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Sandy Flash Back – L’astinenza – 15 Dic

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Ma che cazzo è sto freddo?! Ho i brividi, la pelle d’oca, cerco di scaldami coprendomi ma niente, non passa per niente!!! Non sto bene, non sto affatto bene, non sto bene cazzo!!! Lo sento, lo vorrei urlare, chiedere aiuto, ma è meglio di no!!! Sono notti che non dormo, sudo freddo in continuazione e se, per caso, capita d’addormentarmi un pochetto, mi sveglio con le lenzuola fradice appiccicate alla mia pelle a causa del sudore ed un puzzo insostenibile in tutta la mia camera!!! Ho crampi continui alla pancia, il vomito e la nausea ormai accompagnano le mie giornate come un cane accompagna un cieco, il bagno é diventato il mio miglior amico, non faccio in tempo ad alzarmi dalla tazza che già devo tornarmi a sedere, per non parlare poi di quello che mi sta succedendo in faccia… ho del muco, trasparent o giallo che sia, che mi cola dal naso ininterrottamente, due pupille grandi come due palline da Ping pong, ho occhiaie da far invidia a un panda e lacrimo dagli occhi peggio di quando, in semifinale di coppa UEFA, siamo stati eliminati dal Marsiglia!!! Vedo cose che altri non vedono, vedo cose che non succedono, che non sono reali, ho allucinazioni continue, addirittura ho appena visto Salvatore Lanna smarcare 4 avversari sulla fascia e crossare in mezzo perfettamente per Fantini che, in rovesciata, ha segnato il gol vittoria contro la Juve!!! Sto impazzendo, non c’è la faccio più, mi chiedo quando finirà tutto questo senza riuscire a darmi nessuna risposta… Non sto bene, non sto davvero bene per niente cazzo!!!

Ecco, prendete questa auto descrizione, immaginatevi davanti a voi un essere umano con tutti questi sintomi, e si, ecco che avrete di fronte una persona in piena crisi d’astinenza da eroina!!! 

Purtroppo il nostro corpo, quando prova qualcosa che gli provoca piacere, tende a volerne sempre di più, facendolo diventar prima un abitudine, poi continuando a cercarlo in maniera esagerata, fino a diventare una dipendenza. Si può essere dipendenti da svariate cose, sostanze o azioni, dall’eroina, dalla cocaina, dalla nicotina, dall’alcol, da altre droghe in genere, dal gioco d’azzardo, dal sesso, dai videogames, dallo shopping, dal cibo, e queste son solo alcune delle tante dipendenze possibili…

Un calciatore ad esempio, nel caso specifico un attaccante, potrebbe diventare dipendente dal gol, più ne fa, più ne vorrebbe fare, cosa normalissima, ma cosa succede se, da un momento all’altro il pallone decide di non entrare più in rete?! Non so rispondervi perfettamente, potrei dirvi che si vede la porta sempre più piccola, che si iniziano a sbagliare anche le cose più facili per paura, ma non so se sarebbe giusto, non so esattamente come si manifesta una crisi d’astinenza da gol, però una persona a cui potete chiederlo esiste, e si chiama Robert Acquafresca. Quasi un anno e mezzo senza segnare per lui, l’ultimo gol quando giocava nel Levante nel finale del campionato 2012/13, se invece si considera l’astinenza da gol nel solo campionato italiano gli anni diventano addirittura due e mezzo, l’ultimo gol contro il Novara il 4 marzo 2012, e poi finalmente quel giorno, il giorno di Pescara- Bologna…

Era il 12 settembre 2014 e un Bologna ancora a secco di vittorie in quel l’inizio di stagione, affrontava all’Adriatico il Pescara per la terza giornata di serie B, quella dell’esordio in quel campionato per Acquafresca, ripescato dal tecnico Lopez che se l’era ritrovato in rosa dopo aver rifiutato tutte le possibili destinazioni durante il mercato estivo.

