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Bologna

Le pagelle del Petisso – 15 Ott

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Weekend positivo per i nostri colori, un Bologna finalmente convincente, pur senza diversi nazionali esce  imbattuto contro sè stesso e ciò contribuisce ad aumentare il morale del gruppo di mister Pioli.

 

Pagelle:

 

Curci 7 Causa gli errori dell’ultimo periodo, si parlava di avvicendamento col giovane Stojanovic, e qui il grande Curci ha dimostrato grande sportività stringendo la mano in allenamento al suo vice augurandogli buona fortuna. Peccato che la stretta sia stata così energicamente affettuosa da fratturare l’arto dello sventurato Stojanovic, ma questi sono quei gesti che dimostrano che lo spogliatoio è unito.

 

Morleo 6 Impegnato sulla fascia, abbina quantità e qualità, palesando solo un attimo di incertezza quando vede sulla sua destra un’incredibile offerta di kinder bueno, qui il buon Archimede vacilla, ma un tempestivo intervento di Antonsson (7) proveniente dalla corsia dei wafer, opera una puntuale chiusura, respingendo la minaccia.

 

Sorensen 6 In cerca ultimamente di autostima, si offre volontario in Comune, ma lo destinano agli ausiliari della sosta, rimediando a fine servizio due ombrellate da altrettanti umarells (cit.). Decide, quindi, di tornare agli ordini di mister Pioli, dove, male che vada, ti arriva solo qualche leggera asticella…

 

Garics 7 Passa il week end a cercare il suo alter ego dell’anno scorso, Motta. Non lo trova, poi accende la tv, c’è la partita dell’ Italia e sente, con grande sorpresa, che ora gioca in Nazionale, ma si fa chiare Thiago. Decide, quindi di cambiare nome anche lui, si fa chiamare Tania per poter andare in Nazionale con la sorella di Gabbiadini, Manola.

 

Krhin 7 Gioca dal primo minuto con un’energia insolita, pressa, recupera palloni, contrasta, imposta, sradica, tritura caviglie, suggerisce, tira in porta… Poi si sveglia e dice a sua mamma di non preparare più la muckalica di sera.

 

Pazienza 7 Il mister gli chiede di prendere la squadra in mano, lui esegue ma esagera prendendo anche la riga, il compasso ed un tortino Porretta da uno zaino appoggiato su una sedia a Casteldebole. Era quello del figlio di Perez, esce quindi per infortunio e dovrà stare all’Isokinetic per circa 3/4 settimane.

 

Lazaros 6 Convocato dalla nazionale greca, non è stato però impiegato perchè il CT in realtà aveva chiesto Kone, quindi, una volta svelato l’equivoco, è tornato a Bologna per la partita non prima però di aver consegnato le pizze a tutto lo spogliatoio, come due anni fa, quando lavorava per Pizza Hut.

 

Alibec 7 Debutta al posto del nazionale Diamanti e, come fa Robert De Niro per immedesimarsi meglio nella parte,  cerca un soggetto da farsi tatuare su tutto il corpo. Decide di tatuarsi i titoli di tutti i libri che ha letto, mantenendo così immacolata la sua pelle.

 

Bianchi 7 Per superare il momento di crisi culminato con la sostituzione durante la partita interna con il Verona, chiede a Pioli un aiuto morale. Il mister gli dice: “Fai come me, rivolgiti ad un mental coach. Lo vedi io come vado meglio ?” E gli suggerisce il nominativo di un mental coach inglese, tale Robert Waterfresh. Dopo il primo colloquio, Rolando viene trovato in stato confusionale all’aeroporto Marconi mentre tenta di dare le noccioline ad un jumbo jet.

 

Moscardelli 7 Schierato al fianco di Bianchi, quindi come unica punta, offre come sempre il meglio di sè nel dopopartita, appoggiando la sua barba sulla pelata di Zanzi mentre questi viene intervistato da Varriale, per poi mettere la foto su facebook e fare una maglietta autocelebrativa.

 

Pioli 7 Aveva detto che sarebbe andato via qualche giorno, per staccare, invece fortunatamente è rimasto a Bologna, attirandosi però le ire di sua moglie  e dei suoi figli che volevano andare ad Eurodisney. Meglio così, perchè in questo modo abbiamo scongiurato il pericolo che parlasse ai giocatori del suo soggiorno, creando ulteriore confusione nel citare, ad esempio, l’occhio di Tigro, la grinta di Pimpi e (per motivare Curci) l’appetito di Winnie the Pooh

Buon Bologna a tutti, anche quando non c’è.

 

Petisso

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