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TMW – Franco Colomba: “Radice fu un precursore del calcio moderno, con lui ottenemmo un gran risultato. Bologna? Ora c’é bisogno di punti”.

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Numero Diez


Pluri scudettato da giocatore con la maglia del Milan, vincitore di uno storico tricolore sulla panchina del Torino, l’ultimo della storia granata: Gigi Radice se n’è andatp a 83 anni, dopo una lunga battaglia contro il morbo di Alzhaimer.

Di lui ha un ricordo speciale Franco Colomba, che è stato giocatore sotto la gestione Radice nel Bologna della stagione ’80-’81.

“Di lui ho un ricordo molto bello anche perchè riuscimmo a disputare un’annata eccellente. Era un uomo con la U maiuscola, un grande tecnico. Eravamo reduci da una stagione sofferta e con il suo arrivo la nostra voglia di rivincita e di riscossa si coniugarono bene con il suo spirito. Fu un connubio perfetto: nonostante la penalizzazione di cinque punti arrivammo al settimo posto, fu un gran risultato. Era un Bologna che giocava bene e dopo quello non ce ne sono stati molti altri capaci di giocare così. Radice è stato un precursore del calcio moderno, fu lui a dare il via alla fase difensiva che partiva dagli attaccanti. Il suo pressing e la riconquista della palla sono stati concetti ripresi anche da Sacchi. A sua volta Radice si ispirava ai principi dell’Olanda degli anni Settanta”.

Ma non solo dolci ricordi su Radice ed il suo Bologna, Colomba ha voluto fare anche un passaggio sulla situazione attuale dei rossoblù:

“Adesso c’è bisogno di punti senza stare troppo a guardare per il sottile. Conta riuscire a vincere e poi arrivare al mercato per qualche correttivo”.

Il match con l’Empoli è molto delicato.

“Certo, se la squadra toscana incrementa il suo vantaggio poi diventa davvero dura. Se il distacco resta uguale può anche andar bene. E’ chiaro che il bologna sta facendo meno di quel che ci si aspettava. Va rivisto qualcosa. Quali correttivi? Lo sa la società”.

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