci distanziano dalla Juventus parlano di una formazione che pratica uno sport differente, e che milita in un altro campionato. Si parla di un rullo schiacciassassi che potrebbe travolgere il Bologna senza troppe difficoltà, Bologna che per altro farà a meno di Kone e di Krhin.

Con queste due defezioni, il 3-5-1-1 dei rossoblu perde due pedine importanti, sono assenze pesanti quelle del greco e dello sloveno, nel fragile equilibrio del Bologna, ma bisognerà fare di necessità virtù, e quindi il loro posto sarà preso da Friberg (visto il momento di crisi di Perez, che resterà in panchina anche stasera) ed Ibson, che si andrà a posizionare dietro Cristaldo.

Ballardini fa il suo lavoro, sia in allenamento che in conferenza stampa, dichiarando che sarà una gara stimolante e che il suo Bologna ci proverà comunque a portare a casa dei punti. Più punti possibili. Ed in fondo, chi meglio di lui? Ballardini è imbattuto allo Juventus Stadium: in tre partite ha fatto due pareggi (Juve-Genoa e Juve-Cagliari 1-1) ed una vittoria (Juve-Palermo 1-2).

Il mister parla del clima particolare del campo, che è uno dei pochi stadi studiati appositamente per il gioco del calcio e ricorda che l’unico modo per giocarsela, è usare l’intelligenza. Secondo Ballardini la Juve non penserà al Benfica, ma sarà concentrata sulla partita di campionato che le permetterebbe di mettere una mano sullo scudetto, avvicinandosi ad un passo dalla matematica vittoria del 3 titolo consecutivo. Il Bologna giocherà stasera, conoscendo già il risultato delle dirette concorrenti, ma per Ballardini questo non cambia nulla.

I tecnico rossoblu infine ricorda che: “Da ragazzo ero juventino, la mia Juve era quella di Vycpalek e di Parola, la Juve di Bettega e Cuccureddu, di Causio e Anastasi. Poi con il tempo qualcosa è cambiato e anche la Juve ha passato il suo periodo buio, ecco, in quel momento mi sono staccato: quello non è sport, o almeno non è il mio sport”.
 

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