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Diamo i numeri: Bologna – Verona

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Credit: bolognafc.it

Continua la nostra rubrica settimanale Diamo i numeri, dove ogni settimana verranno proposti commenti, analisi, curiosità e pillole statistiche, rigorosamente su una scala da 0 a 10, sulla situazione in casa Bologna.

Zero vittorie ancora. Non è bastata la spinta di un caloroso Dall’Ara per assistere alla prima vittoria del Bologna in Serie A. Se con le big del campionato come la Lazio è anche ammissibile una sconfitta, con le squadre di medio-bassa classifica è doveroso scendere in campo con il coltello fra i denti per portare a casa i 3 punti e lo scalpo degli avverarsi. Tali partite devono essere giocate come delle finali e questa mentalità nei rossoblu ancora non si è vista. Speriamo arrivi presto. 

Una la traversa che si infrange sul palo e sbatte sulla linea di porta, quella di Henry dopo 30 secondi di gioco. Il rossoblu però non si sono scomposti e hanno iniziato a macinare gioco. Chissà che partita sarebbe stata se quel pallone fosse entrato. Questa volta ci è andata bene ma che brivido.

Due espulsioni in due partite. Due grosse ingenuità da parte dei rossoblù nelle prime uscite stagionali. All’Olimpico Soumaoro è riuscito a rimediare due gialli incomprensibili in 8 minuti facendosi cacciare fuori a fine primo tempo. Ieri sera è stato il turno di Orsolini che ha alzato troppo la gamba sfiorando il volto di Hongla e beccandosi quindi il cartellino rosso. Due ingenuità che hanno messo in difficoltà la squadra e che i tifosi giustamente non vogliono più vedere.

Tre affianco ad un tre, trentatré, il numero con cui Denso Kasius è sceso in campo e ha giocato una più che discreta partita.  L’esterno olandese classe 2002 ha messo in campo gamba e personalità, fornendo anche l’assist per il gol di Arnautovic. Nel secondo tempo il giocatore cala e Mihajlovic lo sostituisce ma la sua prestazione rimane una delle note positive della giornata. 

Quattro a Bonifazi, in grande difficoltà per buona parte della gara. Grave errore nell’azione che porta al pareggio del Verona. Bonifazi dovrebbe marcare Henry a uomo ma si lascia scavalcare dal pallone e se lo perde. Il bomber del Verona gli si infila alle spalle e batte Skorupski.

Cinque  a Roberto Soriano, ancora una volta. Vaga nel campo senza metà, non trova la sua collocazione, spesso impreciso nell’ultimo passaggio. AAA cercasi il capitano che due stagioni fa fece nove gol e sette assist.

Sei tocchi di prima nell’azione che ha portato al primo gol del Bologna. Un’azione rapida, fulminea, un lampo che accende la partita improvvisamente. Una sinfonia orchestrata magistralmente dai rossoblù, con sei tocchi di prima (compreso il tiro di Arnautovic) che ha portato in vantaggio il Bologna. 

Sette ad Orsolini ma solo fino al 78’. L’attaccante, fino al momento dell’ingenua ed evitabile espulsione, stava giocando una più che discreta partita. Stupendo il suo mancino per gol del 2-1, annullato però per un fuorigioco di centimetri. Verso la fine del primo tempo sfiora l’eurogol con una invenzione senza senso: errore di rinvio di Montipò e tiro al volo da centrocampo che sfiora l’incrocio. Sarebbe caduto lo stadio. Con la fiducia dell’allenatore e dei tifosi e con più costanza questo giocatore può dare tanto al Bologna.

Otto al centrocampo del Bologna che gira bene e crea gioco. Basta guardare come è arrivato il gol di Arnautovic. Schouten non si lascia intimorire dal solido ed organizzato centrocampo gialloblù e pare trovare sempre la giocata giusta. Da lui il tocco che dà il via all’azione del momentaneo vantaggio. Buona anche la prestazione di Dominguez. Il centrocampista lotta su ogni pallone e combatte senza tregua in mezzo al campo. Forse anche troppa la voglia di mettersi in mostra tanto che nel finale si innervosisce molto e si fa ammonire per una brutta entrata. Nervi troppo tesi ma la voglia di fare c’è.

Nove che risponde al nove. Arnautovic ed Henry, due gol a testa dopo due giornate di campionato, ancora una volta ci hanno fatto capire cosa significhi essere un bomber di razza: avere poche occasioni ma riuscire a capitalizzare i pochi palloni che arrivano davanti. Arnautovic ha praticamente due palle buona in tutta la partita: la prima la spreca, la seconda non fallisce con un’intelligente rasoterra piazzato, portando in vantaggio i suoi. Si dà da fare fin da subito il nuovo bomber dell’Hellas Henry e alla prima azione spacca la traversa con un tiro sotto porta, sfortunato. A fine primo tempo incorna di testa e fissa la partita sul risultato di 1-1.

Dieci minuti con l’uomo in più per il Verona. Più cinque di recupero. Quindici minuti di sofferenza per il Bologna ma anche di personalità con un Bologna che nonostante abbia un uomo in meno chiude la partita in attacco. Ora testa alla prossima: il Milan, dopo il pareggio con l’Atalanta, aspetta ili rossoblù sabato a San Siro.

 

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