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Conferenza stampa di Skorupski: “Questa squadra ha qualità. Io sono qui per lavorare duramente”

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Valentino Orsini

 

 

Conferenza stampa di presentazione di Lukasz Skorupski, nuovo portiere rossoblù che ha firmato un contratto di 5 anni. Al suo fianco, protagonista di domande sul mercato, anche il D.S. Riccardo Bigon. Abbiamo riportato le parole più importanti dei due protagonisti.

Cosa rappresenta, per te, Bologna nella tappa della tua carriera?
“Sono molto contento che mi abbiano portato qui. Ho firmato per 5 anni, quindi ringrazio la società per la fiducia. Sono venuto qui per lavorare duro, perché il mister si basa su questo. Io farò del mio meglio per essere il primo portiere, ma ho grande rispetto per i miei tre compagni”.

Il Bologna si è assicurato un portiere per il futuro. Scelta ponderata o arrivata in corso d’opera?
(Bigon) “Citando Antonio (Mirante, ndr), dobbiamo ringraziarlo per ciò che ha dato qui. Siamo in campo che nello spogliatoio. Era già da un anno che lavoravamo su quest’idea perché Lukasz a Empoli ci aveva impressionato, ma solo quest’estate si è concretizzata l’occasione”.

Cosa ti resta dell’ultimo anno a Roma? E cosa porti a Bologna?
“Ho lavorato benissimo con Alisson, siamo amici e ci sentiamo spesso. Non credo che quest’anno sia stato perso perché mi allenavo sempre al 100%. Magari quest’anno riuscirò meglio a dimostrare che portiere sono e speriamo di fare una grande stagione”.

Hai un contratto di 5 anni, tra 4 ci sarà un nuovo Mondiale. Quest’anno non sei potuto andare per un infortunio. Come sono andate le cose?
“Ho preso una botta nel pre-ritiro con la mia nazionale e sono dovuto tornare a fare riabilitazione a Roma. Abbiamo deciso con i dottori della nazionale polacca che dovevo avere bisogno di almeno due settimane per recuperare. Sono tornato e spero tra quattro anni di essere protagonista”.

L’arma in più che metti a disposizione del Bologna può essere la voglia di rivincita?
“Voglio vincere tutte le partite, e se non ci riusciamo con queste grandi squadre proveremo a pareggiare. Sappiamo che ci sono squadre più forti, ma dobbiamo fare il nostro lavoro sul campo. Dobbiamo guadagnare almeno un punto con ogni squadra, poi se ne arrivano tre tanto meglio”.

Il tuo obiettivo è stagionale o durerà lungo l’arco dei 5 anni?
“Io sono venuto qui per fare del mio meglio. Sono sicuro che farò del mio meglio, poi vedremo cosa succederà”.

Hai iniziato a farti un’idea su quanto possa valere questa squadra?
“Ha tanta qualità. Sto conoscendo tutti pian piano e mi trovo molto bene. Serve fare amicizia per creare un gruppo, perché se ci troviamo bene fuori, lo faremo anche dentro al campo”.

Con che tipo di difesa ti trovi meglio?
“Penso che questa domanda sia per il nostro mister. Ci stiamo conoscendo tutti, io posso dire solo questo per adesso: con due centrali mi sento più sicuro, poi deciderà tutto l’allenatore”.

Biografia personale?
“A 8 anni ho iniziato a concentrarmi sul calcio. Prima facevo il difensore, poi a un torneo mi hanno messo in porta e ho giocato molto bene. Ho due fratelli, però entrambi hanno smesso prima di me”.

Quale qualità vorresti da parte di un tuo collega?
“Penso che Angelo (Da Costa, ndr) abbia un buonissimo rapporto coi ragazzi, quindi cerco di migliorare la fiducia e prendere responsabilità. Devo sicuramente migliorare coi piedi, ogni giorno sarà buono”.

Come fa una squadra come la tua nazionale a uscire ai gironi?
“Succede. Avevamo voglia, ma siamo usciti subito ai gironi. Ora cambierà l’allenatore e spero che mi convocherà. Speriamo di qualificarci a Europei e Mondiali”.

