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L’analisi di Hellas Verona – Bologna 2-3 – 22 nov

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Finalmente tornano i tre punti, dopo 4 sconfitte che avevano fatto male a squadra e ambiente, soprattutto quella contro il Crotone. 
Arriva un successo guadagnato con carattere e pazienza, non certo con una buona prestazione, visto che la squadra ha faticato sia in fase difensiva, con troppi errori individuali commessi, che in quella offensiva, dove difficilmente abbiamo trovato spazi, salvo poche situazioni. 
Oltre i 3 punti, la buona notizia è il ritorno al gol di Mattia Destro, dopo 6 mesi dalla sua ultima rete contro il Pescara. Aver vicino Palacio lo ha aiutato e non poco, anche se la sua prova è stata positiva nel complesso, anche quando c’era da rincorrere l’avversario. 
Alla vigilia, e alla lettura delle formazioni, c’era qualche dubbio sulla sistemazione in campo dei tre uomini offensivi. A partita finita si può dire che davanti si è giocato con il tridente vero e proprio, ma leggermente più stretto rispetto al solito. Palacio e Verdi si facevano trovare spesso tra le linee interne, e poche volte sono andati larghi a puntare il terzino avversario. Si può dire quindi che Donadoni abbiamo proposto il cosiddetto “albero di Natale”, cioè un 4-3-2-1

Andiamo ora ad analizzare gli episodi più interessanti del match.

Il primo gol del Verona arriva al 12′ grazie a una dormita della retroguardia rossoblu. I felsinei rimangono mal disposti in seguito ad una punizione, e sulla sinistra Krafth, dopo aver subito un colpo alla testa, ritarda a rialzarsi, non accorgendosi che l’azione si stava svolgendo in maniera pericolosa. 
Quando lo svedese si rialza ormai è tardi, e nella sua zona si posiziona Cerci che di testa supera un incerto Mirante in uscita. 
In questo caso c’è poco supporto sul lato debole (si crea un 3 contro 2) e poca attenzione sul cross di Fares. 

Passando 10 minuti e il Bologna trova il pareggio, con l’azione più interessante della partita.

Alla vigilia avevamo detto che sarebbe stato importante prendere i 3 centrocampisti alle spalle, posizionandosi tra le linee. Ecco allora che la manovra che ha portato al gol rappresenta perfettamente questa situazione, con Donsah che con un passaggio elude il terzetto di centrocampo, trovando Verdi e Palacio molto vicini tra loro e liberi di fare la giocata. Probabilmente Caracciolo e Caceres rimangono troppo statici, ma uscire verso i due giocatori più talentuosi poteva essere altresì pericoloso. 
In basso intanto si vede Destro già molto libero, e soprattutto Poli, che intelligentemente taglia verso il centro dell’area. 

Poli con il suo movimento porta del tutto via l’uomo (Fares) a Destro, che servito splendidamente da Palacio, fulmina Nicolas sul primo palo. Sono i tempi a fare la differenza, e il “Trenza” li sa leggere alla perfezione.

Strada in discesa? Tutt’altro. 12 minuti dopo ancora grave errore in difesa, e nuovo vantaggio gialloblu.

Verde punta Krafth e mette in mezzo un buon pallone in direzione del secondo palo. Il cross è veloce e ben calibrato, ma di facile lettura. L’errore più grave qui lo compie Masina, che non guarda e non tocca mai l’avversario che stava attaccando alle sue spalle. In questo caso il terzino doveva posizionarsi meglio con il corpo, valutare la traiettoria della sfera, e impedire con astuzia a Caceres di compiere il terzo tempo che ha portato alla rete. 
Solito, gravissimo errore di Adam che ricade nuovamente nel suo punto debole. Donadoni si arrabbia, si stanca e lo toglie.

10 minuti dopo il rientro in campo dagli spogliatoi, Donadoni stupisce tutti e sceglie di inserire Okwonkwo per Mattia Destro, autore fin lì di una buona prestazione. L’intento era maggior velocità sull’esterno, facendo scalare Palacio in mezzo. 
L’esperimento riesce visto che Orji punta e spesso supera il suo uomo; ma la cosa più importante la compie in mezzo all’area, al minuto 74.

Come nel primo gol siamo stati molto bravi nell’attaccare l’area di rigore e a costruire il cross. Sulla destra Verdi si libera dell’uomo, favorito dalla sovrapposizione di Krafth, mentre in mezzo si crea un 2 contro 1 sul secondo palo, con Donsah e Okwonkwo a mettere in difficoltà Caceres. 
Il pallone di Verdi è perfetto a cade nella zona di Orji, che senza saltare trafigge Nicolas pareggiando il match. La retroguardia veronese è sicuramente poco attenta, ma il Bologna è bravo ad attaccare l’area con 3 uomini, con inserimenti intelligenti.

2 minuti più tardi è Donsah a regalare il successo ai felsinei,con un destro di mezzo esterno straordinario da fuori area, diretto nell’angolino alla sinistra del portiere. 

Prestazione opaca ed incolore degli uomini di Donadoni, che sono riusciti poche volte a rendersi pericolosi dalle parti di Nicolas, anche quando il risultato era a sfavore. Da salvare c’è la voglia e la cattiveria di rimanere sempre in partita, e la ferocia nel recuperare e capovolgere un risultato in due minuti. Bravo e fortunato Donadoni nei cambi. Bravissimo ed impeccabile Erik Pulgar sempre più leader di questa squadra. 

E l’esame tridente Verdi-Destro Palacio? Superato!

 

(Immagini Sky)

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