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Il Resto del Carlino – Carrus: “Porto Bologna nel cuore”

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Oggi Davide Carrus, a 39 anni, gioca ancora nel Castiadas, serie D della Sardegna. Cagliari e Bologna hanno segnato due tappe importanti della sua carriera. L ‘ex-centrocampista del Bologna, tra i punti fermi della squadra che riconquisto la Serie A nella stagione 2007-08 con ben 40 presenze. Una volta ritrovata la A, Carrus (sardo, cresciuto nel Cagliari) trovò poco spazio e lasciò la squadra a gennaio dopo appena 3 presenze in quattro mesi.

Davide Carrus ha parlato ai microfoni del Resto del Carlino: “Cagliari-Bologna è una partita speciale, lo ammetto. A Bologna ho giocato solo un anno e mezzo, ma all’Ospedale Maggiore è nata mia figlia Beatrice, non dimenticherò mai il tempo passato sotto le Due Torri. Ho dei bellissimi ricordi, perché nella prima stagione abbiamo vinto il campionato di Serie B, e la piazza ci provava da anni senza riuscirci. L’avventura con Arrigoni fu molto bella, non solo per i risultati. A Bologna si vive molto bene, io abitavo a Casalecchio ma alla sera andavamo sempre da Ivo, alla Braseria. Anche con Modena e Spal mi sono trovato bene, si vede che con l’Emilia-Romagna ho un feeling speciale, sono stato anche a Piacenza. Noi sardi siamo tutti per il Cagliari, il 90% degli abitanti dell’isola si identifica in questa squadra che adesso è diventata una realtà consolidata con la nuova proprietà, un po’ come il Bologna. Spero che il Bologna prosegua sulla strada del miglioramento che ha intrapreso da qualche partita, ma che lo faccia da domenica. Di Vaio? Si, ci ho giocato, e su di lui non c’è bisogno di dire nulla, sapete anche voi quanto era forte. Gli auguro di ripetere da dirigente anche solo in parte la carriera che ha fatto in campo. Inzaghi? So che è un allenatore preparato, ho letto che all’inizio quando la squadra faceva fatica è stato anche in bilico, ma me ne hanno parlato davvero bene. E’ un tecnico che conosce i giocatori e sa come motivarli. Ho 39 anni e gioco ancora perché mi diverto. L’anno scorso il Castiadas è salito dall’Eccellenza in Serie D, io farò quest’ultimo anno poi smetterò, ho troppe cose per la testa.”

 

 

(foto: telediocesi.it)

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