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La Bottega dei Talenti – Alphonso Davies

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fonte immagine: Mike Hewitt/Getty Imges


Fermo lo sport, fermo il calcio, è difficilissimo in questi giorni parlare con entusiasmo di una passione che coinvolge milioni di persone nel mondo. Sembra assurdo chiacchierare e polemizzare su eventuali calendari di fine stagione. Quel che non deve mancare ed è necessario, è continuare a parlare del calcio giocato per trovare una boccata d’aria, uno svago utile in questi giorni di vita capovolta e rivoluzionata.

Prima che la stagione del calcio europeo venisse mandata gambe all’aria dal coronavirus, ha regalato diversi spunti interessanti. In particolare, l’andata degli ottavi di finale di Champions League ha regalato al mondo uno dei più importanti talenti dei prossimi anni. In Chelsea- Bayern infatti Alphonso Davies ha dato dimostrazione del suo incredibile talento, imponendosi sul palcoscenico più importante con una prestazione magnifica.

Andiamo a conoscere più da vicino il calciatore del Bayern Monaco.

Quella di Alphonso Davies è una storia di rivalsa e rivincita, una storia a lieto fine, iniziata in condizioni poco favorevoli.

Durante la guerra civile in Liberia, Debeah e Victoria Davies furono costretti a fuggire dal paese e rifugiarsi come altri 12 mila connazionali nei campi profughi del vicino Ghana. Proprio in quel periodo nel campo profughi aperto dall’UNHCR a Buduburam, località a 44 km da Accra (capitale del Ghana) inizia la nostra storia.

Alphonso Boyle Davies nasce nel campo profughi di Buduburam, il 2 novembre 2000. All’età di 5 anni la famiglia Davies riesce tuttavia a trasferirsi in Canada, nella regione dell’Ontario.

Gioca a calcio inizialmente nelle scuole calcio delle due squadre principali di Edmonton. Il suo talento si esprime soprattutto offensivamente e non passa inosservato e nel 2015 si trasferisce nelle giovanili di una delle formazioni canadesi dell’MLS, i Vancouver Whitecaps. Inizia la trafila nel settore giovanile, che lo porta a giocare, a 16 anni ancora da compiere, con i Whitecaps FC II, seconda compagine dei Whitecaps che milita nella USL, campionato che dal 2017 è riconosciuto come la seconda lega della MLS. Qui, firmando, esordendo e segnando il primo gol da professionista dopo un mese abbatte tre record di precocità della USL. Al termine della stagione si trasferisce nuovamente nella formazione principale della franchigia canadese, fino al 2018. In due stagioni con i Whitecaps colleziona 66 presenze, 8 reti e 11 assist, di cui 8 gol e 10 assist tutti nella stagione 2018. Durante la sua militanza nei Whitecaps ha l’occasione di esordire e mettere a segno 2 gol e un assist anche nella CONCACAF Champions League.

Ancora una volta le sue prestazioni attraggono club sempre più importanti. Questa volta arriva puntuale ed inevitabile il richiamo dell’Europa. A gennaio 2019 è il Bayern Monaco ad assicurarsi le prestazioni dell’ala canadese. Il trasferimento costa circa 18 milioni di euro al Bayern, diventando la cessione più remunerativa della storia della MLS.

Col Bayern inizia il percorso nella seconda formazione dei bavaresi, collezionando immediatamente 3 presenze nei primi mesi in Germania. Col Bayern esordisce il 27 gennaio 2019, giocando appena 4’. Tuttavia, già il 17 marzo mette a segno il primo gol, risultando il più giovane marcatore degli ultimi 20 anni nel Bayern Monaco. In questa stagione, prima con Niko Kovac e poi con Hansi Flick, nella nuova collocazione tattica di terzino, si sta esprimendo ad alti livelli.

Nel frattempo, avendo già giocato con le formazioni under17 e under20 della Nazionale Canadese, esordisce nel 2017 con la Nazionale maggiore. Alla seconda presenza, durante la Gold Cup 2017, segna una doppietta contro la modesta rappresentativa della Guyana Francese. Al momento conta 17 presenze e 5 reti con la Nazionale.

181cm x 72kg, Alphonso è dotato di una struttura fisica longilinea e una struttura muscolare uniformemente sviluppata. Ha lunghe leve che gli permettono di essere straordinariamente veloce sul lungo, e grazie ad una fisicità ben sviluppata è rapido e agile anche gli spazi stretti.
La struttura fisica gli permette di essere abbastanza abile nel gioco aereo, ma soprattutto dominante dal punto di vista fisico, caratteristica che ne ha aiutato l’evoluzione in terzino.

Mancino naturale, è dotato di una eccellente tecnica individuale. Nella conduzione del pallone usa prevalentemente il piede sinistro, ma la velocità, la rapidità e l’ottimo controllo del pallone fanno di lui una saetta imprendibile palla al piede.
Agilità e rapidità unite ad un’ottima tecnica hanno fatto di lui nel corso degli anni della USL e della MLS un’ala sinistra di livello assoluto. Tuttavia, in campionati di livello decisamente inferiore alla Bundesliga ed in generale all’Europa, gli spazi sui quali poteva contare offensivamente eraNO nettamente più larghi. Arrivato al Bayern, dopo le prime apparizioni nel suo ruolo originario, Niko Kovac ed il suo staff intuiscono che il calciatore potrebbe sfruttare meglio le sue caratteristiche nel ruolo di terzini sinistro e così ne arretrano la posizione. In questo ruolo Davies ha più campo davanti a sé per sfruttare le doti velocistiche, sfruttando le sovrapposizioni e potendo sia puntare e dribblare l’avversario, sia andare sul fondo e crossare.

Dal punto di vista balistico Davies è in possesso di un ottimo piede mancino col quale è in grado di finalizzare e rifinire assist molto precisi. In questa stagione in 32 presenze ha messo a referto una rete e 8 assist, risultando decisivo in più di un’occasione e permettendo al Bayern, soprattutto con Hansi Flick alla guida di poter contare sulla nuova impostazione di Alaba come centrale di difesa.

Ciò che più stupisce dell’evoluzione di Davies è la capacità del calciatore di adattarsi nel passaggio da un calcio ancora poco evoluto come quello nordamericano, a quello dei top club europei in Champions League ad una posizione di campo nella quale sono necessarie attenzione e concentrazione. Davies ha dimostrato di avere queste doti che, unite ad una fisicità importante che gli permette di essere spesso dominante contro ali offensive avversarie, sì veloci, ma inferiori fisicamente, hanno evoluto il gioco di Alphonso in un terzino potenzialmente tra i più forti del pianeta. Inoltre, è sorprendentemente in possesso di un’ottima scelta di timing negli interventi, arrivando sempre pulitissimo a toccare il pallone o ancora meglio ad arpionarlo.

Davies è una dimostrazione della globalizzazione del calcio e di come la MLS stia accrescendo il suo valore tecnico. Una nuova possibilità sulla quale anche il Bologna potrebbe fare affidamento, visto il legame con i Montreal Impact.

 

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