A sbloccar il risultato ci pensò, al ventottesimo minuto, Marcel Buchel con un tiro da quasi trenta metri perfettamente indirizzato nell’angolino e sul quale Fiorillo non potè nulla.

Il Pescara subì il colpo, e dopo appena due minuti il Bologna raddoppiò, proprio con un gol di Robert… Laribi, appena dentro l’area, servì perfettamente Acquafresca, che dal limite dell’area piccola siglò il due a zero… Fu la fine di un incubo, la fine dell’astinenza, l’unico gesto che in un attimo solo scacciò via tutte le possibili crisi future. Il ragazzo esplose, la sua felicità fu incontrollabile, tutti i suoi compagni gli saltarono addosso, e il tecnico Lopez, pizzicato dalle telecamere di Sky, offrì il suo miglior sorriso da attore consumato di soap opera latino-americane per festeggiare. Un gol è come il sangue per un attaccante, è l’unico obiettivo di una punta quando entra in campo, il gol è una cosa vitale per un giocatore che, prima di questo periodo di crisi, di gol ne aveva sempre fatti!!! 

Passarono altri sette minuti e, clamorosamente, la squadra felsinea andò addirittura sul tre a zero 

con un gol dal limite di Casarini, al suo primo gol in maglia rossoblù!!!

A fine primo tempo il risultato era di 3 a 0, sarebbe potuta essere una partita finita, quarantacinque minuti privi di emozioni, ma come al solito il Bologna decise che la tranquillità non gli piaceva…

Nei primi ventidue minuti ci fu lo show di Coppola, che con due “ottimi” interventi fece tornar il Pescara in partita!!!

Al cinquantaduesimo minuto Salamon, di testa, girò in porta senza troppe pretese un calcio di punizione dalla trequarti, Coppola si accartocciò su se stesso e (mi sto chiedendo ancora adesso come abbia fatto) fece entrar la palla in rete, ma questo è niente in confronto a quello che combinò quindici minuti più tardi!!!

Sessantasettesimo minuto, Politano dal limite fece partir un tiro centrale che Coppola avrebbe potuto tranquillamente fermare, ma sbagliò l’intervento, la palla gli sfuggì, ci si avventò subito Pasquato e Coppola lo buttò giù cercando di recuperare al suo errore… Risultato?! Rigore ed espulsione per il portiere. Lopez decise di togliere Cacia per far posto a Stojanovic, sostituzione che ci sarebbe potuta stare, peccato solo che cinque minuti prima aveva già cambiato Acquafresca con Betacourt, quindi ci si trovava a giocar la parte finale della gara, contro un Pescara all’arrembaggio, in dieci contro undici e con il giovane uruguaiano come unica punta… tutti i tifosi rossoblù tirarono fuori i rosari e iniziarono a pregare per il miracolo!!! Maniero, ovviamente, non sbagliò dagli undici metri, e la partita diventò unicamente a tinte biancazzurre, ma un ottimo Stojanovic chiuse la porta e salvò il risultato sulle conclusioni di Politano, Maniero e Pasquato. 

All’ottantottesimo minuto venne espulso anche Salamon per doppio giallo, ma fu proprio in dieci contro dieci che il Pescara ebbe l’occasione migliore…

Stojanovic uscì di pugni su un cross dalla destra, purtroppo il pallone sbattè sulla faccia di Melchiorri indirizzandosi verso la porta, ma Ceccarelli, con un grande intervento, riuscì a farla sbattere sul palo e a farla uscire!!!!

Fu l’ultima emozione, l’arbitro fischiò, la partita finì e il Bologna tornò a casa felice per i tre punti, ma ancor di più per aver ritrovato uno dei suoi bomber, Robert Acquafresca, che finalmente interruppe la sua astinenza e tornò al gol, sbloccandosi e risultando, nonostante le poche presenze nella seconda parte di stagione, importantissimo per la promozione in serie A della squadra felsinea!!!

 

(Fonte fotografica Legab.it)

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