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Il Resto del Carlino – Intervista a Zaccheroni: “Mihalovic è ambizioso e allenare i giovani in rossoblù è una sfida stimolante”

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In rossoblù solo da calciatore, e solo nel settore giovanile, Alberto Zaccheroni vanta una lunghissima carriera da allenatore. Il primo aprile ha compiuto 68 anni, e li ha festeggiati in casa a Cesenatico, come prescrive il periodo che stiamo vivendo: “Ammesso che si possa festeggiare qualcosa con questa pandemia che ci ha stravolto la vita”.
Zac, che è fermo dal 2019 quando è arrivato alla scadenza del contratto con la Nazionale degli Emirati Arabi Uniti, ha rilasciato un’intervista al Resto del Carlino.

BOLOGNA – Zaccheroni nella sua carriera ha vinto uno Scudetto, quello rocambolesco del 1999, quando sedeva sulla panchina del Milan. Oggi il tricolore sta per lasciare le maglie della Juventus, e sta per colorarsi di nerazzurro, ultimo avversario dei rossoblù, che possono dire di aver vissuto una serata di rimpianti a causa della scarsa vena offensiva dei suoi attaccanti: “L’Inter di questi tempi è la squadra peggiore che ti possa capitare di affrontare. Che il Bologna giochi sempre a calcio è ormai una certezza, così com’è certo che per fare il salto le manca il finalizzatore, diciamo un Palacio più giovane…”.
Nel ruolo di centravanti-finalizzatore però continua e continuerà nelle prossime settimane, l’esperimento Barrow, ma Zac dice la sua: “Barrow ha grandi doti, ma gli manca la qualità di saper capitalizzare l’unico pallone che gli arriva. E si trova più a suo agio quando riceve la palla negli spazi, dove può sfruttare la velocità: cosa che gli riesce meglio da esterno che da punta centrale”.

MIHAJLOVIC – Da collega a collega, Zac si è soffermato anche sul Sinisa Mihajlovic e sulla sua mai celata continua ambizione: “Sinisa è uno che ha dentro la voglia di crescere e che anche da calciatore al di là delle grandi doti che aveva, ha saputo costruirsi col lavoro e il sacrificio. A Bologna ha trovato una continuità tecnica che da quando allena non ha mai avuto”.
Sulla possibilità di vederlo sulla panchina di una big, Zaccheroni è scettico: “Una big l’ha già allenata: penso al Milan. Lo so che lui non si accontenta mai, ma credo che in Italia adesso farebbe fatica a sedersi sulla panchina di una big – dice Zaccheroni, che aggiunge a proposito della possibilità che in passato Sinisa allenasse la Juventus – Ci è andato molto vicino, ma oggi leggo dei candidati ad un eventuale dopo Pirlo e vedo dei concorrenti fortissimi”. Il suggerimento di Zaccheroni è dunque uno solo: “Non posso consigliargli nulla: dico solo che crescere i giovani a Bologna è una sfida molto stimolante. Perché tolto le big Bologna la considero, insieme a Firenze, la piazza in cui si avverte di più il peso della maglia”.

TOMIYASU – Zac tra il 2010 e il 2014 è stato il CT della Nazionale Giapponese, vincendo anche la Coppa d’Asia nel 2011. Inevitabile un parere su Takehiro Tomiyasu: “Se fossi nei panni di una grande lo prenderei a occhi chiusi. Ho allenato i calciatori giapponesi e so che non si tirano mai indietro. Capiscono tutto e si adattano a tutto”.

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