Qual è l’errore di un portiere che ti ha colpito di più?
“Per adesso, credo che uno dei migliori portiere sia Alisson perché grazie a lui siamo arrivati in semifinale di Champions. In campo ha sempre fatto benissimo, quindi bisogna rubare anche qualcosa da lui”.

Quando hai firmato 5 anni di contratto, dove ti vedi tra 3-4 anni col Bologna?
“Quest’anno l’obiettivo è sicuramente la salvezza, poi cercheremo di andare nella parte sinistra della classifica. Sono difficili queste domande (ride)”.

Sei bravo a parare i rigori?
“Penso di sì, perché a Empoli su 9 ne ho parati circa 5, quindi spero di aiutarvi anche con i rigori”.

 

La palla passa a Bigon.

Radiografia del mercato.
“Come ho quasi sempre fatto, ho cercato di dare la squadra più completa possibile all’allenatore per l’inizio del ritiro. Anche voi che siete qui tutti i giorni riuscirete a notare quant’è importante lavorare con tutti da subito. Mancano circa 40 giorni alla chiusura del mercato, succederà ancora qualcosa e probabilmente qualcuno dovrà uscire. Per l’allenatore, una cosa è vedere i giocatori alla TV; un’altra è cercare di capire chi ha le caratteristiche giuste. In base a questo, vedremo come agire”.

Come si legge il fatto che ha ancora un anno di contratto davanti?
“Si legge che sono diventato vecchio e per la prima volta c’è un allenatore più giovane di me. Sono meno preoccupato per la scadenza perché ho fatto 3 anni alla Reggina, 6 al Napoli e qui inizio il terzo. Solo al Verona sono rimasto un anno, ma sono in Serie A da 15 stagioni, quindi so bene che col presidente, se ci troviamo bene, posso rimanere 10 anni. Per la prima volta, sento che ho potuto incidere sulla squadra, perché questa sensazione avviene solamente dopo tre anni. Credo che quest’anno abbiamo le carte per fare una stagione buona, mi piace partire con ottimismo anche  se il primo obiettivo è rimanere in categoria, cercando poi qualcosa di più. La durata del contratto non è un problema”.

Perché c’è questa percezione che il livello si sia abbassato, mentre lei dice che c’è qualcosa di meglio?
“Di chi è la percezione? Tu?”

Dell’ambiente.
“L’ambiente non si identifica chiaramente. Ognuno vede le cose a modo suo. I passi in avanti e decisi sono avvenuti con le vendite importanti. Senza quella sei bloccato e sei confinato nei paletti del budget che non c’è. Io spero che questa stagione, anche grazie ai nuovi innesti, che possa dare un passo avanti. Io sono molto fiducioso, poi sapete che sarà il campo il giudice supremo”.

Come racconterebbe questa rivoluzione del Bologna ai tifosi?
“Non credo sia una rivoluzione dal punto di vista tecnico. Ho visto nei vecchi e nei giovani la voglia di fare qualcosa di speciale, questa è l’aria che respiro. L’aria che si respira all’interno del gruppo è molto positiva, poi sarà ancora il campo a decidere se queste sensazioni verranno realizzate. C’è grande voglia di migliorare le differenze tattiche dell’allenatore e questa predisposizione può significare qualcosa di buono per il futuro”.

Hai forzato la tua visione in ottica di trasferimenti?
“Quella di Verdi era nell’aria, ma parlando di titolari dello scorso anno sono usciti Mirante e Masina, quindi non mi pare sia stata rivoluzione. Poi se ci saranno dieci titolari rispetto all’anno scorso, questo non lo posso sapere perché deciderà l’allenatore”.

Si dice “Bigon fa contratti molto lunghi”. Come mai?
“A me piace contare sui giocatori, questo sì. Io credo che Lukasz possa rimanere con noi 5 anni, poi quello che succederà il prossimo anno non lo so. Non mi risulta di aver fatto contratti di 5 anni ai giocatori superiori ai 30 anni, invece farlo fare a Svanberg non mi sembra follia”.

 

Ecco il video integrale della conferenza.

 

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